LECCE – Franco Lerda ci ricasca. L’ex allenatore del Lecce dalla stagione 2012/’13 alla stagione 2014/’15 ed attuale tecnico della Pro Vercelli, è stato squalificato fino al prossimo 28 aprile dal Giudice Sportivo della Serie C. L’allenatore è stato sanzionato dopo il match casalingo contro il Renate terminato 1-1 per avere “al 35° minuto del primo tempo, tenuto un comportamento discriminatorio nei confronti di un calciatore avversario proferendo nei confronti del predetto un epiteto comportante offesa e discriminazione per motivi di razza”. La Pro Vercelli ha reso noto che presenterà ricorso contro tale decisione.
Già all’epoca della sua esperienza sulla panchina del Lecce, nel giugno 2014 Lerda subì un’altra maxi-squalifica (7 mesi) dopo la finale di ritorno playoff persa in casa del Frosinone “perché al termine della gara, in reazione alle provocazioni di un tesserato della squadra avversaria, si scagliava contro quest’ultimo e lo colpiva con un pugno; allontanato da alcuni addetti alla sicurezza e dai propri dirigenti, ne eludeva l’intervento e raggiunto un calciatore della squadra avversaria lo strattonava e lo colpiva con una manata al volto; dopo essersi apparentemente calmato raggiungeva la curva dove erano posizionati i sostenitori della propria squadra per salutarli unitamente ad alcuni calciatori; nel rientrare negli spogliatoi veniva raggiunto da insulti e provocazioni da parte di alcuni sostenitori locali che erano entrati sul terreno di gioco; in reazione a tali comportamenti si scagliava contro un giovane tifoso locale e dopo averlo colpito e mandato con un calcio per terra lo colpiva nuovamente con due pugni, dirigendosi poi di corsa verso gli spogliatoi“. Allora l’allenatore giallorosso venne fermato inizialmente fino al 31 dicembre di quello stesso anno, anche se poi la sanzione fu ridotta fino al 30 settembre grazie alla difesa di Saverio Sticchi Damiani, oggi presidente dell’U.S. Lecce, ma all’epoca legale di fiducia del club salentino, davanti la Corte di Giustizia Federale.