LECCE- L’allenatore del Lecce Piero Braglia ha riletto così il 3-0 rifilato al Bassano, apprezzando soprattutto la riuscita della prestazione: “Un aspetto più bello di questa vittoria? La partita. Siamo stati agevolati ma abbiamo fatto buone cose. Nel secondo tempo siamo rimasti compatti, c’è gente che ha corso ed ha allungato. Bisogna essere contenti. Loro sono partiti bene, stranamente non ci hanno aspettato molto ma dopo il rigore la partita è cambiata. Sapevamo di soffrire, ma abbiamo avuto pazienza. Penso che questa sia una squadra che può far bene se sta bene mentalmente. Al contrario, si lasciano andare piano piano. Sono dei ragazzi troppo bravi, in certi momenti servirebbe qualche figlio di buona donna capace di andare per la sua strada anche nelle difficoltà. Da questo si spiegano tante cose. I movimenti? Avevamo calciatori bloccati nel primo tempo che poi nella ripresa hanno fatto la differenza. Doumbia, nel secondo tempo è stato grandioso, e Moscardelli, ha fatto il Moscardelli nella ripresa, si vede che ha fatto la Serie A. Oggi ha fatto la miglior partita da quando sto a Lecce. Caturano anche, è un ragazzo che si muove bene e si sta adeguando, facendo bene in un modulo che non è suo, non potevamo adattarci alle sue esigenze, ma si vede il suo sacrificio. Capisco perchè a Melfi ha fatto 18 gol”.
Il tecnico ex Pisa non pensa all’altro Quarto di finale di stasera, quello che eleggerà l’avversario del Lecce: “Non parlo del Foggia e dell’Alessandria, non m’importa niente. Si era venuta a creare una situazione antipatica qui a Lecce, e ora siamo felici di aver vinto avvicinando la gente. Onore alle 10mila persone, che ci sono state comunque durante tutto l’anno, noi vediamo queste cose. In altre piazze ci sono 17mila, 18mila persone, ma non cambia niente. In ogni caso, non abbiamo fatto ancora niente. È stata vinta una partita, ora ce ne sono altre due, e poi ce ne saranno altre due. Ripeto, sono felice per i ragazzi e sono felice per il calore. Dobbiamo stare zitti e andare avanti”.