FOGGIA (di Pierpaolo Sergio) –Pagelle (2) Il 4-0 rimediato senza attenuante alcuna allo “Zaccheria” dal Foggia mette il Lecce davanti ad uno specchio e solo il destino sa qual è la risposta che arriva da quell’immagine riflessa. Le pagelle del derby di Puglia sono avare di soddisfazioni per i giallorossi, proprio come lo è stata quest’amara domenica per i tifosi salentini che attendevano dalla squadra di mister Asta risposte e conferme, ma che invece si ritrovano a vivere un incubo, considerata l’attuale posizione in classifica. Anche contro i rossoneri di De Zerbi il Lecce è apparso incapace di pungere l’avversario, restando per la terza volta in stagione in inferiorità numerica e subendo una goleada che poteva essere anche più rotonda. Se non c’è tutto da rifare, poco ci manca… Impalpabili De Feudis, Surraco, Doumbia, Diop e troppi altri loro compagni. Il tecnico appare spalle al muro poiché neppure le attenuanti delle assenze stavolta bastano a giustificare tale debacle. In positivo va segnalata la prova di Beduschi e la grinta di Lepore e Papini, gli ultimi ad alzare bandiera bianca. ma, sinceramente, è troppo poco per non guardare al futuro con preoccupazione.

1. PERUCCHINI: Raccoglie 4 volte la palla dal fondo della sua rete e non ha responsabilità oggettive. Il Foggia di oggi era assatanato e poteva far ancor più male ad un Lecce che non lo ha protetto a dovere dalla voglia di riscatto dei rossoneri. VOTO: 5

2. BEDUSCHI: Il ragazzo ha carattere e grande voglia. Si mette in luce per alcuni recuperi alla disperata ed altri interventi da veterano consumato. Eppure ha poco più di vent’anni. In tanti dovrebbero prendere esempio da lui. VOTO: 6.5

3. LIVIERO: Gara senza sbavature evidenti, ma non spinge mai in avanti e la catena di sinistra resta una incompiuta con Doumbia. VOTO: 5

4. FREDDI: Ha la grave colpa di lasciare in avvio di ripresa i suoi compagni in 10. Da quel  fallo nasce peraltro la punizione del 2-0 che chiude virtualmente il match già al 48′. VOTO: 4

5. DE FEUDIS: Letteralemnete travolto dal ritmo e dalla velocità della linea mediana del Foggia. Gira a vuoto alla ricerca del guizzo buono e tenta invano di opporre resistenza ad uno strapotere troppo netto degli avversari apparsi dei marziani al confronto. VOTO: 4.5

6. CAMISA: Tiene a galla la baracca in un paio di occasioni ma da solo è tosta arginare il tridente dei padroni di casa che ha visto Iemmello, Sarno, Maza e Floriano oggi apparsi indemoniati ed inarrestabili. VOTO: 5.5

7. LEPORE: Il capitano è tra gli ultimi ad arrendersi, pur in una domenica di scarsa lucidità. Lotta su ogni pallone e prova a segnare la rete della speranza, ma Narciso gli dice di no e frustra la voglia di riscatto di un Lecce mai davvero in partita. VOTO: 5.5

8. SUCIU: Anche lui resta irretito nella ragnatela di passaggi stretti e ripartenze fulminanti con cui la formazione dauna fa suo il derby. Non ha colpe particolari ma l’apporto dato risulta insufficiente. VOTO: 5

9. DIOP: Stavolta il ruolo del leone che smania per ruggire non fa per lui. Ha una mezza occasione ma la sua zampata si trasforma in una carezza per Narciso e poi esce con addosso un senso di impotenza che non fa mai piacere a nessuno provare. VOTO: 5 ——— (dal 56′) CURIALE: Amarissimo il rientro in campo dell’attaccante ex Trapani. Ha comunque sui piedi almeno due palle buone per segnare ma la prima, in cui la rete la gonfia, gli viene negata per fuorigioco; la seconda la ciabatta a tu per tu col portiere foggiano. Rispetto al compagno dà almeno maggior rapidità e pericolosità. VOTO: 6

10. SURRACO: Giornata-no anche per il sudamericano, preso spesso e volentieri a calci dagli avversari e non tutelato a dovere dall’arbitro. Tutto ciò non basta però a coprire una prestazione al di sotto delle aspettative. VOTO: 5 ———- (dal 52′) PAPINI: Al rientro dopo la squalifica, la sua voglia di spaccare il mondo era lampante. Più che altro era una reazione nervosa nell’assistere al monologo rossonero, costatagli anche un’ammonizione. Ma per lo meno lotta su ogni pallone che gioca. VOTO: 5.5

11. DOUMBIA: Etereo, inconsistente, abulico. Offre l’ennesima prestazione scialba ed inconcludente in cui a fare bella figura è sempre l’avversario di turno. Se oggi Angelo non è sembrato quello degli anni migliori in Serie A, poco ci è mancato. Un perché ci sarà pure… VOTO: 4.5 ——— (dall’81’) VECSEI: L’ungherese continua ad ammuffire in panchina ed a mostrare un sacro furore agonistico non appena mette piede in campo. Evidentemente ha voglia di giocare ma deve fare i conti con le gerarchie tecnico-tattiche del suo allenatore. VOTO: S.V.

All. ASTA: Fino alle 15:00 era De Zerbi a sedere sui carboni ardenti. Da stasera potrebbe avergli dato lui il cambio nello scomodo ruolo di incompreso e contestato. Resta il dato di un Lecce incapace di trovare trame di gioco ficcanti ed in grado di mostrare in campo i proclami che si sprecano durante la settimana. Le attenuanti degli infortuni non possono più reggere ed urge una netta sterzata per non gettare alle ortiche una stagione nata già male. VOTO: 4.5

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