PARMA (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce torna da Parma con il quarto pareggio consecutivo che vale sì un punto ma non cancella del tutto l’opaca prova di Cosenza. Anche oggi i giallorossi sono apparsi imballati e stanchi, incapaci di creare per 85 minuti un’azione da gol degna di tal nome. Quelle arrivate in chiusura sono state poi fallite da Strefezza e Ragusa. La sosta arriva ora più che mai utile per resettare un trend in calando costato già la vetta della classifica con la rimonta di avversarie staccate di diversi punti appena qualche settimana fa.

PLIZZARI voto: 5,5
Reattivo alla prima chiamata in causa al 14′ su conclusione centrale di Benedyczak dopo un errore di Lucioni. Stesso copione in chiusura di prima frazione quando si distende alla sua sinistra per deviare un infido diagonale di Vazquez. Nella ripresa è invece incerto su tiro-cross ancora di Vazquez e nelle mischie che il Parma crea in area del Lecce.

CALABRESI voto: 5
Per tutto il primo tempo Man lo fa andare più volte fuori giri prendendogli il tempo in velocità e portandosi poi al cross dal fondo. Fatica dunque in copertura e quando si porta in avanti non è incisivo come in altre circostanze. In avvio di ripresa è protagonista di un’altra indecisione in cui concede a Benedyczak una nuova opportunità non finalizzata per poco. Nel finale viene dirottato sulla sinistra a sostituire Barreca uscito per crampi e chiude meglio la sua prestazione.

LUCIONI voto: 5
Meno lucido  del solito in avvio. Perde un pallone sanguinoso al limite con Benedyczak che per poco non insacca. Poi, su una palla lunga, si perde Tutino che reclama il rigore per una presunta gomitata che però Rapuano e il VAR non ravvedono. Poco dopo Baroni lo richiama a gran voce all’ennesimo lancio fuori misura. I secondi 45′ trascorrono sulla falsariga dei primi ed anche sul subentrato Simy si concede qualche lusso di troppo in dribbling.

TUIA voto: 6
Prende presto la misure a Benedyczak che prova a impensierire il Lecce per vie centrali. Duella sulle palle alte avendo spesso la meglio ed è protagonista di un paio di chiusure tempistiche sui portatori di palla crociati. Fino al triplice fischio è vigile e attento non concedendo spazi agli avanti avversari.

BARRECA voto: 5,5
Sembra indecifrabilmente ancora vittima della famosa “scimmia” che Baroni disse tempo fa in conferenza di doversi scrollare di dosso per rendere come potrebbe. Vivacchia sulla fascia sinistra senza acuti, lasciando troppi spazi agli avversari che lo superano senza troppi complimenti. Nel secondo tempo Iachini gli piazza Pandev dalle sue parti e chiude con i crampi che gli fanno finire anzitempo l’incontro.

→ (dal 77′) GENDREY voto: 6
Buono l’approccio al match con alcune sortite in avanti a creare pericoli dopo i precedenti lunghi tratti di inconcludenti giocate.

BJÖRKENGREN voto: 5,5
Le corsie interne sono quelle che il Parma sfrutta meglio per gran parte del primo tempo puntando l’area giallorossa e raggiungendola senza incontrare i necessari sbarramenti. Non trova il passo giusto e galleggia a centrocampo fino alla sostituzione, anche se chi prende il suo posto alla fine lo farà rimpiangere.

→ (dal 59′) GARGIULO voto: 5
Involuto e arruffone. Innesto che non aggiunge nulla al comparto centrale del Lecce povero di idee e giocate negli ultimi trenta metri. Tanti falli e poca lucidità.

HJULMAND voto: 6
Non è straripante come nelle recenti uscite ma dalle sue parti è certo che non si passi. Indossa l’elmetto e va a battagliare in mediana contro gli emiliani numericamente in superiorità. Prova a sbloccare il risultato in apertura di secondo tempo con una bordata da fuori area ma alza un po’ troppo la mira. Deve poi sacrificarsi nel chiudere ogni varco al Parma che si porta minaccioso in area salentina fino alla fine.

BLIN voto: 5,5
Va a corrente alternata. Non impeccabile nel chiudere le linee di passaggio agli uomini di Iachini che tentano di sorprendere il Lecce con folate centrali. Meglio il primo che il secondo tempo che disputa ma senza alcun tipo di giocata utile a rompere l’equilibrio.

STREFEZZA voto: 5
Anche lui non brilla ma è pur sempre una spina nel fianco della difesa parmense che lo francobolla fino a centrocampo per impedirgli di innescare le manovre d’attacco leccesi. Spreca qualche calcio piazzato e qualche angolo di troppo. Soprattutto all’85’ sciupa però malamente una doppia palla-gol calciando per due volte addosso al portiere gialloblù Turk. Subito dopo si ripete lo stesso scenario e il suo allenatore allora lo cambia perché esausto e senza più energie.

→ (dal 77′) RAGUSA voto: S.V.
Calcia sugli stinchi di un difensore l’ultima occasione dell’incontro per colpire il Parma nell’unica chance che gli capita per tirare in porta.

CODA voto: 5,5
La tripletta nella prestazione monstre dell’andata è solo un lontano ricordo. Inizio incoraggiante con scambi nello stretto con Rodriguez che però non sfrutta le occasioni create. Col passare dei minuti esce dai radar e lo si vede a stento nel vivo dell’azione. Allo scadere della prima frazione di gioco si fa anche ammonire per un fallo a centrocampo. Non punge neppure nello spezzone di ripresa in cui resta in campo fino alla più che naturale sostituzione.

→ (dal 77′) ASENCIO voto: 6
Buon movimento negli ultimi trenta metri ad occupare l’area avversaria. Crea imbarazzi alla difesa dei ducali e serve a Strefezza un assist per sbancare il “Tardini“.

RODRIGUEZ voto: 5
Alla costante ricerca della giocata ad effetto, finisce con lo sbagliare anche le cose più semplici cercando la soluzione più complicata. Buoni i movimenti che fa e la ricerca della profondità ma vanifica ogni situazione favorevole con errori di controllo della sfera o permettendo ai marcatori duali di chiuderlo con eccessiva facilità. All’ora di gioco viene allora richiamato in panca.

→ (dal 59′) DI MARIANO voto: 6
Un bel tiro in porta deviato in calcio d’angolo dall’estremo difensore parmense e qualche buona punizione dalla trequarti guadagnata sono il bilancio del suo rientro in squadra dopo il lungo infortunio. Deve ovviamente ritrovare brillantezza ma, per lo meno, dà profondità alla manovra anche se nessun compagno riesce ad innescare la sua velocità.

All. BARONI voto: 5
Il Lecce torna da Parma con un punticino che forse farà pure morale ma non certo classifica come richiedeva il momento della stagione. La reazione alla brutta prestazione di Cosenza si è vista a sprazzi, mentre più di un giocatore ha palesato impacci nel gestire situazioni di facile lettura o una condizione approssimativa. Poco fosforo e poche energie per sorprendere l’avversario, poca forza nelle gambe che sembrano mulinare a vuoto in più di un elemento. Stavolta la pausa del campionato arriva giusto in tempo ma a patto che alla ripresa si riveda una squadra con le carte in regola per continuare a lottare per la promozione diretta.

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