VITERBO – Una storia iniziata con una gara tra ex Lecce e che continua con un salentino protagonista di un “giallo”. Ieri pomeriggio si è giocata Viterbese-Juve Stabia, partita infarcita di giocatori con passati più o meno freschi e più o meno gloriosi con il Lecce.
Iniziamo dalla partita. Il clamoroso 0-4 ha palesato il dominio delle Vespe allenate da Fabio Caserta (primo ex), prime a +9 dal Trapani secondo. E’ stata anche la prima di Giuseppe Torromino, che è entrato al 68′ al posto di Fabrizio Melara, membro del club degli ex Lecce con Luka Dumancic.
Dall’altra parte la Viterbese Castrense, capitanata dalla meteora, nel Salento Simone Sini, ha impiegato dal primo minuto Mario Pacilli e Andrea Saraniti e dall’80’ Radoslav Tsonev.
La notizia del giorno è il clamoroso avvicinamento tra la Viterbese e l’allenatore Antonio Calabro, fermo dopo il divorzio maturato a fine campionato scorso con il Carpi. L’allenatore originario di Melendugno era al “Rocchi” di Viterbo ad assistere alla partita, segnale che, indipendentemente dal capitombolo casalingo dei laziali, il contatto con il vulcanico presidente Camilli c’era già stato. Questi i primi tasselli che porterebbero all’esonero di Stefano Sottili.
Da fonti vicine all’ambiente viterbese si segnala il gradimento di Camilli per Calabro, ricordato dal presidente dai tempi della Serie D in cui la Viterbese ospitò la Virtus Francavilla, allora allenata dall’ex Carpi, per la poule scudetto.
Camilli avrebbe offerto a Calabro un biennale, con la promessa dell’allestimento di una squadra competitiva per la prossima stagione: l’obiettivo sarebbe la B diretta.