LECCE – Questa l’analisi di mister Marco Baroni dello 0-0 ottenuto dal Lecce in casa del Parma: “La squadra sta bene psicologicamente. È venuta qui per giocarsi la sua partita e poi avevamo di fronte il Parma, un avversario di valore, anche se sta vivendo una stagione al di sotto delle ambizioni, ma la squadra mi è piaciuta. C’è stata voglia e determinazione anche nei momenti in cui siamo stati costretti a giocare vicino alla nostra area, cosa che non siamo abituati a fare, ma siamo stati sempre attenti. Sono partite che vengono decise da un episodio e se le occasioni di Di Mariano e i due tiri di Strefezza avessero avuto altro esito… La prestazione comunque è stata quella di una squadra consapevole e questa consapevolezza ce la porteremo fino in fondo. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Quando si vivono certi momenti, abbiamo necessità di recuperare giocatori come Dermaku, Gabriel, Bleve, Faragò o lo stesso Di Mariano perché non abbiamo una rosa di 30 elementi ma di 22. Oggi ho ricevuto buone risposte da Tuia e Blin. Ci è mancata l’occasione giusta per vincere. Poco pericolosi in attacco? No, non ho ricevuto questa sensazione. Abbiamo avuto occasioni importanti pur se ci sono giocatori come Coda, Strefezza, Lucioni o Hjulmand che non hanno saltato una partita e in 52 giorni abbiamo giocato 14 gare, in cui abbiamo avuto la possibilità di fare solo 10 allenamenti ma i giocatori non sono macchine. Non ho alcun dubbio che la squadra stia bene fisicamente e mentalmente. Lotta promozione serrata? Il Lecce deve continuare con personalità e compattezza, passando attraverso il gioco. Per noi la pausa sarà perciò fondamentale per recuperare energie e gli infortunati e poter tornare a lavorare perché il nostro campionato è stato basato sul lavoro e, quando viene a mancare, qualcosina la lasci. La partita? Oggi abbiamo sbagliato nell’ultima frazione del primo tempo perché andavamo fuori con i due interni di centrocampo e lasciamo un po’ di vuoto con Vazquez e Benedyczak che venivano a prendersi questa palla intermedia e l’abbiamo patita. Stessa sofferenza su alcune transizioni, stranamente, su qualche nostra respinta, oltre che su alcuni inserimenti lungo la fascia destra con Man e Cobbaut. Però abbiamo gestito bene i duelli corpo a corpo in area di rigore. Ora è alle spalle questo periodo intenso in cui ci è mancata qualche vittoria e che ha avvantaggiato chi dispone di una rosa ampia e senza problemi fisici. Ma non recrimino né io né i miei giocatori: mi adeguo a quelli che sono gli impegni anche perché la squadra è viva, c’è e non vuole mancare all’appello nel finale di campionato“.

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