LECCE – In merito ai gravissimi episodi di domenica scorsa nel corso del match Cavallino-Cutrofiano, in cui è stato aggredito, fisicamente e verbalmente, un arbitro di soli 17 anni, il presidente della Uisp Lecce, Gianfranco Galluccio, esprime a nome del comitato provinciale leccese totale sdegno e si augura che i responsabili di questa vicenda d’ora innanzi possano seguire il calcio da una distanza siderale.
“Lo sport – dichiara Galluccio– è cultura, rispetto delle regole e degli altri. Tutto questo per alcuni componenti dell’Asd Cavallino a quanto pare non rientra nei propri principi. Il calcio, è bene ricordarlo, è un gioco. Quanto accaduto deve pertanto farci riflettere ma, soprattutto, indurci a farci capire che in Italia c’è la necessità di mettere al centro di tutto la scuola per costruire Cultura, anche sportiva”.
“Lo Sport – continua il presidente Uisp Lecce – era al centro della crescita culturale già nell’antichità dove non erano soltanto competizioni da tenersi in pubblico, ma anche importanti momenti di aggregazione, fondamentali per lo sviluppo della cultura in ogni sua forma. Oggi lo sport è diventato un fenomeno sociale ed economico di primaria importanza, risultando in assoluto lo strumento migliore per educare, formare, favorire l’integrazione e la solidarietà, in grado di guardare con attenzione i più giovani e rivolgersi all’età matura. In un momento in cui da molte parti si segnala la fase molto delicata vissuta delle tradizionali “agenzie educative” (famiglia, scuola), il movimento sportivo può e deve farsi carico di queste responsabilità, in quanto i momenti aggregativi che riesce ad esprimere risultano essere l’ancora di salvezza per molti giovani”.
Galluccio aggiunge poi: “Lo sport non è solo una forma di gioco, ma una risorsa fondamentale per lo sviluppo e la crescita di ogni individuo e di conseguenza della società di cui egli fa parte. Nel cantiere educativo di una città che cammina e si trasforma il movimento sportivo deve saper recitare un ruolo trainante in grado non solo di esprimere i valori etici e morali che sostengono lo sport, ma anche di impegnarsi per ribadire i concetti di sostenibilità e responsabilità nello sport. Inoltre non bisogna mai abbassare la guardia di fronte alla corruzione, al doping, alla violenza e alla maleducazione. Quando qualcuno riuscirà, finalmente, a capirlo non potremo che avere una società italiana migliore in tutti i suoi ambiti, anche quelli legati al nobile giuoco del calcio di cui Noi, con il nostro campionato Uisp Lecce giunto alla sua XXV edizione, proviamo a tener ben salde le sue regole”.
“A nome del comitato provinciale Uisp Lecce esprimo pertanto – conclude Galluccio – tutta la solidarietà e vicinanza al giovane Luigi Rosato con l’augurio di una pronta guarigione e ripresa dei propri sogni in giacchetta nera”.