LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Prima, pesante sconfitta interna del campionato per Il Lecce che cede 4-0 al Napoli in una partita iniziata male e finita peggio. Troppi gli errori gratuiti che hanno influito sull’esito finale del match e involuzione nella fluidità di manovra che si spera sia dovuta solo ai tre impegni ravvicinati giocati in una settimana. In difficoltà ancora il centrocampo che non ha saputo fare filtro né creare occasioni da gol per gli attaccanti.

FALCONE voto: 5
Subisce il primo gol poco dopo il quarto d’ora alla prima vera occasione creata dal Napoli. Nello specifico appare colpevolmente immobile tra i pali e incassa l’incornata di Ostigard. Ripresa da incubo con il Napoli che sbuca da ogni parte e trova altre 3 reti che rendono il risultato finale fin troppo pesante. Stavolta i compagni non schermano a dovere la sua porta e viene perforato di testa, di piede dal limite e su rigore in pieno recupero. Giornataccia.

GENDREY voto: 5,5
Giocare trovandosi di fronte il pericolo numero uno Kvaratskhelia non è certo un compito facile. L’esterno francese gli si oppone sufficientemente per almeno mezz’ora poi cominciano i dolori quando gli avversari alzano il numero di giri del motore e lui viene macinato come il resto della squadra giallorossa senza trovare più la via del fondo per i soliti traversoni.

BASCHIROTTO voto: 6
Chiude la porta in faccia senza fare convenevoli su chiunque capiti dalle sue parti. A volte deve raddoppiare gli sforzi per ovviare alle lacune di qualche compagno che lascia troppa libertà per gli inserimenti degli ospiti. Stessa musica nella ripresa quando limita il passivo con altri interventi. Tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca.

PONGRACIC voto: 5,5
Buoni anticipi e sempre in controllo per larghi tratti del primo tempo. Dopo lo svantaggio comincia a sganciarsi in avanti per creare superiorità numerica ma così facendo, libera spazi insperati per gli avanti partenopei che in un paio di occasioni per poco non puniscono i giallorossi. A metà primo tempo si divora la palla dell’1-1 sparando in curva da pochi passi un pallone che gli capita sul destro, graziando Meret. Secondo tempo senza gravi responsabilità ma non tale da evitare il sonante capitombolo.

GALLO voto: 5,5
In grande difficoltà in avvio di gara. Più volte si fa trovare fuori posizione sulle incursioni di Di Lorenzo e compagni che da quel versante entrano agevolmente in area leccese. Sull’azione del gol di Ostigard è in colpevole ritardo nella chiusura. Si desta dal torpore attorno alla mezz’ora quando comincia a spingere di più sulla fascia di sua competenza e mettere al centro palloni invitanti non sfruttati a dovere dai compagni. Esce nei secondi 45’ quando D’Aversa cerca nuove soluzioni tattiche.

(dal 61’) DORGU voto: 6
Non sfigura al cospetto di avversari di caratura nettamente superiore. Si fa apprezzare per alcuni sganciamenti in avanti a portare qualche pallone negli ultimi venti metri e duella senza tentennamenti negli uno contro uno in difesa.

BLIN voto: 5
Gira a tratti a vuoto inseguendo i portatori di palla di mister Garcia. Nei primi 45’ non è impeccabile ed in mezzo al terreno di gioco il Lecce soffre troppo il palleggio degli avversari. Esce nella ripresa per un trauma al calcagno sinistro che lo mette fuori gioco.

(dal 61’) GONZALEZ voto: 5
Innesto che non apporta energie fresche né idee concrete in mediana dove oggi il Lecce ha davvero visto le streghe.

RAMADANI voto: 5
Stesso discorso fatto per Blin, ma con qualche responsabilità in più. Tiene infatti troppo la palla tra i piedi ed innesca micidiali ripartenze dei napoletani che attaccano subito per vie centrali la metà campo leccese. Secondo tempo in crollo verticale e macchiato dall’errore finale he porta alla concessione del rigore dello 0-4 definitivo.

RAFIA voto: 5,5
Gioca con aggressività e va a fare pressing a tutto campo ma anche lui indugia quel frangente di troppo e perde il possesso favorendo il capovolgimento di fronte nello sviluppo del gioco. Viene avvicendato per cambiare qualcosa ma l’esperimento naufraga.

(dal 61’) OUDIN voto: 6
Un paio di bei palloni crossati in area napoletana e poco più nello spezzone di gara che il suo allenatore gli concede. Prova ad accendere la lampadina quando per il resto della squadra salentina era già notte fonda, predicando nel deserto.

ALMQVIST voto: 5
In evidente involuzione. Stenta ad accendersi e non solo per i pochi palloni giocabili che riceve. Agisce troppo defilato sulla destra e tenta una sola volta il tiro da fuori area con esiti da dimenticare. A tratti in confusione, sbaglia appoggi e ripiegamenti fino all’inevitabile cambio con le gambe dure per i continui scatti e i dribbling che neppure stavolta portano risultati.

(dal 82’) CORFITZEN voto: S.V.
Da una pallone perso sulla linea di fondo scaturisce l’azione del terzo gol napoletano. Non trova modo di mettersi diversamente in luce.

KRSTOVIC voto: 5,5
Suo il primo tiro in porta del Lecce dell’incontro sullo 0-0: in diagonale basso dal limite impegna Meret in una deviazione in angolo. Poi ci prova con ogni pallone che ha sui piedi ma la difesa degli ospiti è attenta e non gli concede nulla. Per un suo involontario tocco di mano ravvisato dall’assistente dell’arbitro viene annullata una rete a Strefezza sullo 0-2. Da lì in poi soffre la stanchezza e non si giova neppure dell’innesto di Piccoli al suo fianco.

STREFEZZA voto: 5
Il capitano neppure questa volta si illumina e sembra ancora lontano dalla forma migliore. Cincischia sulla trequarti e nei pressi dell’area di rigore avversaria senza diventare mai pericoloso. Rallenta il fraseggio ed il giro palla con inutili alleggerimenti all’indietro o in orizzontale. Dopo il raddoppio partenopeo, segna di testa una rete che poteva riaprire l’incontro, ma viziata da un precedente tocco di mano di Krstovic e viene giustamente annullata. Esce nel finale per dare spazio ad un Lecce a due punte ma neanche questa soluzione non darà i frutti sperati.

(dal 71’) PICCOLI voto: 6
Entra subito bene nel match e si procura due occasioni per segnare. Nella prima colpisce di testa su perfetto cross di Oudin ma la palla termina a fil di palo; nella seconda cerca di sorprendere Meret dalla distanza ma il tiro gli viene rimpallato dai difensori e la sfera termina innocua tra i guantoni dell’estremo difensore napoletano.

All. D’AVERSA voto: 5
Il Lecce sembra avere di colpo perso brillantezza e incisività negli ultimi trenta metri. Il gap con l’avversario di turno è innegabile, così come lo era nella precedente gara con la Juventus, ma qualche giocatore appare forse appagato dai troppi complimenti ricevuti nelle scorse settimane. Il campanello d’allarme sull’eccessivo entusiasmo lo ha suonato nelle recenti conferenze stampa ed il pericolo sembra essersi concretizzato in queste ultime due apparizioni. Troppi preziosismi e troppi errori elementari che alla fine penalizzano la formazione giallorossa. La ricetta è lavoro, lavoro e ancora lavoro per ritrovare al più presto smalto e convinzione, oltre alla consapevolezza che in campo bisogna sudare la maglia e lottare contro chiunque per raggiungere l’obiettivo della salvezza.

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