LECCE – Presentazione ufficiale stamane per due dei nuovi arrivati in casa-Lecce. Hanno infatti incontrato i gionalisti locali sia l’esterno di difesa rumeno, Romario Benzar, proveniente dalla Steaua Bucarest, che il centrocampista ucraino Yevhen Shakhov, arrivato a parametro zero dal Paok Salonicco.
Di diverso non hanno solo il ruolo in campo e la nazionalità, ma anche i caratteri. Benzar è parso assai riservato, rispondendo laconicamente alla raffica di domande dei cronisti presenti in sala stampa. Tutt’altro modo di fare e di porsi, invece, per il duttile acquisto del Ds Mauro Meluso che ha presentato entrambi definendosi “molto soddisfatto” delle operazioni che hanno portato i due in maglia giallorossa. Top secret le cifre sborsate dall’U.S. Lecce per assicurarseli, con lo stesso diesse che ha chiuso secco: “Sono arrivati tutti e due a titolo oneroso“.
BENZAR L’INCURSORE– L’esterno di difesa è stato portato a Lecce con un contratto triennale che prevede un’opzione anche per una quarta stagione. Tatticamente è un elemento portato più a spingere sulla fascia e partecipare alla fase d’attacco, che applicarsi sulla fase difensiva. “Nello Steaua giocavo per vincere il campionato. Tuttavia, a Lecce quest’anno giocherò per la salvezza ma ciò non rappresenta certo un problema. In campo do sempre tutto per vincere. Il campionato italiano è competitivo e sono felice di essere arrivato in questa nuova realtà. Ho già avuto modo di visitare la città e devo dire che mi piace molto. So che in questa squadra ha militato prima di me un solo rumeno: Gheorghe Popescu. Tra i motivi che mi hanno spinto ad accettare Lecce c’è il calore dei suoi tifosi. Spero che mia moglie mi raggiunga presto, dopo il ritiro, per stare vicino anche a mio figlio che pè molto piccolo“.
SHAKOV, IL “COLD BLOOD”– Sorriso sornione e sguardo vispo, l’ex centrocampista del Paok Salonicco è stato ingaggiato dal club salentino che con lui occupa un’altra casella riservata agli exrtracomunitari (l’altro per ora è il colombiano Brayan Vera Ramirez) sa che troverà in squadra Panagiotis Tachtsidis con cui confrontarsi magari in greco, lingua che comprende ma che parla poco. Molto meglio l’inglese che utiliza in conferenza, aiutato nella traduzione in italiano dal team manager Claudio Vino. “Ho parlato con mister Liverani e oggi pomeriggio lo vedrò di persona in allenamento. Giocare in Italia rappresenta per me uno stimolo in più per fare bene visto che questo è uno dei principali campionati europei. Sono un calciatore a cui piace agire sia da mezzala, che da regista ed ho pure un discreto numero di gol all’attivo: 21 in tre stagioni. Non mi spaventa giocare per la salvezza. Mi hanno parlato molto bene della città, della società e della sua calda tifoseria. Mi piacerebbe continuare ad indossare la casacca numero 28, ma si deciderà in ritiro. Io, per non creare problemi nel caso in cui ci fosse qualche compagno che pure la vuole, sono pronto ad andare all’asta per aggiudicarmela. Shevchenko ha esordito in Italia segnando proprio a Lecce (Lecce-Milan 2-2, 29 agosto 1999, ndr)? Sono contento che ci sia una connessione tra noi. Speriamo che questo campo porti bene anche a me“.
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