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Mister Nicola Ragno

NARDÒ- Tanta soddisfazione in casa Nardò per la vittoria casalinga contro l’Isola Liri. Ai microfoni dell’ufficio stampa del sodalizio neretino hanno analizzato la partita l’allenatore granata Nicola Ragno, l’esterno Andrea Presicce e il tecnico laziale Alessandro Grossi. L’atteggiamento tattico dell’avversario è il primo spunto d’analisi di mister Ragno: “L’Isola Liri è una squadra che ha fatto tre vittorie in tre partite, una squadra organizzata, molto aggressiva soprattuttto sui nostri portatori di palla. Non ci hanno fatto ragionare tantissimo. Si sapeva che le occasioni da rete potevano essere poche, e così è stato. Noi abbiamo sfruttato la loro ingenuità iniziale con il bel gol di Lattanzio, ma poi di tiri in porta dell’Isola Liri non è che ce ne siano stati tanti. Hanno giocato con dei lanci lunghi per sfruttare la fisicità di De Carolis, Poziello e Giglio, i tre là davanti, e qualche volta ci hanno messo in difficolta”. Il temporaneo pareggio ciociaro ha scosso però il Toro: “Il pareggio raggiunto da rimessa laterale ci fa rabbia, ma abbiamo restituito il ‘favore’ segnando alla stessa maniera. Non era facile però gestire la situazione dopo il pari, dovevamo stare alti e ho detto a Carlo Vicedomini di attaccare il loro mediano basso. Sull’1-1 dovevamo vincere la partita e ho pensato ad altre soluzioni offensive. I cambi poi si sono rivelati vincenti”. Lo spostamento avanzato di Vicedomini, con Lanzillotta vertice basso di una sorta di rombo, potrebbe essere una novità tattica per il tecnico molfettese: “Ho fatto questa mossa anche nei primi minuti a Picerno, avanzando Carlo per aggredire il vertice basso della loro mediana”.

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Andrea Presicce, esterno del Nardò

Andrea Presicce, alla prima presenza dal primo minuto, racconta le sue sensazioni al rientro dall’infortunio: “Mi aspettavo di più ma dopo quest’infortunio le prime partite si fatica tantissimo. Non ero abituato a questi ritmi e ora devo recuperare il cento percento di condizione fisica. Lì poi si potrà parlare di un altro Presicce”. L’esterno ex Gallipoli però trova tanti spunti positivi dal suo match: “Ci ho messo tanto impegno soprattutto in fase difensiva, ho aiutato Cassano e gli altri compagni e poi non appena avevo la possibilità davo fastidio in avanti. Gli avversari? L’Isola Liri era una squadra molto combattiva. Puntavano molto sui lanci lunghi e sugli inserimenti dei centrocampisti ma siamo stati bravi a contenere con la difesa e con il centrocampo, avviando poi le ripartenze. Il gol preso? Abbiamo subito così da una rimessa laterale, purtroppo sono situazioni che nel calcio succedono sia in maniera positiva sia negativa”. Le sensazioni del ritorno al “Giovanni Paolo II” sono più che positive per Presicce: “Sono contento, è un’emozione bellissima, da neretino, tornare a giocare dal 1’ a Nardò. Ripagherò la fiducia con tutto il mio impegno”.

L’allenatore dell’Isola Liri Alessandro Grossi è tutto sommato contento della prestazione dei suoi nonostante la sconfitta: “Quello che conta è il risultato. Il nostro atteggiamento non era assolutamente quello di difenderci, non lo sappiamo fare. Ci approcciamo ad ogni partita con l’obiettivo di far gol. Siamo quadrati, abbiamo giocato senza paura, e ci abbiamo provato nonostante tre assenze importanti su un campo come quello di Nardò, casa di una delle squadre accreditate alla promozione insieme a Virtus Francavilla, Pomigliano, Potenza, Francavilla in Sinni e Taranto. Il campionato si giocherà tra queste”. La partita dell’Isola Liri si è ravvivata nel secondo tempo, provando a rimediare all’infortunio difensivo iniziale che ha portato l’1-0 di Lattanzio: “La mossa di Carlini ha portato più avanti il baricentro ed abbiamo messo difficoltà al Nardò. Non eravamo compatti tra seconda e terza linea, i centrocampisti non appoggiavano le punte. In tutto questo però abbiamo giocato bene nella ripresa, soprattutto nei primi 25 minuti. Abbiamo pagato a caro prezzo l’errore iniziale sulla rimessa laterale. De Carolis? Un innesto importante, ha aiutato la squadra provando anche ad andare in porta”.

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