LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Vittoria in extremis dal peso specifico enorme in chiave salvezza per il Lecce che in un “Via del Mare” arricchito dal nuovo maxischermo e nel giorno del commosso ricordo di Salvatore “Balilla” Giannone, batte l’Empoli con il gol di Nicola Sansone allo scadere e porta a casa 3 punti che fanno volare i giallorossi a +6 sulla quart’ultima il distacco nella corsa alla permanenza in Serie A. 

FALCONE voto: 6,5

Al 5’ tira un sospiro di sollievo quando l’on field review cancella la rete di Cerri che aveva trovato il vantaggio sul ribaltamento di fronte dopo il mancato intervento dell’arbitro su Caprile che si era portato la palla fuori dall’area di rigore. Poi compie alla mezz’ora un doppio miracolo per evitare che l’Empoli passasse in vantaggio respingendo un colpo di testa dei toscani ed una deviazione a rischio autogol di Pongracic da distanza ravvicinata. Secondo tempo senza interventi degni di nota in cui è chiamato al lancio lungo per cercare spizzate vincenti degli attaccanti.

GENDREY voto: 5,5

In difficoltà sulle scorribande di Cancellieri lungo la fascia di sua competenza. Eppure va vicino al gol nel primo tempo su tiro che Caprile devia d’istinto. Commette però un numero di errori in appoggio su facili situazioni che creano inutili pericoli per la retroguardia giallorossa. Almqvist non gli dà la necessaria assistenza su quel versante ed entrambi non brillano. Nel secondo tempo la musica non cambia un granché, ma va ancora vicino alla segnatura su colpo di testa susseguente ad angolo che però non trova per imprecisione.

→ (dall’88′) VENUTI  voto: 6
Entra nell’azione che porta alla rete del successo leccese battendo velocemente la rimessa laterale da cui nasce la giocata vincente di Pierotti de Sansone.

BASCHIROTTO voto: 6
Quando il pallone gravita dalle sue parti non ci pensa su un attimo a spazzarlo via lontano per disinnescare le iniziative empolesi. Si alterna in marcatura su Cerri che limita al meglio. Nella ripresa, dapprima sfiora il vantaggio con un’incornata che Caprile devia con grande reattività sugli sviluppi di un corner, quindi stringe i denti nel finale quando c’è da difendere con unghie e con denti il prezioso vantaggio. Poi festeggia alla grande insieme a tutta la squadra.

PONGRACIC voto: 6,5

Tanta calma e tanta classe nel controllare gli avanti di Nicola a cui lascia qualche sporadica conclusione verso la porta di Falcone. Più complicato quando si tratta di cercare di innescare i compagni dell’attacco che fanno poco movimento e sono marcati arcignamente dai difensori ospiti. Non abbassa la guardia nei secondi 45’ quando Nicola manda in campo le armi pesanti e spegne sul nascere ogni azione avversaria. Unico brivido una deviazione involontaria che stava per provocare una clamorosa autorete ma Falcone è felino nel deviarla.

GALLO voto: 6
Bene in copertura, un po’ meno in fase propositiva. Spinge meno del solito nella metà campo biancoceleste e si limita al compitino appoggiando la sfera in avanti per Dorgu. Seconda frazione di gioco più di sostanza, votata al contenimento ma anche ad affondare i colpi quando spinge di più rispetto ai primi 45’ dando una grossa mano a pulire gli ultimi 30 metri e mettendo palloni in area avversaria.

BLIN voto: 6,5

Il Lecce torna a proporre il doppio mediano davanti alla difesa e si vede che il capitano si trova più a suo agio con questo assetto nello schermare l’area di rigore giallorossa. Grande grinta nel concitato finale quando carica gli oltre 25.000 spettatori sulle tribune respingendo lontano di testa i cross che spiovevano in area giallorossa.

RAMADANI voto: 6
Ci mette impegno e applicazione ma anche tanta confusione quando ha la palla tra i piedi. Sbaglia i tempi per servire i compagni ed i passaggi filtranti, agevolando il lavoro degli avversari che annullano l’attacco leccese. Quando si tratta però di badare al sodo e indossare l’elmetto è un cagnaccio che sbarra la strada a tutti.

ALMQVIST voto: 5
Proprio non ci siamo. Primo tempo praticamente da spettatore, sacrificato com’è in compiti più di contenimento che libero di puntare l’area empolese. Mai un’accelerazione, mai uno spunto, mai un passaggio vincente. In più, in pieno recupero del primo tempo, si fa pure ammonire dopo aver sbagliato uno stop e, da diffidato, salterà la prossima partita. Ad inizio ripresa è ancora nell’11 iniziale ma la sua gara si chiude dopo poco più di un’ora di gioco.

→ (dal 62′) SANSONE voto: 7
Mette la firma su una vittoria che potrebbe significare mezza salvezza. Il giusto riconoscimento all’apporto oscuro che assicura al gruppo in cui accetta il ruolo di comprimario senza polemiche. Deve per forza offrire una cena a Pierotti per il “cioccolatino” già scartato che gli offre all’89° quando deve solo spingere in fondo alla rete da tre metri.

DORGU voto: 6,5
Prova a fare tanto movimento nella metà campo dell’Empoli ma non è aiutato dagli altri calciatori salentini che si limitano ad appoggiargli la sfera senza poi fare i movimenti giusti e rapidi per smarcarsi e ricevere qualche assist. Subisce un sacco di falli che Mariani non sanziona con il cartellino come avrebbero meritato. Ha il merito di salvare quasi sulla linea la concitata azione ospite in cui Falcone per due volte dice di no alle conclusioni dei toscani. Tocca poi a lui abbandonare per primo il rettangolo verde quando inizia la girandola dei cambi di Gotti.

→ (dal 73′) GONZALEZ voto: 6
Gioca una ventina di minuti un match in cui pareva potesse essere schierato titolare. Fa comunque il suo, anche se senza particolari sussulti. Si guadagna qualche punizione che fa salire e rifiatare la squadra.

OUDIN voto: 5,5
Prova incolore del francese che sbaglia davvero troppo con il pallone tra i piedi ed anche sui calci piazzati. Poco movimento a smarcarsi e nessuno spunto degno di nota per tutto il primo tempo. Nella ripresa viene lasciato in campo da Gotti e va vicino alla segnatura su botta di destro deviata in angolo alla disperata da Bastoni in scivolata. Col passare dei minuti cala di rendimento ed esce per il cambio che decide la gara.

→ (dall’88′) PIEROTTI voto: 8
Da oggetto misterioso a hombre del partido il passo è brevissimo. Entra e con una giocata elegante, intelligente e risolutiva manda in rete Sansone per il più facile gol della sua carriera. Da apprezzare il sangue freddo che dimostra davanti a Caprile quando sceglie di non calciare per passare il pallone al compagno tutto solo davanti alla porta avversaria.

PICCOLI voto: 5,5
Gioca da ex, ma senza il sangue agli occhi, una partita in cui le speranze dei padroni di casa di bucare la rete avversaria sono affidate soprattutto a lui, data la squalifica di Krstovic e le condizioni di Banda solo in panchina per fare numero. Sul taccuino finisce per una traversa colpita di testa in mischia a fine primo tempo ma nell’azione l’arbitro fischia poi fallo sul portiere. Quindi spreca un paio di occasioni in piena area avversaria ma festeggia alla grande con tutta la squadra al triplice fischio di Mariani.

All. GOTTI voto: 6,5
Fa a meno delle 5 sostituzioni anche in questa partita, ma azzecca quella decisiva all’88° mandando in campo Venuti e Pierotti che entrano appieno nell’azione che decide il confronto. La gara non è stata certo spettacolare, ma la posta in palio era troppo importante per badare ai fronzoli. Vince la partita a scacchi con Nicola e si gode una classifica molto più rassicurante. L’atteggiamento generale è stato appena sufficiente ma la squadra ha avuto il merito di onere il terzo clean sheet della sua gestione in 4 gare giocate.

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