LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Prima conferenza stampa per Assan Ceesay, il neo-attaccante giallorosso arrivato nel Salento a parametro zero dopo aver vinto lo scudetto in Svizzera tra le fila dello Zurigo. Il 28enne centravanti gambiano era accompagnato dal Direttore dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino e dal diesse Stefano Trinchera, ma si è fatto capire molto bene parlando un italiano fluente.
A prendere per primo la parola è stato il Gg Corvino: “Siamo partiti per la nuova stagione e oggi presentiamo Ceesay nel nostro primo incontro da… Serie A. Arrivarci con la prima squadra e rimanerci con la Primavera è stato speciale, anche perché condiviso con tifosi e stampa locale. Quel che ci ha fatto piacere è l’aver seguito un percorso che h seguito quanto programmato come società. Esserci riusciti mantenendo la propria identità è ciò che ci inorgoglisce particolarmente. Ora siamo in piena nuova stagione e bisogna guardare avanti, rivolgendo le nostre energie al presente e al futuro. Il che significa mantenere quanto conquistato insieme a tutte le componenti e fare ogni sforzo possibile per centrare l’obiettivo”.
“Assan Ceesay stavolta non è un angale bianco (dichiara sorridendo ricordando la battuta fatta un anno fa al momento di presentare l’islandese Thorir Helgason, ndr). Si tratta di un attaccante scelto insieme a Trinchera sulla base delle caratteristiche fisiche e tecniche: è un longilineo, veloce, abile nelle ripartenze e sgusciante tra i difensori, oltre che discreto di testa, ma non posso dire che sia un campione, ma gli auguro che sia un attaccante da Lecce. Ha un’ottima media gol/gare giocate sia con il suo ex club, lo Zurigo, che con la Nazionale del Gambia. Quando dissi che l’attaccante che sarebbe arrivato a Lecce conosceva l’italiano non mentivo…”
Il Direttore Sportivo Stefano Trinchera ha poi aggiunto: “Ceesay è un giocatore abile, veloce, che può sfruttare varie tipologie di gioco. Rispetto all’anno scorso avremo meno occasioni di soverchiare l’avversario e lui ci potrà essere molto utile per il genere di gare che si potranno giocare”.
Queste invece le prime parole da attaccante del Lecce di Ceesay: “Ho scelto il Lecce perché sono felice di giocare in Italia in una squadra che lavora molto. Sono positivo per il prossimo campionato di Serie A e so che i tifosi ci saranno vicini. Le mie caratteristiche? Gioco in profondità, posso fare un blocco e poi ripartire per fare gol. So che bisogna dare sempre una mano alla squadra perché si gioca tutti insieme e insieme si raggiungono i risultati”.
“Con Gnonto (il 17enne che il CT Mancini ha fatto esordire con l’Italia, ndr) siamo come fratelli. Eravamo compagni di stanza in ritiro. Sono venuto qui dopo 7 anni di esperienza in Svizzera. In Italia sono arrivato per crescere ulteriormente in un campionato difficile come la Serie A dove posso imparare tanto. A chi mi ispiro del campionato italiano? Qui è molto diverso, molto tattico. Coly e Barrow mi hanno già detto tanto su questo torneo ed a loro avevo detto che avrei prima o poi voluto giocare in Italia ed ora ne ho la possibilità. In carriera ho giocato con tutti i moduli tattici. Sono un calciatore sempre pronto a giocare esterno nel 4-3-3, seconda punta o prima punta. L’importante è aiutare la squadra. Mi reputo un giocatore umile e la prima cosa a cui penso è la squadra. I gol li segno però da attaccante centrale. Un attaccante a cui mi ispiro? Ho sempre guardato fin da giovane a Fernando Torres“.
“Le differenze tra campionato italiano e quello svizzero sono enormi. Qui ci sono tanti grandi giocatori mentre lì non è particolarmente tattico. Si punta molto sulla corsa e poco sul pressing. In Italia bisogna essere pronti soprattutto fisicamente. La mia accoglienza nello spogliatoio è stata positiva, tutti mi hanno salutato e dato il benvenuto. Ho visto un gruppo unito e voglio dare il mio aiuto ai nuovi compagni. Allo Zurigo ho giocato anche con Dzemaili, una grande persona dentro e fuori il campo. Mi ha dato tanti consigli e gliene sono grato”.
“Il mio numero di maglia preferito? Ho visto che la 9 ce l’ha Coda, l’11 è libera, vedremo… Per convincermi a venire a Lecce il direttore Corvino mi ha parlato della bellezza dei posti, ma io avevo già cercato le immagini dello stadio e dei tifosi. Guardo però prima di tutto al campo e poi a tutto il resto. Il mio messaggio ai tifosi giallorossi? Quando ho accettato la proposta del Lecce sapevo che qui i tifosi ti aiutano. A loro dico che ci stiano sempre accanto, nel bene e nel male. Noi daremo tutto sul campo, è certo”.
“Se ha conosciuto Zeman? Sì, perché allenò lo Zurigo nei miei primi 6 mesi in quella società. Lui mi schierava sempre centrale, da prima punta”.