ROMA (di Pierpaolo Sergio) – Voti in ribasso nelle pagelle del Lecce che allo Stadio “Olimpico” di Roma alza bandiera bianca e subisce una netta sconfitta figlia di un atteggiamento completamente remissivo in avvio di match costato due gol al passivo nel primo tempo ed una gara compromessa e difficile da raddrizzare viste le troppe assenze tra trequarti e attacco che hanno tolto soluzioni a mister Liverani, soprattutto a gara in corso.

VIGORITO: Nella settimana del rinnovo del contratto, incassa due reti nel primo tempo e rischia di incassarne altre. Qualche responsabilità sulla seconda sembra averla sbagliando i tempi e la postura nell’uscita. Stessa musica nella ripresa con le successive due marcature dei padroni di casa a cui comunque nega la gioia di qualche altra segnatura. VOTO: 5

DONATI: Tanta corsa ma sempre in ritardo sull’avversario di turno. Si danna l’anima per portare palloni giocabili oltre centrocampo ma viene spesso preso d’infilata da Kolarov e dagli altri esterni romanisti. Nel secondo tempo si eclissa definitivamente e viene avvicendato. VOTO: 5-

→ (dall’82’) MECCARIELLO: Ennesimo rientro in squadra dopo un infortunio. S.V.

LUCIONI: In difficoltà su Dzeko che, fino a quando resta in campo, mette a soqquadro la difesa leccese e sforna giocate da grande campione a favore dei suoi compagni, segnando anche la rete del 3-0. Non sa dare ordine a una difesa sciatta e arrendevole. VOTO: 5

ROSSETTINI: Va spesso in confusione in marcatura nel fronteggiare anche lui l’esperto Dzeko che se ne sbarazza più volte con irrisoria facilità. Nel finale contiene di mestiere Kalinic a cui nega almeno la quinta marcatura di serata. VOTO: 5

CALDERONI: Serataccia anche per lui all’Olimpico. La sua fascia è terreno di conquista per la Roma che sfonda a più riprese da quel versante. Non è al meglio della condizione e si vededeve stringere i denti per via dell’emergenza infortuni che attanaglia il Lecce. VOTO: 5

MAJER: Travolto dal palleggio romanista in mezzo al campo, inizia in sordina con numerosi errori in appoggio e ripartenza. Col passare dei minuti si scrolla di dosso l’apatia e inizia a inserirsi con più puntualità in avanti. Si divora la palla del possibile 1-1 per eccessivo traccheggiamento prima di calciare in porta. Viene quindi mandato anzitempo sotto la diccia per cercare nuove soluzioni a centrocampo. VOTO: 5

→ (dal 66′) TACHTSIDIS: Il suo ritorno in campo dopo l’infortunio al ginocchio patito a Verona un mese fa coincide con un’altra sonora sconfitta. Innesto che non cambia l’inerzia dell’incontro e qualche errore di misura negli assist agli avanti per lui. VOTO: 5

PETRICCIONE: Lento e macchinoso nell’impostare la manovra dei salentini, perde il pallone che permette a Under di sbloccare il match. In costante difficoltà viene avvicendato all’intervallo. VOTO: 5-

→ (dal 46′) SHAKHOV: Un tempo intero a disposizione non gli è sufficiente per entrare nel modo giusto in gara. Troppo compassato, non dà il cambio di ritmo al momento opportuno. Ma si tratta di abilità che non possiede soprattutto quando c’è da recuperare uno svantaggio. VOTO: 5

DEIOLA: Decentrato rispetto alle ultime apparizioni, palesa affanni inusitati nel contrastare gli avversari e rifornire l’unica punta Lapadula. Tornato a giocare nel ruolo di play con l’uscita di Petriccione, il risultato complessivo e personale tuttavia non migliora. VOTO: 5

BARAK: La pressoché totale mancanza di alternative da schierare in quel ruolo lo porta a giocare da secondo trequartista. Non ne ha però il passo e la visione di gioco e fatica non poco a trovare la miglior posizione. Un po’ meglio dalla mezz’ora in poi, ma quando il Lecce era già sotto di 2 gol. Finisce la partita da mezzala ma senza incidere sull’inerzia del match. VOTO: 5,5

MANCOSU: Prova a dare la scossa a molti suoi compagni di squadra che sembrano rimasti imbambolati forse a causa della maestosità dello stadio “Olimpico“. Però predica per lo più nel vuoto, combattendo da solo contro l’intera retroguardia capitolina. Cerca anche la via del gol personale con conclusioni dalla distanza in movimento e su calcio piazzato, ma la mira non è quella dei giorni migliori. VOTO: 5,5

LAPADULA: Impegno indiscutibile, ma compito ingeneroso per lui che è anche stavolta l’unico attaccante di ruolo di cui mister Liverani dispone in quest’incontro. Lotta come un leone e cerca di crearsi comunque spazi in cui inserirsi ma la difesa romanista è arcigna su di lui e gli lascia le briciole. Pure sfortunato nel finale di gara quando centra un clamoroso palo con una volèe di sinistro. VOTO: 6,5

All. LIVERANI: Dopo quello contro la Lazio, il ritorno nella sua Roma è amaro anche stavolta. Il Lecce non riesce a sopperire alla mancanza di rifornitori e di finalizzatori ma, soprattutto, offre una prestazione ben al di sotto delle attese con errori grossolani individuali e di squadra che spianano la strada ai capitolini di Fonseca. Nulla di compromesso nella corsa salvezza, visto che le ultime tre hanno tutte perso, ma resta il rammarico per non aver proposto una buona prestazione, in cui neppure le sostituzioni hanno cambiato l’inerzia. VOTO: 5

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