VERONA (di Giovanni De Leonardis) – Sulle sponde dell’Adige si infrange a quota sei la striscia di risultati utili consecutivi per il Lecce. Il Verona si aggiudica con un gol per tempo quello che Baroni aveva definito in settimana uno “scontro salvezza“. L’allenatore giallorosso schiera la stessa formazione che ha pareggiato con i campioni d’Italia del Milan con l’unica eccezione di Gallo al posto di Pezzella. Sul fronte opposto, il tandem Zaffaroni-Bocchetti schiera il 3-4-2-1 a trazione anteriore con Lasagna dal primo minuto insieme a Lazovic e Djuric in avanti.

Eppure, il Lecce aveva cominciato bene, comandando il gioco nella metà campo avversaria e costringendo i veneti ad agire principalmente di rimessa. Proprio da una ripartenza a metà tempo Lasagna trova il gol ma partendo da posizione di fuorigioco. Poco dopo è Di Francesco a trovarsi nella condizione di girare a rete da dentro l’area avversaria ma colpisce male e Montipò può parare senza difficoltà.

Al 24′ c’è lavoro anche per Falcone che deve chiudere in uscita su Lasagna lanciato a rete. Al minuto 28 la prima sostituzione per infortunio, se ne conteranno tre a fine gara. Dawidowicz deve lasciare il campo per Magnani, difensore attenzionato proprio dal Lecce in questa finestra invernale di mercato.

I giallorossi poco dopo la mezz’ora di gioco hanno due chiare occasioni per portarsi in vantaggio. La prima con Blin che raccoglie un traversone in area di Strefezza ma calcia senza potenza e precisione consentendo la parata a Montipò; la seconda con Colombo che si destreggia bene in area e libera il suo sinistro che l’estremo del Verona deve disinnescare in due tempi.

Il Lecce sembra più in palla rispetto agli scaligeri ma a sorpresa il Verona passa in vantaggio sul finire del primo tempo. La retroguardia del Lecce va in cortocircuito al 40′: Gonzalez liscia una palla diretta verso l’out destro giallorosso, ne approfitta Doig che crossa in area dove Depaoli, perso da Gallo e su cui Umtiti chiude in ritardo, colpisce di testa disegnando una traiettoria chirurgicamente destinata all’angolino. Il primo tempo si chiude quindi con il Verona immeritatamente in vantaggio.

Baroni lascia negli spogliatoi Gallo, apparso in difficoltà su Depaoli in entrambe le fasi di gioco, ed inserisce Pezzella. Ci si aspetta una ripresa con un Lecce all’attacco determinato a raggiungere il pari, ma invece è il Verona a trovare il raddoppio: Ilic dalla distanza colpisce la traversa, sul prosieguo dell’azione Strefezza perde palla in uscita e lo stesso Ilic serve un assist per Lazovic che fulmina Falcone con un tiro secco sul primo palo.

Il doppio vantaggio esalta i veneti che potrebbero trovare il terzo gol prima con Depaoli che tira di poco fuori dalla distanza, poi con Lazovic il cui tiro verso la porta leccese trova Baschirotto (nato e cresciuto a pochi chilometri da Verona) pronto ad immolarsi e deviare in angolo. Il Lecce, dopo il secondo gol subìto, non è riuscito ad imbastire alcuna significativa trama in attacco. Neppure i cambi operati da Baroni (Maleh per Gonzalez e Banda per Colombo) sono riusciti a vivacizzare la manovra d’attacco e l’estremo veronese ha potuto trascorrere la ripresa da spettatore.

Come se non bastasse, un’altra tegola si abbatte sui giallorossi: al 71′ Umtiti deve lasciare il campo visibilmente dolorante alla spalla destra. Gli esami clinici chiariranno l’entità dell’infortunio, ma le smorfie di dolore dell’ex campione del mondo non lasciano presagire nulla di buono. Anche l’attaccante del Verona Henry ha poi dovuto lasciare il campo in barella nei minuti di recupero.

Si chiude quindi il girone d’andata del Lecce così come era iniziato, con una sconfitta. Ma i 20 punti conquistati dai giallorossi tra la seconda e la diciottesima giornata lasciano un buon margine di vantaggio sulla zona retrocessione con concrete possibilità di mantenere la categoria. Dopo sei risultati utili consecutivi ci può stare una sconfitta, in fondo ci si chiama Lecce e non Real Madrid, ma è necessario immediatamente tornare a fare punti perché le prossime avversarie saranno Salernitana (venerdì sera al Via del Mare) e Cremonese in terra lombarda, cioè altre due dirette concorrenti.

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