MARTINA FRANCA – Finale pieno di tensione al termine di Martina-Lecce. Al triplice fischio dell’arbitro, gli ultrà martinesi sono stati inspiegabilmente fatti entrare in Tribuna Centrale per discutibili motivi di deflusso del pubblico addotti dalla società martinese, dove è scattata una vera e propria caccia al leccese. A scatenare la furia dei tifosi locali sono state le esultanze di alcuni supporter giallorossi al pareggio della propria squadra, alcuni dei quali avrebbero poi ecceduto nel gioire. Mentre la nostra redazione era intenta a completare i resoconti dal “Tursi“, decine di facinorosi inseguivano e spintonavano un gruppo di leccesi scortati dagli steward proprio verso le postazioni riservate alla Stampa. A sedare gli animi è fortunatamente intervenuto il servizio d’ordine del club ospitante, successivamente coadiuvato da diversi agenti di Polizia in tenuta antisommossa.
I guai però non sono finiti qui. Nonostante il massiccio dispiegamento di uomini, la situazione è rimasta incandescente per alcuni lunghissimi minuti, durante i quali i tifosi martinesi continuavano a inveire e minacciare chiunque fosse etichettato come leccese, noi compresi, lanciando sputi e oggetti di ogni genere all’indirizzo dei malcapitati. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse in una aggressione fisica.
Ristabilita a fatica la calma in tribuna, situazioni potenzialmente esplosive si sono registrate poi nei pressi alla porta d’accesso al terreno di gioco, da cui è obbligatorio passare per accedere alla Sala Stampa. Lì davanti si erano radunati alcuni ultrà biancazzurri che, invece di essere dispersi, venivano lasciati stazionare a chiedere le immediate dimissioni del presidente Massimiliano Lippolis e la rescissione del contratto di Erminio Rullo, in quanto rei di essere “leccesi” e, nel caso del secondo, di aver favorito il pareggio del Lecce. Il particolare incredibile è che in tutto questo marasma i giornalisti sono stati tenuti a stretto contatto di gomito con i facinorosi, impedendo loro di raggiungere la saletta per partecipare alla conferenza stampa già iniziata.
Fin qui la cronaca tutt’altro che sportiva di un pomeriggio in cui il buon senso è rimasto un concetto astratto. Improbo fare paragoni con quanto avviene da anni al “Via del Mare“… Il “derby del Barocco” vietato dal Prefetto di Taranto ai tifosi giallorossi di Lecce e provincia dopo gli scontri della scorsa stagione può considerarsi perso da tutti.