LECCE – SuperNews ha intervistato Alessandro Conticchio, ex giocatore di Inter, Lecce, Torino, Cagliari ed oggi collaboratore tecnico della Ternana di Cristiano Lucarelli. L’ex centrocampista, classe 1974, ha raccontato il suo percorso da calciatore, dai primi anni nelle giovanili dell’Inter alle 149 presenze con la maglia del Lecce, di cui è stato anche il capitano. Conticchio si è poi soffermato sulla sua esperienza alla Ternana e ha dato la sua opinione sugli attuali campionati di Serie A e B.

Alessandro, nel 1997 approdi al Lecce. Con i giallorossi disputi 5 campionati di Serie A e uno di Serie B, totalizzando 149 presenze e 13 gol. Sei stato anche capitano e nel 1999, dopo il gol segnato nel derby con il Bari, i tifosi iniziarono a darti il soprannome “Sindaco”. Se pensi al Lecce, cosa ti viene subito in mente? Che ricordo hai dei tuoi anni con la maglia giallorossa?
Lecce è un capitolo a parte, perché lì è iniziata un’altra vita per me. Ho fatto il salto dalla Serie C alla Serie A, sono approdato nella massima serie con la maglia del Lecce allenato da Cesare Prandelli. Mi sono messo a lavorare con grande umiltà e ho aspettato il mio momento. Quando poi sono entrato in squadra non ne sono più uscito. Quelli nel Lecce sono stati i miei migliori anni. Dopo l’esordio è arrivato il mio primo gol, poi la vittoria del campionato di Serie B e dopo ancora gli anni delle due salvezze, dove ho segnato 8 gol in due campionati di A. Sono stati anni bellissimi, perché ricordo di aver fatto gol alla Juventus, di aver segnato a San Siro contro il Milan e di aver fatto gol nel derby contro il Bari, la ‘ciliegina’ del mio percorso a Lecce e forse il più bel ricordo, l’episodio che ha fatto sì che i tifosi si stringessero a me. Sono diventato indimenticabile per loro e questa cosa mi inorgoglisce“. 

Proprio la tua ex squadra si trova adesso a lottare per la promozione insieme a Pisa, Brescia, Monza, Cremonese. Credi che il Lecce di mister Baroni salirà in Serie A quest’anno? Chi la spunterà?
Io credo Pisa e Lecce. Pisa perché, anche se ha avuto un calo, ho visto una grande ripresa nel match contro la Cremonese, e Lecce perché è una squadra forte, che ha in rosa il capocannoniere della Serie B e che può contare su Strefezza e tanti giovani fortissimi. Anche questo è un campionato molto equilibrato, difficile, che si deciderà probabilmente nelle ultime giornate“. 

Coda e Strefezza sono rispettivamente primo e secondo nella classifica marcatori di Serie B con 18 e 12 gol. Ti aspettavi questi numeri da parte dei due giallorossi?
Da Coda sì, da Strefezza no. Coda ha sempre fatto gol, è un giocatore ormai consapevole, quindi mi aspettavo questo rendimento, mentre da Strefezza, che considero comunque un grande talento, non mi aspettavo tutti questi gol. L’ala giallorossa è stata una bellissima sorpresa: inizialmente lo vedevo più come uomo-assist, come giocatore da 6-7 gol, e invece mi ha stupito, soprattutto con le sue bellissime reti da fuori area“.

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