FOGGIA (di Pierpaolo Sergio) – Il derby di Puglia tra Foggia e Lecce rilancia le quotazioni dei rossoneri e getta nel baratro quelle dei giallorossi letteralemente travolti dalla voglia dei padroni di casa ed in partita solo per mezz’ora. Preoccupa la sterilità dell’attacco della formazione di Asta e la penuria di giocate in grado di mandare in rete gli attaccanti. Inoltre, anche oggi il Lecce ha finito la gara in inferiorità numerica, segno che i nervi cedono troppo facilmente. De Zerbi serve un poker avvelenato al collega Asta e gli lascia la patata bollente di dover giustificare a sè, alla società ed ai supporters un rendimento altamente al di sotto delle attese in queste prime 6 giornate di campionato in cui si è vinto solo una volta e con una posizione in classifica oggi davvero surreale per le ambizioni di una squadra costruita con ben altre aspettative.
PRIMO TEMPO – Il Foggia si schiera con il solito 4-3-3. Il Lecce risponde con il 4-2-3-1 annunciato alla vigilia. Al 3′ i “Satanelli” partono pigiando sull’acceleratore con una palla filtrante che trova Iemmello in posizione regolare ma, nonostante un’uscita insicura di Perucchini, l’attaccante non ne approfitta e Camisa sventa rifugiandosi in corner. La replica del Lecce arriva al 7′ con Liviero che serve Diop con un assist rasoterra: il numero 9 giallorosso anticipa Narciso ed un difensore ma il tocco morbido si spegne sul fondo. Le fasi iniziali del match sono tambureggianti: i padroni di casa giocano in velocità e con palla a terra per sorprendere la retroguardia salentina. Ci prova così Sarno al minuto 10 che apre sulla destra per l’inserimento di Angelo, il cui cross sul fronte opposto non raggiunge l’accorrente Maza. Sugli sviluppi di quest’azione il Foggia ottiene una punizione decentrata. Batte Coletti a giro con la palla che si spegna alta oltre la traversa. Il Lecce soffre le incursioni del funambolico Sarno su cui Suciu e De Feudis non riescono spesso a districare la matassa. Accade ancora al 14′, quando il fantasista serve con un pregevole assist Iemmello che di prima conclude di prima senza inquadrare lo specchio della porta. Un solo giro di lancette ed i rossoneri davvero invasati sfiorano la rete: Maza su punizione chiama lo schema e serve l’accorrente Di Chiara che ciabatta al volo, la palla diventa una ghiotta occasione per Iemmello grazie ad una devizazione casuale di Freddi che però riesce ad anticipare il numero 11 dauno e manda in corner. Al 19′ l’arbitro Mainardi mostra il primo cartellino giallo del match a Surraco per un intervento scomposto ma non cattivo su Di Chiara. La gara è godibile ma i giallorossi sono più impegnati a contenere che a proporre gioco. Così al 22′ tocca ancora a Maza avere una buona chance sui piedi, a tu per tu con Perucchini in uscita, ma è bravo a Camisa a murarlo e mandare la sfera in calcio d’angolo. Il Lecce soffre. I gialorossi si affacciano in area avversaria al minuto 23 con Suciu che serve Diop il quale con un tocco al volo di destro prova a prendere controtempo Narciso che però smanaccia e sventa. Al 28′ un “allegro” rinvio di Freddi sta per mettere Sarno in condizione di battere a rete ma il gentile cadeau lascia interdetto lo stesso trequartista che non ne approfitta. Un minuto dopo il Foggia vorrebbe un rigore per presunto tocco di mani in area di Doumbia su cross di Angelo, ma l’arbitro lascia correre tra le proteste della panchina dauna. Break giallorosso al 30′ su corner battuto da capitan Lepore per Diop che di testa impegna il portiere rossonero in presa aerea. Al 34′ primo cartellino giallo per Freddi che risulterà da lì a poco determinante. Il Foggia spinge ed al 35′ trova il vantaggio grazie ad una punizione da circa 30 metri calciata da Sarno che però trova la sfortunata deviazione di Surraco in barriera e la traiettoria spiazza Perucchini per il tripudio dei tifosi dello “Zaccheria“. La risposta del Lecce è tutta in una conclusione sbilenca di Doumbia che, dopo un dribbling in area, calcia largo alla sinistra di Narciso. Mainardi assegna 2 minuti di recupero utili per registrare una ripartenza delle solite foggiana in cui un gigantesco Beduschi sbroglia la matassa ed evita il raddoppio dei dauni.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco inizia senza cambi su entrambi i fronti. Ma i primi minuti della ripresa sono da incubo per il Lecce. Al 47′ Iemmello imita il miglior Alberto Tomba e salta tre avversari in slalom: mentre sta per entrare in area, trova Freddi che lo stende e si becca la seconda ammonizione che vale il sacrosanto cartellino rosso. Lecce in 10 e Foggia che trova sulla susseguente punizione il 2-0 con conclusione imparabile a firma di Gigliotti che supera Perucchini proteso in inutile volo. Asta tenta di porre rimedio schierando la difesa a 3 con Beduschi a cestra, Camisa al centro e Liviro a sinistra. In mezzo operano Lepore, De Feudis e Suciu, mentre davanti restano Doumbia e Diop. Tra il 52′ ed il 56′ girandola di sostituzioni con Papini che rileva Surraco, Floriano entra per Maza e Curiale che prende il posto di Diop. La disposizione tattica del lecce che pur accenna una timida reazione è però un invito a nozze per il tridente foggiano che ha nell’ispiratissimo Sarno un assist-man micidiale. Gli ospiti fanno solo in tempo ad annotare un gol annullato a Curiale per fuorigioco ed un diagonale al volo di Lepore non trattenuto da Narciso, poi devono subire le sfuriate rossonere che portano al 3-0 firmato da Agnelli che batte al 66′ il portiere giallorosso in uscita disperata. Al 67′ giallo anche per Papini. Al 71′ potrebbe starci tutto un rigore per il lecce con Doumbia spintonato senza troppi riguardi in piena area ma Mainardi dice di no. altra ammonizione per un frustratissimo De Feudis al minuto 74. In campo è ormai un monologo dei padroni di casa ed al 79′ un provvidenziale intervento di testa evita la quarta marcatura a Iemmello che viene anticipato. Ma il gol è nell’aria ed all’80′ Sarno fa felice anche Floriano che beffa ancora Perucchini per il suo primo sigillo stagionale. Entrano subito dopo Vècsei per Doumbia e Bencivenga per Angelo. Il Lecce torna a schierare una linea difensiva a 4 con Lepore arretrato. Una palla-gol capita proprio sui piedi di Vècsei ma la sua conclusione è murata in corner all’86′. In campo ad ogni modo c’è una sola squadra, il Foggia, che cerca in tutti i modi di mandare in rete l’attaccante Iemmello ma è ancora Beduschi ad anticiparlo forse fallosamente al limite dell’area mentre stava per calciare tutto solo davanti a Perucchini. I minuti di recupero concessi sono 3 e servono per concedere le ultime occasioni ancora a Iemmello con la retroguardia giallorossa che libera alla disperata ed a Bencivenga che ci prova maldestramente dai 18 metri. Quindi arriva come una liberazione il triplice fischio dell’arbitro che manda le due squadre negli spogliatoi con stati d’animo diametralmente opposti. Da stasera sul Lecce le nubi si addensano in stile uragano autunnale.
IL TABELLINO –
Foggia-Lecce 4-0
Foggia (4-3-3): Narciso, Angelo (40’ s.t. Bencivenga), Di Chiara, Agnelli, Loiacono, Gigliotti, Gerbo, Coletti (35’ s.t. Riverola), Iemmello, Sarno, Sainz-Maza (10’ s.t. Floriano). All. De Zerbi. A disposizione: Micale, De Giosa, D’Allocco, Lodesani, Bollino, Viola, Agostinone, Sicurella.
Lecce (4-2-3-1): Perucchini, Beduschi, Liviero, Freddi, De Feudis, Camisa, Lepore, Suciu, Diop (11’ s.t. Curiale), Surraco (7’ s.t. Papini), Doumbia (36’ s.t. Vècsei). All. Asta. A disposizione: Bleve, Salvi, Legittimo, Gigli, Cicerello, Lo Bue, Cosenza, Pessina.
Note: spettatori 8.000 circa con una rappresentanza di supporters giallorossi nel settore ospiti. Terreno in discrete condizioni, leggermente allentato dalle piogge cadute nelle scorse ore. Recupero: 2′ p.t. + 3′ s.t.
Ammoniti: 19′ Surraco, 34′ e 47′ Freddi, 46′ Coletti, 67′ Papini, 74′ De Feudis
Espulso: 47′ Freddi per doppia ammonizione
Arbitro Mainardi di Bergamo (Pagnotta-Manzolillo).