LECCE – Peppe Vives, ex calciatore del Lecce che ha lasciato ottimi ricordi tra i tifosi giallorossi, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SuperNews in cui ha parlato, tra i vari argomenti, della sfida di stasera tra i salentini ed il Venezia. L’ex centrocampista ha ricordato gli anni trascorsi nel Salento, periodo in cui conquistò una promozione in Serie A nella stagione 2009/’10. Qui di seguito un’estratto delle sue dichiarazioni.

Lecce è stata una tappa importante della tua carriera: sei stato il capitano della squadra, hai collezionato circa 158 presenze e vinto il campionato di B nel 2009/’10. Che esperienza è stata per te? Hai un ricordo particolarmente significativo legato al Salento?
È stata un’esperienza bellissima. Io arrivavo dalla C e ho avuto la possibilità di giocare in Serie B grazie a Zeman, che mi aveva notato in una partita. L’allenatore ha deciso di darmi questa possibilità. Ricordo di aver esordito subito, fin dalla prima partita, quindi ho provato un’emozione grandissima. L’anno dopo, abbiamo vinto il campionato cadetto e abbiamo ottenuto la promozione in Serie A, che credo sia il sogno di ogni bambino. Quindi Lecce è stata la tappa più importante della mia carriera, quella che mi ha permesso di giocare nella massima serie. Ho un grande ricordo della città, ho tanti amici, lo stesso Giacomazzi è stato mio testimone di nozze. Ho scoperto Lecce, per me prima un po’ sconosciuta, e posso dire che davvero piangi quando arrivi e quando te ne vai“.

Anche nel Torino hai indossato la fascia da capitano, totalizzando 151 presenze dal 2011 al 2017. Come definiresti quei 6 anni al Toro? Cosa ha significato per te vestire la maglia granata?
Torino è stato uno step superiore per me. Ho fatto fatica a lasciare Lecce, una piazza a cui ero fortemente legato, però sono davvero grato per aver avuto l’opportunità di Torino: ho avuto modo di capire cosa significhi indossare la maglia del Toro, di vivere ‘lo spirito granata’ e di conoscere da vicino la storia del Grande Torino. Inoltre, anche con il Torino ho avuto la fortuna di vincere il campionato di Serie B, di arrivare in Europa League e di giocare con calciatori davvero importanti. Il Toro mi ha fatto crescere tantissimo e mi ha dato la possibilità di fare quel passo in più nella mia carriera“.

Il Lecce oggi giocherà la semifinale di andata dei playoff in trasferta a Venezia. È una sfida decisiva? Sono due squadre alla pari o una delle due potrebbe avere un punto di forza in più sul quale puntare per vincere questa gara?
Si tratta di una semifinale play-off, quindi si affrontano squadre forti. Il Venezia gioca un grande calcio, conosco Zanetti, con cui ho avuto il piacere di fare un ritiro nel mio primo anno a Torino, e fa giocare davvero bene la squadra. Anche il Lecce gioca un buon calcio. Probabilmente i giallorossi hanno una rosa un po’ più ampia e dei giocatori più esperti. Credo che sarà una partita difficile, sono match particolari, in cui anche un solo episodio può fare la differenza“.

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