LECCE – Presentato alla stampa Gianluca Frabotta, terzino sinistro di 23 anni che il Lecce ha prelevato con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore della Juventus dopo una stagione travagliata vissuta a Verona. A fare gli onori di casa c’erano Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera. Il Responsabile dell’Area Tecnica dell’U.S. Lecce lo ha introdotto ai giornalisti presenti così: “Presentare Gianluca Frabotta mi è molto facile perché da giovanissimo lo portai in una scuola calcio di Bologna. Una scelta che negli anni si è rivelata importante sia per lui che per il Bologna e la Juventus. Un problema fisico lo ha un po’ limitato l’anno scorso a Verona, ma noi oggi puntiamo su di lui forti delle nostre certezze. Può giocare da centrale o da esterno di difesa e qui a Lecce può tornare ad essere il grande giocatore che la Juve pensava che fosse e che ha già dimostrato di essere”.

Queste invece le prime dichiarazioni da neo-giallorosso di Frabotta: “A Lecce ritrovo il direttore Corvino che, per certi versi, mi ha scoperto. Arrivo con lo spirito di voler riscattare un anno in cui sono rimasto fermo per infortunio, ma non vedo l’ora di iniziare il campionato col Lecce perché ho tanta voglia e dedizione per cominciare al meglio la stagione, già dai primi allenamenti. Barak? Sì, Antonin mi ha raccontato spesso di quanto si sia trovato bene a Lecce sia come città, che come rapporto con i tifosi che danno tanto ad un calciatore dentro e fuori il campo. Parole che hanno pesato quando ho parlato con Corvino e, devo dire la verità, non ci ho pensato affatto prima di accettare. Mi danno una grande opportunità che devo sfruttare al meglio. Sono a Lecce in prestito ma mi sento parte integrante di un progetto. La voglia di portarmi qui ha avuto un grande peso.

Quale sarà il mio numero di maglia? Per me è molto importante il 24, che mi lega a mio cugino dal giorno in cui siamo nati.

In questo campionato ogni partita sarà una battaglia. Difendere bene sarà la prima cosa a cui badare. Cominciare con l’Inter sarà difficile, ma prima o poi le dovremo affrontare tutte.

In carriera ho sempre giocato da terzino, come quinto, mai da centrale, ma sono giovane e duttile. Il mister che mi ha dato tanto è Pirlo che mi ha saputo valorizzare al meglio.

Qui troverò nel mio ruolo Gallo che ho affrontato quando ero al Bologna. Ci sarà da battagliare per contenderci un posto da titolare.

Gli insegnamenti di Bonucci e Chiellini? Loro sono due esempi da cui imparare anche quando non parlano. Loro mi hanno insegnato a non accontentarsi mai e mettere massima dedizione in ogni particolare”.

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