VERONA (di Pierpaolo Sergio) – Si ferma al “Bentegodi” la serie positiva di sei turni del Lecce che gioca solo per un tempo e poi cede 2-0 agli uomini di Zaffaroni, rilanciando le ambizioni di salvezza del Verona. Pomeriggio negativo per troppi giallorossi che forse scontano una sorta di appagamento dopo i complimenti ricevuti a seguito della bella prestazione nello scorso turno contro il Milan. Salentini in partita solo nei primi 20′, poi l’Hellas ha trovato il vantaggio e per Hjulmand e compagni è stato buio pesto. Conferme solo per Baschirotto e Strefezza.

FALCONE voto: 5,5
Al 10′ ci prova Lazovic a spaventarlo con un tentativo di palombella che però è troppo debole per impensierirlo. Rischia più del lecito a metà della prima frazione di gioco con un’uscita improvvida su Lasagna che poteva costargli un rigore contro. Depaoli lo beffa però prima dell’intervallo con un colpo di testa millimetrico che tocca il palo e si insacca ma su cui non ha responsabilità. Il secondo tempo comincia nel peggiore dei modi dapprima con la traversa colpita da Lazovic, che subito dopo trova il 2-0 su un pallone recuperato in ripartenza.

GENDREY voto: 6
Si fa rispettare lungo l’out destro del Lecce ben controllando le folate degli scaligeri lungo quel fronte. Buoni nella prima parte dell’incontro i raddoppi che propone in collaborazione con Blin e Strefezza nello stoppare gli avversari. Cala un po’ nel secondo tempo, ma è comunque tra i più propositivi del Lecce.

BASCHIROTTO voto: 6
Da veronese di nascita (è originario di Isola della Scala), ci teneva a ben figurare. Tanti i duelli fisici che ingaggia con Lasagna e Djuric e da cui esce quasi sempre vincitore. Come al solito non bada troppo allo stile e spazza via ogni minaccia che incombe dalle sue parti. Ad ogni modo, non riesce a metterci una pezza in occasione delle due reti veronesi ma almeno mura Lazovic che poteva segnare anche la terza marcatura.

UMTITI voto: 5,5
Assicura per larghi tratti tenuta stagna alla retroguardia giallorossa recuperando decine di palloni e verticalizzando subito la manovra con aperture sulla fasce o con lunghi lanci in avanti. Ha però non poche responsabilità sulla rete segnata da Depaoli al 40′ quando gli lascia troppo spazio per colpire indisturbato di testa in piena area di rigore. Brutta tegola l’infortunio ad una spalla che il difensore francese rimedia in uno scontro fortuito con Djuric che lo costringe a lasciare il terreno di gioco molto sofferente.

→ (dal 72′) TUIA voto: 6
Si rivede in campo dopo un po’ di tempo. Attento nello spicchio di gara in cui è chiamato in causa. Al momento rappresenta una delle pochissime risorse rimaste a Baroni per il ruolo di centrale. Un bel problema in più in questa fase del campionato.

GALLO voto: 6-
Al rientro in prima suadra da titolare dopo l’iniziale panchina contro il Milan, stenta ad entrare nel vivo del match e si limita all’ordinaria amministrazione. All’intervallo mister Baroni decide di fare una staffetta inserendo Pezzella, partito invece titolare contro i rossoneri.

→ (dal 46′) PEZZELLA voto: 5
Pure lui stenta a creare occasioni nella metà campo del Verona pur facendosi vedere spesso nella metà campo gialloblù. Ci prova due volte a calciare verso la porta ma in entrambe sparacchia il pallone in curva.

BLIN voto: 6
In avvio di match fa temere per un possibile infortunio muscolare che invece tale poi si rivela non essere ma solo una botta ad un ginocchio. Si riprende in pieno ed ha sul sinistro, non il suo piede d’elezione, la migliore palla-gol del primo tempo per il Lecce, ma il tiro di prima di piattone trova la risposta di Montipò che chiude lo specchio della sua porta. Prova a fare densità in mezzo ma la giornata poco felice di molti suoi compagni ne limita l’apporto.

HJULMAND voto: 6
Il capitano fa sempre tanta legna in mezzo al campo per la sua squadra e dà il solito contributo andando sempre in pressing nella fase di non possesso. Meno incisivo, invece, quando si tratta di costruire gioco e creare minacce per la retroguardia dei veneti che controllano con pochi affanni le iniziative leccesi durante tutte le fasi del match.

GONZALEZ voto: 5
Non in una delle sue migliori giornate. Vivacchia a metà campo senza acuti e concede troppi metri a Doig in occasione dell’azione del vantaggio gialloblù quando il difensore effetta un cross perfetto per il compagno Depaoli che poi realizza di testa. Evanescente anche nello spezzone di secondo tempo in cui resta sul rettangolo verde fino alla naturale e giusta sostituzione.

→ (dal 64′) MALEH voto: 5,5
Entra ma non si vede neppure lui nel pomeriggio grigio del “Bentegodi“.

STREFEZZA voto: 6
Alla mezz’ora del primo tempo pennella un assist perfetto per Blin che però non angola bene e si fa respingere la conclusione. Spina nel fianco per la difesa veronese che ricorre anche alle maniere forti per cercare di arginarne la velocità. Anche lui recupera tanti palloni vacanti o andando in pressing sui portatori di palla gialloblù, ma non va mai alla conclusione nello specchio della porta veronese. Rimane in campo fino a 10′ dal triplice fischio per poi lasciare il posto a Persson.

→ (dall’82’) VOELKERLING voto: S.V.
Innesto che prova a dare un perno all’abulico attacco del Lecce. Mai cercato tuttavia dai compagni.

COLOMBO voto: 5
Galleggia lungo tutto il fronte d’attacco giallorosso in attesa dell’imbucata vincente. Va vicino a fare centro al 38′ quando si libera in piena area di un paio di avversari e calcia in scivolata trovando la fortunosa parata in due tempi di Montipò. A tratti appare tuttavia svogliato ed ha sulla coscienza il pallone che perde in ripartenza e da cui scaturisce il raddoppio dell’Hellas. Sparisce dal terreno di gioco e viene giustamente sostituito poco dopo l’ora di gioco.

→ (dal 64′) BANDA voto: 5,5
Ingresso per puntare ancor di più sulla velocità, ma il Lecce soffre la mancanza di punti di riferimento centrali in avanti. Ci prova, ma non punge neppure lui.

DI FRANCESCO voto: 6
Con la sue rapidità mette in difficoltà, finché resta in campo, Dawidowicz che a metà primo tempo viene pure ammonito per un fallo ai suoi danni dopo che gli era sgusciato via. Poco prima si era guadagnato un’altra punizione in ripartenza con cartellino giallo anche per Tameze. Gioca per tutto l’incontro proponendo tanto movimento, ma davvero troppo pochi i pericoli concreti per Montipò, come nell’ultima occasione che ha in pieno recupero.

All. BARONI voto: 5,5
Amaro il ritorno da ex al “Bentegodi” per il tecnico dei giallorossi apparsi solo lontani parenti di quelli ammirati nello scorso turno contro il Milan. In casa di un Verona quasi disperato, i salentini si fanno apprezzaresolo per mezz’ora ma poi appaiono troppo molli e inconcludenti, concedendo agli avversari troppe occasioni. Pressoché limitate, inoltre, le opzioni in pachina per sovvertire il risultato. Forse un pizzico di appagamento per i tanti complimenti ricevuti finora hanno comportato un’involuzione sia nei singoli che nella prestazione del gruppo. Occorre voltare subito pagina e tornare umili a macinare gioco ma, soprattutto, recuperare gli infortunati anche perché le scelte sono ridotte ai minimi termini.

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