PERUGIA (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce recupera in extremis una partita che sembrava ampiamente alla sua portata grazie al rigore segnato da Massimo Coda all’89° dopo che il Perugia era passato in vantaggio con l’indisponente ex Olivieri che ha sfruttato un errore di Bleve per sbloccare il risultato. Giallorossi che non approfittano dell’uomo in più con cui hanno giocato per tutto il secondo tempo e che devono ringraziare il bomber (17esima rete in stagione) e Hjulmand se non affondano e si riprendono il primo posto in classifica a pari punti con la Cremonese.

GABRIEL voto: 6
Partita dal sapore speciale per lui nelle vesti di ex. Il primo tempo sfila via senza sussulti e non deve compiere alcuna parata degna di nota. Nel secondo tempo è invece salvato da Tuia su un’occasione dell’ex dal dente avvelenato Olivieri, poi anticipa De Luca lanciato in contropiede sulla trequarti ma si infortuna nel calciare via il pallone e deve abbandonare anzitempo il terreno di gioco.

→ (dal 60′) BLEVE voto: 4,5
A freddo, sbaglia completamente il tempo dell’uscita nell’azione che porta al gol dell’ineffabile Olivieri che lo aggira e beffa calciando praticamente a porta vuota e che poi si prende pure il lusso di esultare polemicamente rivolto verso i suoi ex tifosi assiepati nel Settore Ospiti nonché verso la panchina leccese. Buona una respinta su diagonale di De Luca che lo impegna.

CALABRESI voto: 5,5
Grande spirito combattivo e tanta grinta messe in campo in una gara in cui viene riportato a giostrare sulla fascia destra come lui predilige. Non fa però scattare il fuorigioco nell’azione del vantaggio umbro e va in confusione come molti suoi compagni di squadra in un secondo tempo indecifrabile vissuto solo sulla reazione di nervi più che di testa.

LUCIONI voto: 5,5
De Luca non è cliente facile da controllare ma in coppia con Tuia riesce a disinnescarlo per tutti i primi 45′. La musica cambia nella ripresa quando il Perugia attacca con raziocinio pur se in inferiorità numerica mettendo alla corda la retroguardia leccese che d’improvviso perde lucidità e sicurezze.

TUIA voto: 5,5
Primo tempo in assoluto controllo con chiusure tempestive e sortite in avanti sulle palle inattive. Nella ripresa salva dapprima su Olivieri in mischia poi inizia ad accusare un calo di concentrazione e si becca un discutibile cartellino giallo che, da diffidato, gli farà saltare il prossimo impegno interno contro il Brescia.

BARRECA voto: 6
Più in palla rispetto alle precedenti uscite, ingaggia continui duelli con i dirimpettai di Alvini che provano ad aggirare lo schieramento tattico del Lecce ma con scarsi risultati. Allora spinge con continuità lungo il corridoio di sinistra a portare palloni in area umbra come capita in avvio di secondo tempo quando serve un’ottima palla a centro dove Listkowski è troppo avanti per sfruttarla. Va però in calando e viene sostituito.

→ (dall’85’) GALLO voto: S.V.
Inserimento alla disperata ricerca di qualche cross buono in area del Perugia nel convulso finale di gara come quello che offre a Hjulmand nell’azione del rigore concesso ai salentini e poi trasformato da Coda.

BLIN voto: 6
La vera sorpresa di giornata è lui schierato da mister Baroni tra i titolari per modificare l’assetto iniziale dei giallorossi. Affianca Hjulmand e va a chiudere le linee di passaggio per vie centrali dei padroni di casa. Esce nel secondo tempo per permettere il ritorno al 4-3-3.

→ (dal 58′) MAJER voto: 5
Conferma di non essere in un buon momento di forma. Spreca una ghiotta occasione in area biancorossa calciando debolmente tra i guanti dell’estremo difensore di casa. Subito dopo si fa ammonire pure lui.

HJULMAND voto: 7
Altra prova di carattere per il danese a cui le voci di mercato non creano distrazioni di sorta. Sradica palloni su palloni dai piedi dei portatori di palla avversari e fa ripartire di slancio la manovra giallorossa. Suo il colpo di testa che provoca il rigore per fallo di mano di Santoro, poi nel recupero ha addirittura sul sinistro, non il suo piede preferito, la palla del clamoroso 1-2 che non arriva solo per la prontezza di riflessi di Chichizola.

LISTKOWSKI voto: 5,5
Riproposto dopo i soli 20′ disputati contro l’Ascoli, gioca un primo tempo in chiaroscuro con alcune accelerazioni interessanti alternate a incertezze negli ultimi venti metri in cui stenta a fornire sostegno a Coda. Viene quindi avvicendato nella ripresa per ridisegnare lo scacchiere tattico leccese.

→ (dal 58′) HELGASON voto: 5
Ectoplasmatico nello spezzone di partita che il suo allenatore gli concede. Avrebbe un pallone invitante da calciare verso la porta avversaria ma si limita ad un tocco morbido senza seguito.

RAGUSA voto: 5
Baroni gli accorda ancora fiducia e lo schiera nel tridente d’attacco leccese. L’approccio al match appare tuttavia timido, con talune scelte poco paganti al momento di appoggiare la sfera per Coda o come si dimostra il non calciare verso la porta perugina per servire invano qualche compagno di reparto. Nel secondo tempo viene spostato sulla fascia sinistra a scambiarsi il posto con Listkowski ma scompare letteralmente dal campo fino alla sostituzione fors’anche tardiva.

→ (dall’85’) ASENCIO voto: S.V.
Fa il suo esordio in maglia giallorossa.

CODA voto: 7
Sua la punizione dal limite che fa commettere a Kouan il secondo fallo da ammonizione che porta alla sua espulsione allo scadere della prima frazione di gioco. La difesa biancorossa lo marca stretto e gli lascia pochissimi spazi. Fa così a sportellate per tenere qualche pallone in zona-gol e cerca il fraseggio con gli esterni che però lo supportano poco. Dimostra freddezza quando all’89° si presenta sul dischetto per tirare il calcio di rigore concesso al Lecce e che trasforma tra le palpitazioni dei 1000 tifosi giallorossi accorsi al “Curi” e di quanti guardavano dalle tv le immagini del pallone toccato ma non neutralizzato dal portiere del Grifo. Se il Lecce oggi non affonda è gran parte merito suo.

RODRIGUEZ voto: 5,5
Anche per l’attaccante spagnolo arriva un’altra presenza da titolare schierato dietro Coda in suo appoggio. Capita a lui l’unica palla-gol dei primi 45′ ma il tiro di sinistro da buona posizione è facile preda di Chichizola. Tanto movimento lungo la linea d’attacco, ma è imperdonabile l’errore nella ripresa a tu per tu con il portiere del Perugia sullo 0-0 che poteva cambiare la storia dell’incontro.

All. BARONI voto: 5,5
Opta per un Lecce col doppio play davanti alla difesa e tre giocatori dietro Coda per non andare in affanno contro il folto e battagliero centrocampo di Alvini. L’espulsione di Kouan gli permette di giocare un tempo intero con l’uomo in più ma nessuno se ne accorge e la sua squadra soffre invece pene inenarrabili contro un Perugia quadrato e tosto che mette alle corde i salentini. Il ritorno in corsa al 4-3-3 sembra destabilizzare i suoi uomini che vanno in incomprensibili affanni e rischiano di capitolare salvo trovare un punto d’oro allo scadere grazie alla coppia delle meraviglie Hjulmand-Coda che trascina il resto della truppa.

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