LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nelle pagelle di Lecce-Ascoli spiccano le prove di capitan Miccoli, Caglioni, Martinez e Papini, in una serata in cui in tanti giallorossi non hanno brillato per lucidità e precisione. I salentini portano a casa altri 3 punti fondamentali per mettere pressione a Perugia e Frosinone e si godono le 10 reti stagionali del bomber di San Donato, vero trascinatore della squadra leccese.
1. CAGLIONI: Lerda lo schiera titolare per la seconda settimana di fila dopo la buona prova a Gubbio e l’estremo giallorosso ripaga la fiducia del tecnico compiendo un altra parata salva-risultato sull’1-0, deviando do piede oltre la traversa una conclusione e botta sicura degli avversari. Sul gol incassato appare un po’ sorpreso nonostante la distanza da cui Capece lo trafigge, complice pure un rimbalzo sull’erba umida della palla. VOTO: 6.5
2. D’AMBROSIO: Dinamico ed intraprendente nel corso del primo tempo in cui il Lecce spinge praticamente solo dalla sua fascia. Abulico ed impreciso nella ripresa come molti suoi compagni, sbaglia qualche appoggio di troppo che nega alla sua squadra la possibilità di ripartire in contropiede. VOTO: 5.5
3. LOPEZ: Particolarmente in ombra questa sera. La catena di sinistra, orfana di Doumbia infortunato, lo vede duettare con Beretta, ma la musica non è la stessa suonata in altre occasioni. Mette una pezza più volte in difesa sulle timide incursioni dell’Ascoli e si limita a controllare senza strafare. VOTO: 6
4. PAPINI: In mezzo al campo è una roccia difficile da superare per qualunque avversario. Cerca di dare geometrie e raziocinio alle giocate della squadra ma no è supportato a dovere dagli altri compagni di reparto. VOTO: 6.5
5. MARTINEZ: Il più reattivo e concentrato el,a retroguardia leccese. Si concede anche alcune finezze tecniche sugli attaccanti marchigiani e sbroglia alcune situazioni potenzialmente pericolose. VOTO: 6.5
6. ABRUZZESE: Se la doveva vedere con l’ex giallorosso Giacomo Cipriani il quale, pur se alla sua prima gara vera della stagione, lo mette spesso in difficoltà per via della prestanza fisica con cui duella con il difensore andriese. Ne contiene comunque l’esuberanza e la voglia di mettersi in mostra con mestiere. VOTO: 6
7. FERREIRA PINTO: Oggi la fascia destra del Lecce è stata quella lungo la quale si sono snodate le principali offensive dei padroni di casa. Lui ci mette impegno e dedizione, ma difetta in precisione e continuità. VOTO: 5.5 —– (dal 19′ s.t.) BARRACO: Le intenzioni di mister Lerda erano quelle di sfruttarne la freschezza e gli spazi che l’Ascoli concedeva sbilanciato com’era all’attacco nella ricerca del pareggio. Lui però risulta impalpabile e fallisce anche oggi la chiamata. VOTO: 5
8. AMODIO: Opaca la prova del mediano uruguaiano che gioca a sprazzi e si concede, stranamente per lui, troppe pause. Esce per una contusione avendo dato l’impressione che non abbia certo disputato la sua migliore prova in maglia giallorossa. VOTO: 5 —– (dal 39′ s.t.) DE ROSE: Viene mandato in campo per tenerelontano i bianconeri dall’area di rigore leccese. S.V.
9. BOGLIACINO: Il genietto del centrocampo leccese si concede solo per un tempo in cui illude di essere ritornato in forma psicofisica adeguata all’occorrenza. Nella ripresa si trasforma però in un caso da “Chi l’ha visto?” e perde palloni imbarazzanti dai piedi per uno che può vantare la classe di cui è dotato. VOTO. 5.5
10. MICCOLI: Gli occhi da tigre e rigati di sangue ce li aveva, eccome, il capitano stasera. Gioca la sua migliore gara da quando ha coronato il sogno di indossare la casacca della sua squadra del cuore e si concede una doppietta che lava le amarezze e le tensioni di una settimana vissuta in apnea, facendo su e giù da Roma e regala al Lecce 3 punti di platino. VOTO: 8 —– (dal 27′ s.t.) SALVI: Entra a dar man forte al centrocampo nei minuti finali. S.V.
11. BERETTA: Piazzato sull’out sinistro parte bene e mostra di volersi mettere in mostra ed al servizio della causa, cala pian piano col passare dei minuti anche quando torna a fare la punta centrale con l’uscita di Miccoli, ma i rifornimenti hanno comunque scarseggiato. VOTO: 6
All. LERDA: La sua truppa veniva da una settimana difficile, ricca di infortuni e debacle evitate di un soffio fino all’ultimo. Di fronte si ritrovava da avversario Flavio Destro, suo vice al Torino che ne conosce bene schemi e moduli. Forse anche per questo preferisce far sviluppare alla sua squadra il gioco principalmente lungo l’asse di destra, contrariamente al solito. Ad ogni modo, pur in emergenza, porta a casa la vittoria numero 14 della stagione, quarta di fila, ed aspetta ora con serenità le prove delle dirette concorrenti alla promozione. VOTO: 6.5