LECCE – Roberto D’Aversa ha raggiunto due obiettivi in un sol colpo di non poco conto alla sua prima panchina in Serie A con il Lecce. Il neo-allenatore giallorosso ha vinto per la prima volta contro il Napoli in carriera ed in più festeggia il primo successo colto dai salentini all’esordio nel massimo campionato della sua storia: “Primo successo alla prima giornata in A? Eccezionale. Merito di chi è partito dall’inizio, ma anche di chi è subentrato e pure di chi è rimasto in panca. Vincere all’esordio nella serata dedicata a mister Mazzone è stato bellissimo. Dedichiamo la vittoria si nostri splendidi tifosi che hanno spinto la squadra fino alla fine, ai dirigenti ed ai nostri due direttori. Nel primo tempo ho rivisto i fantasmi per le occasioni fallite e la rete subita in cui abbiamo avuto fretta di aggredire commettendo errori. Non si possono concedere simili occasioni ad avversari come la Lazio. Anche nella ripresa, se Immobile avesse raddoppiato, staremmo ora a ragionare su una gara diversa. Siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno di tempo per migliorare. Tra le due squadre c’è una certa differenza di qualità ma non vuol dire che non possiamo crescere. Anche in caso di ko avrei lavorato in settimana sui passaggi sbagliati e un maggior cinismo sotto porta. In allenamento l’impegno dei ragazzi è comunque massimo e lavoreremo anche sulla frenesia di passare subito, come dimostrato da Rafia e Ramadani che potrebbero correre un paio di chilometri in meno e magari tenere più palla. I cambi decisivi e scelte coraggiose secondo il presidente Sticchi Damiani? Non guardo la carta di identità dei giocatori. Dorgu anche in Coppa Italia ha confermato le sue qualità importanti. Andati sotto, l’azzardo è stato mettere Strefezza sulla trequarti e inserire un attaccante come Burnete. Lui e Dorgu sembravano giocassero in A da tanti anni. Il gol incassato? Nel primo tempo avevamo un certo assetto occupandoci in 2 di Immobile. Loro inserivano le mezzali e hanno qualità emerse in quell’occasione. Ovvio che se prendi un gol un errore c’è stato. Nella ripresa abbiamo invece concesso veramente poco offrendo tutti una prestazione ottima. Il Lecce ha dimostrato una grande duttilità cambiando ruolo a più uomini? Blin lavora come centrale di difesa dal ritiro perché avevamo fuori Dermaku. Baschirotto è arrivato a Lecce da terzino ed è diventato un difensore centrale. Noi abbiamo giocato più in ampiezza nel secondo tempo e li abbiamo messi in difficoltà. Banda più riflessivo sotto porta? Stasera lo è stato fin troppo ci vuole lavoro quotidiano e tempo per migliorare, al pari di Di Francesco. Allenare una squadra più giovane di 59 anni rispetto alla Lazio è un merito soprattutto del direttore Corvino e della società che punta sui giovani. Per me hanno dimostrato di potersela giocare alla grande anche in prima squadra. In passato ho allenato Kulusevski e Bastoni che poi sono arrivati in top club e auguro ai ragazzi del Lecce di fare altrettanto e magari poi ricordarsi di me…”

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