ROMA (di Pierpaolo Sergio) – Primo tempo superiore ad ogni aspettativa per il Lecce che mette paura alla Roma ma nella ripresa cede alla superiorità tecnica e numerica degli uomini di Mourinho che recuperano un Ottavo di Finale di Coppa Italia che si stava mettendo male e conquistano l’accesso al turno successivo che li vedrà sfidare l’Inter. In evidenza tra i giallorossi salentini Arturo Calabresi, autore del gol dell’ex del momentaneo vantaggio, il portiere Gabriel che rende meno pesante il passivo, e Marcin Listkowski che tiene in allerta la difesa dei padroni di casa finché resta in campo.

BLEVE voto: S.V.
Dura appena 20′ la sua gara al rientro da titolare in prima squadra. Il tempo di assistere alla rete di Calabresi e di parare una conclusione in porta dei padroni di casa ma poi è costretto a chiedere il cambio per problemi muscolari alla coscia destra.

→ (dal 20′) GABRIEL voto: 6,5
È subito decisivo al primo intervento che compie al 26′ sull’incursione di Maitland-Niles deviandogli in angolo un velenoso diagonale alto. Incolpevole sul pareggio di Kumbulla che tocca di testa e manda il pallone in rete da pochi passi. In apertura di secondo tempo devia di quel che basta per mandare sul palo la stoccata a colpo sicuro di Zaniolo, ma poco dopo deve alzare ancora bandiera bianca sulla grande giocata di Abraham che lo supera con un preciso diagonale dal limite. Da lì in poi viene chiamato in causa a ripetizione e se il punteggio non deborda è per suo merito. Incassa nel finale la terza rete su cui non sembrava impossibile una deviazione di piede ma la sostanza cambia poco.

GENDREY voto: 6,5
Più impegnato in fase difensiva in una gara in cui i giallorossi di casa devono attaccare per recuperare lo svantaggio, non disdegna qualche sortita nella metà campo romanista a supporto di Listkowski. Soffre tuttavia a tratti la voglia di mettersi in mostra di Felix che, finché resta in campo, lo tiene impegnato a tamponarne la velocità. Dopo lo svantaggio gioca più libero mentalmente e si concede anche qualche preziosismo tecnico al cospetto di avversari ben più blasonati. Non riesce però a fermare Shomurodov che sigla in contropiede il 3-1 finale ma la serata all’Olimpico è nel complesso positiva.

DERMAKU voto: 5,5
Orfano di Lucioni nel cuore della difesa leccese, va a fare coppia inedita con Calabresi che si fa preferire per personalità e reattività. Si fa anticipare da Abraham sul corner che porta al pareggio della Roma nel finale della prima frazione di gioco. All’intervallo resta poi negli spogliatoi lasciando il posto al capitano.

→ (dal 46′) LUCIONI voto: 5
Commette subito un banale errore in disimpegno che innesca la micidiale ripartenza di Zaniolo fermato solo da Gabriel e dal palo. In grande difficoltà fino al triplice fischio nel contenere il campione romanista che lo sovrasta con la sua rapidità e voglia di incidere sull’incontro.

CALABRESI voto: 7

In campo nel suo “Olimpico” dal 1′ come marcatore centrale, si prende la soddisfazione di portare in vantaggio il Lecce con un preciso colpo di testa al 13′ su schema da calcio d’angolo che il VAR convalida dopo che il primo assistente dell’arbitro Volpi aveva annullato per un inesistente fuorigioco di Gargiulo. Gioca con personalità ed a testa alta, mantenendo sempre al massimo l’attenzione in copertura sugli avanti di Mourinho. Nei secondi 45′ va in sofferenza sull’indomabile Abraham trovando meno intesa con Lucioni anche per via dell’accresciuto offensivismo dei capitolini. Gioca il finale di match con i crampi ma non abbandona la contesa.

BARRECA voto: 5
Spinge poco sulla fascia mancina del Lecce facendo fatica nel servire lungo quello stesso versante Di Mariano che agisce una trentina di metri più avanti di lui. Stessa musica anche nella ripresa in cui chiude in ritardo sui portatori di palla avversari e non dà sufficiente schermatura all’area leccese.

GARGIULO voto: 5
Grande movimento e dinamismo nella prima mezz’ora di gara in cui si fa vedere anche in area della Roma a dare man forte all’attacco. Sua la prima occasione da gol del Lecce su repentino cross di Listkowski che Kumbulla sventa in angolo. Si fa valere anche in marcatura, sempre pronto a far ripartire la manovra salentina nei capovolgimenti di fronte che la partita propone. Nella ripresa si fa però ammonire due volte in due minuti e lascia in 10 uomini il Lecce, anche se il primo giallo appare fin troppo severo frutto di un arbitraggio spesso e volentieri a senso unico.

BLIN voto: 6
Si vede poco ma il contributo che assicura alla sua squadra è utile soprattutto nell’intercettare i tanti palloni che gravitano nella sua zona di competenza davanti alla difesa. Si perde Kumbulla nell’azione del pareggio che è libero di appoggiare in porta la spizzata di Abraham. Nel secondo tempo soffre come tutto il Lecce soprattutto dopo l’espulsione di Gargiulo che libera praterie in mediana.

HELGASON voto: 5
Gira a tratti a vuoto a centrocampo contro avversari più prestanti e veloci di lui. Col pallone tra i piedi a volte rallenta eccessivamente la manovra del Lecce. Allo scadere del primo tempo viene inoltre ammonito abbastanza fiscalmente per un contrasto che non pareva meritare il cartellino giallo. Nel secondo tempo, col Lecce in inferiorità numerica, continua a fluttuare a centrocampo perdendo diversi palloni e contrasti fino al provvidenziale cambio.

→ (dal 68′) BJÖRKENGREN voto: 5,5
Innesto che cambia poco la sostanza. Mezz’ora anonima a rincorrere i calciatori della Roma che in mezzo al campo giocano in scioltezza dopo il vantaggio.

LISTKOWSKI voto: 6,5
Si fa apprezzare per l’intraprendenza lungo la fascia destra che ara avanti e indietro aiutando la sua squadra nella fase di non possesso e ripartendo a tutta velocità quando la Roma gliene dà la possibilità. In avvio offre a Gargiulo una succulenta palla-gol che Kumbulla disinnesca fortunosamente, poi prova la botta da fuori area con poca fortuna. Anche lui finisce sul taccuino di Volpi nel primo tempo e deve badare a non beccarsi la seconda ammonizione. Tra i pochi a non rassegnarsi all’andamento del match nella ripresa, viene invece sostituito, e ci resta comprensibilmente male, chiudendo così in anticipo la sua serata romana.

→ (dal 64′) FARAGÔ voto: 5
Stavolta il suo ingresso in campo non lascia traccia e si perde nel correre appresso ai portatori di palla romanisti.

OLIVIERI voto: 5
Poco incisivo in area di rigore, non trova mai lo spiraglio ed il tempo giusti per la battuta verso la porta di Rui Patricio. Si incarta al momento della possibile stoccata a rete e fatica a farsi valere nei duelli contro i fisici difensori di Mourinho. Nel secondo tempo, con l’uscita di Di Mariano, viene decentrato sulla sinistra ad agire in un ruolo a lui più congeniale ma neppure allora arrivano indicazioni incoraggianti.

DI MARIANO voto: 6
Mostra qualche segnale di ripresa rispetto alla precedente gara col Pordenone spingendo con più grinta e decisione oltre che garantendo copertura alla difesa nelle ripartenze dei padroni di casa. Allo scadere del primo tempo riceve un’ammonizione per entrata in ritardo su un avversario e così Baroni lo avvicenda all’intervallo.

→ (dal 46′) CODA voto: 5,5
Un tempo che torna buono per mettere minuti nelle gambe in vista degli impegni ben più importanti in campionato.

All. BARONI voto: 5,5
È certamente motivo di orgoglio aver messo paura per un tempo alla Roma del collega Mourinho soprattutto con una squadra che in avvio presentava diverse seconde linee ed un’età media molto bassa. Il passaggio del turno in Coppa Italia non era certo una priorità rispetto al campionato, ma lasciano qualche perplessità i cambi che effettua nella ripresa quando la Roma mette sotto i giallorossi salentini grazie proprio alle sostituzioni che ribaltano il match. Ora testa al campionato facendo tesoro delle indicazioni che arrivano dall’Olimpico.

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.