LECCE (di Carmen Tommasi) – Un 2-2 arrivato in pieno recupero che ha permesso di pareggiare al Catanzaro in rimonta una partita che il Lecce aveva chiuso per 2-0 nel primo tempo. A fine gara Franco Lerda è visibilmente amareggiato e deluso per il “suicidio” della sua squadra, soprattutto dal 20’ della ripresa in poi: “Il rammarico è tanto ed è un gran peccato aver pareggiato così. Pensavamo di aver già vinto la partita, ma il calcio è questo e sa essere crudele. Abbiamo fatto un primo tempo importante e chiuso meritatamente con un doppio vantaggio. Dopo il gol subito -spiega l’allenatore giallorosso- abbiamo iniziato a soffrire, e sulle reti incassate abbiamo fatto troppi errori, questo sia sul primo contrasto che sulla sponda di Fofanà che non doveva avere tutto quello spazio. La seconda rete si commenta da sola, oltretutto poi c’è stata anche una deviazione di Papini che si è gettato per respingere il pallone, ma non è andata male. Dispiace molto, ma andiamo avanti sereni e tranquilli, perché sappiamo che il calcio è questo e nel campionato di quest’anno tutto è così equilibrato, visto che ci sono le retrocessioni. I cambi? Non erano programmati: ho scelto di togliere Doumbia perché aveva speso troppo e Carrozza invece aveva birra per fare bene in trenta minuti. Solo il cambio tra Vinetot e Della Rocca è stato fatto per metterci a specchio come loro col 3-5-2”.
LE AQUILE – Alla domanda su come ha visto la squadra di Massimo D’Urso, l’ex Toro risponde senza mezzi termini: “Hanno palleggiato e fatto molta densità a centrocampo, questo è stato il Catanzaro e hanno conquistato il 2-2 con un tiro in mezzo in porta, perchè il secondo lo abbiamo deviato noi. Sinceramente non ricordo una parata di Caglioni, ma tolto questo noi abbiamo speso un molte energie, commettendo, però, l’errore di abbassarci troppo nel corso del secondo tempo e lo abbiamo pagato a caro prezzo”.
IL GIRONE C – Quello del girone del Sud è, insomma, campionato duro e sempre combattuto: “Stagione equilibrata? Si e non possiamo pensare che il Benevento le possa vincere tutte, così come il Lecce. Ci sono 6-7 buone squadre e poi altre che possomo metterti in difficoltà, perchè non è più il campionato dello scorso anno. Le regole sono cambiate e con le retrocessioni tutti lotteranno fino alla fine. Miccoli amareggiato per il cambio? Io non me ne sono accorto di questo, sono solo vostre impressioni”.