LECCE (di Luca Manna) – Cinque vittorie ed un pareggio; miglior difesa e secondo miglior attacco del Girone C; capocannoniere dell’intera categoria; miglior coppia-goal di tutti i campionati professionistici nazionali… Stiamo parlando del Real Madrid? Assolutamente no, parliamo del Lecce di mister Padalino, quella squadra che si ritrova con 16 punti in classifica e che appena ieri ha vinto la terza partita in trasferta su tre di quest’inizio campionato e che, nonostante ciò, si ritrova una parte di tifoseria che “mugugna”, trova difetti o problemi di varia natura su cui discutere. Ma, ad esser sinceri, di problemi al momento non ne vedo affatto, a parte un Foggia che continua a vincerle tutte e che, se non dovesse fermarsi mai, sarebbe marziano e meriterebbe senza alcun dubbio la promozione in Serie B. Da persona molto democratica, credo fermamente che ognuno abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero, ma non posso esimermi dal constatare che a volte una parte della tifoseria giallorossa esagera nel giudicare e quasi dà l’impressione che non si veda l’ora che il Lecce si fermi per poter contestare società, allenatore e giocatori.
Invece finora nulla si può imputare a tutto l’universo-Lecce, a partire da una campagna acquisti sontuosa ed oculata per tempistica e costruzione della rosa, fino ad arrivare ad una squadra che sta ottenendo risultati a volte con un gioco spumeggiante, a volte con cinismo e sana cattiveria agonistica come solo le grandi squadre, o le vere squadre, sanno fare. Iniziare a criticare, tirar giù sentenze già al 45° minuto di una partita importantissima e ferma sullo 0-0 come successo a Siracusa non è un atteggiamento equilibrato, soprattutto se alla fine si ottiene la tanto sperata vittoria ma non si fa un passo indietro, anzi si rincara la dose, cercando i presunti colpevoli di un primo tempo non all’altezza delle aspettative di chi forse immagina di vedere una partita del Bayern Monaco di Ancelotti e non del ben più modesto Lecce che, forse a molti non è ancora chiaro, da 5 stagioni cerca faticosamente di abbandonare la terza categoria nazionale… Bisognerebbe semmai capire che i social media sono i moderni “Bar dello Sport” e che il clima di sfiducia che si crea su svariate bacheche di facebook potrebbe per assurdo arrivare fin nello spogliatoio o negli uffici della società, generando magari tensioni che per una squadra con numeri come la nostra in questo inizio di stagione veramente sarebbero inutili e controproducenti.
Vedere il vicepresidente Corrado Liguori dover postare la sua delusione per i commenti di alcuni tifosi o il capitano Lepore doversi ironicamente difendere da chi lo definisce un “pesce fuor d’acqua” dopo una vittoria fuori casa fa riflettere seriamente sulla maturità di parte di una piazza che in generale ha sì numeri da Serie A, ma in taluni mentalità da campionati semi-professionistici. Per fortuna, loro lo sanno (e lo sappiamo anche noi…) che la maggior parte della tifoseria è entusiasta e contenta di questo avvio spumeggiante e che chiunque avrebbe firmato per un cammino così importante dopo 6 giornate di campionato; in più, si consideri che un simile abbrivio non lo si viveva dal primo anno in Lega Pro. Ecco perché invitiamo società, mister e squadra a continuare così ed a tapparsi le orecchie quando gli “incontentabili” trovano qualcosa su cui recriminare anche se le cose vanno alla grande. Chi conosce il calcio un minimo sa quanto sia difficile gestire un’intera stagione e quanto vittorie come quella al “De Simone” valgano 6 o forse 9 punti!
Attendiamo fiduciosi la partita con la Reggina, magari il primo goal di Mattia Persano, ragazzo della nostra terra che merita tutta la nostra fiducia, ma anche il primo goal di Doumbia per sancire la tanto attesa pace con i tifosi… Insomma, stiamo accanto a questo Lecce e siamo orgogliosi di quanto fatto finora dai presidenti Tundo e Sticchi Damiani fino all’ultimo componente dello staff, sicuri che si stia facendo il massimo per provare a vincere questo difficilissimo campionato. A chi invece domenica sera spera di andare a vedere una partita del Barcellona ed invece si troverà tutte le difficoltà di una partite come quelle contro Siracusa o Casertana diciamo fin d’ora col massimo rispetto, ma altrettanta fermezza: non toccate questo Lecce!