LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Beffa atroce per un Lecce combattivo e gagliardo che cede solo al 95’ ad un’Inter schierata nel finale con quattro punte per avere ragione di un avversario mai domo seppur largamente incompleto e incerottato. Belle le prove di Falcone, capitan Hjulmand, Bistrovic, Ceesay e Banda che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione.

FALCONE voto: 7
Trafitto a freddo alla prima palla messa nella sua area, trascorre il resto del primo tempo senza affanni. La musica cambia da metà ripresa in poi quando è chiamato ripetutamente in causa dagli attaccanti di Inzaghi che lo bersagliano ad ogni occasione. Salva il risultato in almeno due occasioni, anche il palo diventa suo amico sull’inzuccata di Dumfries,  ma poi deve capitolare a tempo scaduto sull’ultimo assalto e giustamente si dispera.

GENDREY voto: 6,5
Bello il suo esordio in A sia pure con qualche incertezza giustificabile. L’emozione dura comunque poco e fa il suo lungo la propria fascia di competenza. Non spinge come suo solito perché le circostanze non glielo permettono e allora si dedica ad una gara in contenimento in cui non demerita.

BASCHIROTTO voto: 6
Gioca in un ruolo non suo e paga dazio alla prima occasione concedendo a Lukaku il tap-in vincente a pochi passi dalla linea di porta nel gol a freddo dello 0-1. Da lì in poi ci mette però tanta grinta e foga per sopperire all’handicap e strada facendo si fa perdonare con una prova caparbia.

CETIN voto: 5
Scende in campo per l’emergenza in difesa che penalizza il Lecce sia pure se in condizioni precarie e si vede nei troppi errori che commette. Scelta che però non paga visto che dopo appena 20’ è costretto ad abbandonare il campo per il riacutizzarsi del problema alla caviglia e torna mestamente in panchina.

(dal 20’) BLIN voto: 7
Entra con personalità e ripete la bella prestazione offerta in Coppa contro il Cittadella. Nonostante il fatto di essere anche lui fuori ruolo, dà una grossa mano ai compagni.

GALLO voto: 6
Comincia molto male la serata concedendo troppo spazio agli esterni interisti che gravitano nella sua zona. Le cose migliorano man mano che la gara si sviluppa e allontana ogni pallone dalla sua area che gli capita tra i piedi.

GONZALEZ voto: 6

Chissà che emozione esordire in A contro l’Inter per un ragazzo che viene premiato per il bel precampionato giocato con la prima squadra. Tuttavia soffre tremendamente il giro palla dei nerazzurri che lo manda fuori giri. Cresce col passare dei minuti e ingaggia accesi duelli con gli avversari. Esce nella ripresa per immettere forze fresche.

(dal 29’st) HELGASON voto: 5
Non riesce a tenere palla quelle volte in cui il Lecce tenta di mantenere il possesso e la squadra paga dazio nella maniera più beffarda a recupero finito. È lui a tenere in gioco Dumfries nell’azione del secondo gol nerazzurro.

HJULMAND voto: 7,5
Il capitano deve cantare e portare la croce sfiancandosi in un duro lavoro di taglia e cuci che parte da dentro la sua area di rigore dove va a schermare la sguarnita retrovia leccese. Lotta come richiede l’occasione su ogni pallone e il pubblico dimostra di apprezzare.

BISTROVIC voto: 7
A centrocampo è lui l’altra luce a cui si affidano i compagni nel tentativo di mettere in difficoltà l’Inter nelle ripartenze che i giallorossi provano a portare verso la porta di Handanovic. Attento e vigile in mediana finché non finisce la benzina e deve uscire dalla contesa. Ma prima si concede una bella punizione dal limite che Handanovic para d’istinto negandogli la rete. Una grave perdita a centrocampo nell’economia della partita visto che i giallorossi senza di lui dimostrano di non saper assorbire.

(dal 29’st) LISTKOWSKI voto: 5,5
Alla pari degli altri subentrati nel finale di match non dà l’aiuto che Baroni si aspettava e la situazione richiedeva. Non recupera e non mantiene palloni da giocare nella metà campo avversaria agevolando di conseguenza il forcing nerazzurro che porta al secondo gol.

STREFEZZA voto: 6,5
Troppo spesso agisce spalle alla porta e lontano dall’area di rigore. Punta tutto sulla velocità ma il campo scivoloso non lo facilita. A lui capita l’unica palla-gol del primo tempo quando calcia debolmente tra le mani del portiere ospite. Nella seconda frazione accusa la naturale stanchezza e perde in dinamismo e pericolosità ma resta sul rettangolo verde a lottare fino alla fine.

CEESAY voto: 7
Si merita gli applausi dei tifosi giallorossi e non solo per il gol del momentaneo 1-1 che fa impazzire di gioia i 25.353 spettatori sugli spalti ma già quando nei primi 45’ va a pressare tutta la linea difensiva di Inzaghi e recupera qualche pallone buono per far rifiatare la sua squadra. In crescita rispetto alla gara di Coppa Italia in cui aveva ricevuto critiche premature. Esce applauditissimo dando l’impressione che Corvino, probabilmente, non ha sbagliato l’attaccante neppure questa volta.

(dal 18’st) COLOMBO voto: 5
Impalpabile nello spezzone di gara in cui viene impiegato. Non fa salire la squadra e perde tutti i contrasti aerei apparendo troppo molle e intimidito.

DI FRANCESCO voto: 6,5
Alcuni buoni movimenti a tagliare dietro i difensori avversari nel primo tempo e tanto movimento a indietreggiare in fase di non possesso. Suo inoltre l’assist per il pareggio di Ceesay. Poi si appanna poiché non ha ancora i 90’ nelle gambe e torna in panca.

(dal 29’ st) BANDA voto: 6,5
Potrebbe bagnare il suo esordio in giallorosso con il gol ma Handanovic gli devia in angolo una bordata dal limite che dimostra le sue potenzialità in fatto di rapidità e potenza. Alcuni ottimi recuperi anche nella propria area di rigore prima della beffa finale.

All. BARONI voto: 6,5
Rischiare Cetin non al meglio è stata una mossa azzardata e brucia un cambio dopo soli 20’ come contro il Cittadella. La buona sorte non è amica del suo Lecce e si vede nell’azione del gol a freddo incassato da Lukaku come anche all’ultimo assalto con la rete di Dumfries. Nel mezzo però tanta roba pure se in situazione emergenziale. Ora serve resettare l’amarezza per una sconfitta immeritata e ripartire da quanto di buono messo in mostra contro una delle corazzate del campionato. E se poi arriveranno rinforzi e rientreranno gli acciaccati si potrà magari guardare al futuro con meno apprensione.

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