LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce si consola con la posizione di capolista solitaria riconquistata grazie al secondo pareggio consecutivo che mantiene il distacco minimo sulle inseguitrici Pisa e Cremonese. Gara complicata dall’atteggiamento aggressivo dei sanniti che per mezz’ora nel primo tempo mettono in serio imbarazzo i padroni di casa salvati dalla decima perla stagionale di Strefezza che regala un punto d’oro alla formazione di mister Baroni. Bene anche l’ex Lucioni che non molla mai. Non convincono invece Barreca, Majer, Gargiulo e Coda.

GABRIEL voto: 5,5
Primo tempo thrilling in cui poteva capitolare in almeno quattro occasioni. La difesa non lo scherma a dovere e il Benevento si divora tre nitide palle-gol, per andare comunque a segno sia pure su autorete di Calabresi. Nella circostanza non appare attento come dovrebbe. Nessun intervento degno di nota poi fino al 90° in una ripresa fortunatamente ben più tranquilla.

CALABRESI voto: 6
Da esterno destro di difesa si fa apprezzare in fase propulsiva ma il pasticcio che commette al quarto d’ora e che provoca il vantaggio ospite è da Oscar della malasorte: prima devia di testa sul palo un cross di Improta, sugli sviluppi perde palla scontrandosi con Majer, quindi devia il susseguente traversone di Acampora che beffa Gabriel. Non si fa tuttavia abbattere e lotta su ogni pallone facendosi trovare sempre pronto a puntare la metà campo sannita. Nell’ultimo terzo di gara torna a giocare centrale quando Baroni rimodula la difesa del Lecce.

LUCIONI voto: 6,5
Il più lucido e reattivo della difesa leccese. Da ex speciale sente in particolar modo la partita e prova a prendere per mano una retroguardia spesso distratta e apatica. In avvio di ripresa commette una leggerezza che il Benevento non sfrutta per pochissimo, ma è strenuo nel difendere gli ultimi sedici metri.

TUIA voto: 6
Al rientro da titolare dopo lungo tempo, deve prendersi cura di Forte e duella bene finché resta in campo. Poco dopo l’ora di gioco viene infatti sostituito, sintomo di una condizione non ancora ottimale. Per non correre ulteriori rischi il suo tecnico lo toglie infatti dalla contesa ridisegnando il reparto arretrato giallorosso.

→ (dal 62′) GENDREY voto: 6
Innesto che garantisce tenuta e spinta allo stesso tempo. Anche su quel versante torna così il sereno.

BARRECA voto: 5
Pomeriggio più che complicato per l’ex Monaco che fa fatica a trovare passo e posizione offrendo il fianco alle incursioni avversarie che tagliano la difesa del Lecce da un versante all’altro. All’intervallo Baroni lo toglie senza ripensamenti.

→ (dal 46′) GALLO voto: 5,5
Non impeccabile in alcune giocate palla al piede in cui perde il controllo della sfera e permette agli avversari di puntare la sua area di rigore. Impreciso anche al cross quando supera la metà campo.

MAJER voto: 5
Tanti, troppi errori di misura negli appoggi e in marcatura a cui si aggiunge la frittata commessa in collaborazione con Calabresi quando perdono palla e permettono ad Acampora di trovare una rete più che fortunosa in un avvio di match da incubo. Il passare dei minuti non porta miglioramenti e al 45′ resta meritatamente negli spogliatoi.

→ (dal 46′) FARAGÒ voto: S.V.
Dura appena 2 minuti il suo incontro. Si fa male da solo al bicipite femorale della coscia sinistra e deve abbandonare mestamente il rettangolo verde.

→ (dal 48′) HELGASON voto: 6
Gli capitano subito due ghiotte occasioni per portare in vantaggio il Lecce ma Paleari gli nega la gioia del gol e così da lì in poi si dedica a puntellare il traballante centrocampo salentino di giornata.

BLIN voto: 5,5
Inizio timido con grandi impacci davanti alle scorribande dei campani che hanno facilmente la meglio nella zona nevralgica del terreno di gioco. Sostituire Hjulmand è impresa improba. Per larghi tratti del primo tempo non riesce ad arginare le ripartenze degli Stregoni né a imbeccare i compagni d’attacco. Ionita lo francobolla a tutto campo ma nella ripresa esce dall’apnea e torna a respirare insieme a tutta la squadra.

GARGIULO voto: 5,5
Gli inserimenti degli esterni d’attacco e delle mezzali di Caserta gli creano inenarrabili problemi sia in copertura che in fase propositiva per tutta la prima frazione di gioco. Cresce un tantino col passare dei minuti anche se la percentuale di errori commessi non è che cali granché. Ha sulla fronte al 68′ un’ottimo pallone che però spedisce alto oltre la traversa.

STREFEZZA voto: 7
Si conferma letale quando vede lo specchio della porta e può calciare. Sua la rete, la decima della stagione, nel finale di primo tempo che rimette in parità una partita maledettamente difficile e che permette alla formazione di casa di riordinare le idee. Su di lui il Benevento monta una guardia strettissima ma lui cerca comunque di essere pericoloso in area avversaria anche se viene servito poco dai compagni. L’ammonizione che Pairetto gli commina gli farà saltare la prossima partita in casa dell’Alessandria e di questi tempi è un grave handicap.

→ (dall’80’) RAGUSA voto: S.V.
Solo uno scampolo di gara per lui.

CODA voto: 5,5
Altra partita senza sussulti in cui, rispetto alla scorsa uscita a Como, ha molte meno occasioni per andare a segno, ma le fallisce ugualmente. Glik lo marca ferocemente e ne limita le velleità. Perde qualche pallone di troppo e non riesce a dialogare come i giorni migliori con gli altri attaccanti giallorossi.

LISTKOWSKI voto: 6
Partita tra luci ed ombre in cui alterna ottime iniziative a pause che lasciano l’attacco del Lecce senza uno dei tre interpreti laddove ci sarebbe invece bisogno di più furore agonistico. Prova comunque a pungere appena ne ha modo anche se di occasioni limpide non gliene capitano.

All. BARONI voto: 6
In avvio presenta una squadra che, stando a quanto dichiarato alla vigilia, era quella che doveva garantire la migliore tenuta. Il campo dimostra invece che l’approccio alla gara è ancora una volta deficitario ed alcune scelte lasciano alquanto a desiderare, così all’intervallo cambia provvidenzialmente due tra le pedine più in ombra del pomeriggio ridando slancio alla manovra della sua squadra che però deve ritrovare al più presto i 3 punti per spiccare il volo.

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