ASCOLI (di Pierpaolo Sergio) – Voti altalenanti per i giallorossi nelle pagelle di Ascoli-Lecce che ha visto interrompersi la serie di quattro vittorie consecutive dei giallorossi, anche se quella positiva si allunga di un altro turno. Buone le prove di Strefezza, Gendrey, Hjulmand e Di Mariano, mentre stavolta non raggiungono la sufficienza Helgason, Gabriel e Coda.

GABRIEL voto: 5
Arriva poco prima della mezz’ora il suo primo intervento degno di nota su rasoiata da fuori area di Maistro che lo impegna in presa bassa. Allo scadere del primo tempo commette prima un’uscita a vuoto che poteva costare cara su cross dello stesso Maistro, poi in pieno recupero guarda sfilare di un nulla la punizione di Dionisi dalla distanza che sfiora la traversa. Nel secondo tempo è salvato prima dalla traversa su un’incornata in mischia di un bianconero che aveva anticipato Tuia, poi è protagonista di un’altra uscita a vuoto ed alla fine è superato da Iliev con un bel diagonale che rimette in parità l’incontro.

GENDREY voto: 6,5
Bel duello con Bidaoui che lo sfida in velocità lungo la fascia di sua competenza trovando però nel francese un ostacolo insormontabile, sempre pronto a farsi vedere anche in avanti in fase di possesso. Alla fine del primo tempo viene ammonito dal severo arbitro Dionisi. Nei secondi 45′ mantiene sempre alta la concentrazione e tiene botta alla crescente pressione avversaria anche se si vede molto poco nella metà campo ascolana.

LUCIONI voto: 6
Torna a fare coppia con Tuia al centro della difesa leccese e controlla senza grossi affanni le incursioni in area dell’Ascoli per tutto il primo tempo. La musica cambia però nella ripresa quando bisogna soffrire e ricorrere a tutto il proprio mestiere per arginare le folate bianconere portate con continuità anche grazie all’atteggiamento fin troppo attendista della sua squadra.

TUIA voto: 6
Buon rientro tra i titolari per l’ex Benevento che si disimpegna efficacemente nelle occasioni in cui gli avversari lo chiamano in causa. Come il resto della formazione salentina, stringe i denti per limitare i danni nella seconda metà di gara ma non evita il gol al passivo che fissa l’incontro sul risultato di parità.

BARRECA voto: 6
Suo il cross al bacio per la fronte di Strefezza nell’azione che porta subito in vantaggio i giallorossi. Deve tenere sempre alta l’attenzione poiché gli uomini di Sottil spesso attaccano dal suo versante ma non disdegna qualche discesa nella metà campo opposta. La seconda frazione lo vede meno brillante ed in apnea nel contenere le discese dei dirimpettai che gli impediscono di superare la linea di centrocampo.

HELGASON voto: 5
Primo tempo timido per l’islandese che partecipa poco alla manovra giallorossa e si limita a qualche raddoppio in marcatura a centrocampo dove, tuttavia, appare leggerino nei contrasti che ingaggia. All’intervallo resta negli spogliatoi, segno che la stanchezza per impegni in nazionale si sia fatta sentire o che ancora mal digerisce il calcio italiano.

(dal 46′) BLIN voto: 6
Buon approccio da subentrato per l’altro francese del Lecce che si fa apprezzare per i recuperi che compie disinnescando alcune pericolose iniziative dei marchigiani. Gioca affiancando Hjulmand nella zona nevralgica del campo a schermare l’area presidiata da Gabriel permettendo a mister Baroni di passare al 4-2-3-1 e sbroglia più di un’occasione intricata negli ultimi 20 metri.

HJULMAND voto: 6,5
Attento e grintoso su ogni intervento in marcatura che compie. Pronto anche ad andare in pressing quando i padroni di casa iniziano a costruire l’azione recuperando diversi palloni. Conferma di avere ottimo senso della posizione intercettando tanti passaggi e contribuendo nel portare a casa il punto.

GARGIULO voto: 6
Partenza a razzo con inserimenti in area marchigiana e pressing altissimo. Poi deve rinculare a difesa del vantaggio quando l’Ascoli riguadagna metri e spinge alla ricerca del pareggio. Nella ripresa cala di rendimento e il Lecce soffre l’intraprendenza dei bianconeri.

STREFEZZA voto: 7
Trova di testa il suo terzo gol stagionale in avvio di match portando in vantaggio la formazione salentina e dando continuità al suo ottimo rendimento da goleador. Si fa apprezzare per il dinamismo che assicura alle ripartenze della sua squadra e per l’aiuto che dà ai compagni in copertura. Ovviamente così si sfianca e finisce con il lasciare anzitempo il rettangolo verde.

(dal 78′) RODRIGUEZ voto: S.V.
Si rivede in campo anche se in un piccolo spezzone di gara ma dimostra di avere il fuoco addosso puntando palla al piede gli avversari che lo fermano solo con falli e raddoppi.

CODA voto: 5,5
Inizia da una sua apertura l’azione che porta al vantaggio giallorosso. Da capocannoniere in coabitazione con Di Mariano, cerca con insistenza la via del gol, ma a 10′ dal termine si divora la più nitida occasione per riportare in vantaggio il Lecce calciando su Leali in uscita disperata. Quindi, allo scadere, l’estremo ascolano gli dice ancora di no su una punizione dal limite respinta in angolo. Resta tuttavia grave per un attaccante del suo calibro l’errore sotto porta che commette e che interrompe la serie di vittorie consecutive del Lecce.

DI MARIANO voto: 6,5
Ogni volta che accelera lungo la fascia mancina per l’Ascoli sono dolori e su di lui i bianconeri commettono tanti falli non tutti sanzionati a dovere dall’arbitro. Da applausi una sforbiciata a conclusione di una bella manovra corale che lo porta vicino al raddoppio ma Leali gli nega la gioia di un’altra segnatura. Sua la prima conclusione in porta della ripresa ma il tiro a giro destinato all’incrocio viene deviato dal portiere in corner. Col passare dei minuti accusa la stanchezza e viene avvicendato.

(dal 78′) OLIVIERI voto: S.V.
Degno di nota nei pochi minuti che gli vengono concessi l’assist perfetto che offre a Coda nell’azione del gol fallito dal centravanti giallorosso.

All. BARONI voto: 6
Il pareggio ottenuto al “Del Duca” lascia un po’ di amaro in bocca per come si erano messe le cose in campo. Il Lecce aveva saputo mettere spalle al muro per un’ora l’Ascoli con una partenza convincente a cui, subito dopo il gol, è però seguita una prestazione via via in calando in cui si è cercato più di speculare sulla rete di vantaggio che a chiudere i conti in anticipo. Si è lascito prendere man mano metri e coraggio agli uomini di Sottil e l’1-1 finale può pure andare bene se si considera la traversa colpita dai padroni di casa. La serie positiva non è stata almeno interrotta anche se alcune scelte (leggi Helgason titolare) non hanno convinto.

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