LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle di Lecce-Inter, gara che ha aperto il girone di ritorno della Serie A 2019/2020, sono all’insegna dei voti alti per tutti i giocatori schierati oggi da mister Liverani, ma con menzione particolare per i vari Gabriel, Rossettini, Petriccione, Mancosu e Deiola che hanno disputato una gara al di sopra della media.

GABRIEL: Pronti, via deve rimediare ad un retropassaggio di testa di Rispoli che devia con la punta delle dita. In seguito è abile a negare il gol a Brozovic che colpisce pure un palo. Nella ripresa non deve compiere interventi di rilievo, ma dà sicurezza alla retroguardia leccese sventando ogni possibile minaccia. Incolpevole sulla rete di Bastoni. Forse respira aria di derby visti i suoi trascorsi milanisti, fatto sta che oggi è stato eccellente. VOTO: 7

DONATI: Se la deve vedere con Candreva che lo costringe più a difendere che a proporsi in avanti. Suo il bel cross nell’episodio del rigore prima concesso e poi negato dal VAR. Prende coraggio col passare dei minuti e diventa una spina nel fianco per l’Inter. VOTO: 6,5

LUCIONI: Si alterna con i compagni di reparto nel marcare le due punte avversarie e concede tutto sommato molto poco. Commette qualche errore in appoggio ma alla lunga porta a casa il risultato. VOTO: 6

ROSSETTINI: Segue Lukaku come un’ombra ed in mezzo all’area di rigore leccese si erge per tutto il l’incontro a baluardo insuperabile sui traversoni ospiti e le imbucate tentate dagli uomini di Conte. VOTO: 7

DELL’ORCO: Si vede poco ma dà il suo contributo nel tenere a bada l’attacco interista che prova a schiacciare il Lecce nella sua area. VOTO: 6

RISPOLI: Torna a giocare tra i titolari per esigenze tattiche ed è suo il cross che mette Mancosu in condizione di segnare il vantaggio poi sbagliato dal capitano giallorosso. VOTO: 6,5

→ (dal 75’) FALCO: Mandato nella mischia per recuperare lo svantaggio si fa notare per una punizione a gito dal limite che sfiora l’incrocio dei pali. VOTO: 6

DEIOLA: Alla seconda gara con la sua nuova squadra dimostra che si sta già integrando bene nel gruppo. Buone alcune rapide giocate in ripartenza che danno finalmente una ritrovata verticalità al gioco giallorosso. Concreto e puntiglioso ci mette del suo nel punto conquistato al cospetto di un avversario di caratura tecnuica nettamente superiore. VOTO: 7

PETRICCIONE: Monumentale nel ritrovato ruolo di play. Per lui una prestazione davvero da incorniciare. Con Tachtsidis rimasto in panchina, gli tocca caricarsi sulle spalle il difficile compito di imbastire la manovra leccese, ma non ha timore alcuno a prendere per mano la squadra e districarsi alla grande tra le maglie della mediana interista contro cui non palesa timore alcuno. VOTO: 7,5

MANCOSU: In avvio di match si divora il possibile gol del vantaggio sparando alto da distanza ravvicinata. Si logora poi in un lavoro di copertura e ripartenza tra le maglie color latte e menta degli avversari che lo porta a perdere un po’ di lucidità. Quando la sfida sembrava compromessa ecco che invece trova il tocco sotto rete che regala al Lecce un pareggio d’oro che fa impazzire di gioia i 26.000 spettatori di fede giallorossa e lo fa esplodere in lacrime di felicità dopo un periodo difficile vissuto in queste settimane. VOTO: 7

→ (dall’83’) MECCARIELLO: Entra in campo per riportare la linea difensiva a 5. Attento come la situazione richiedeva. S.V.

LAPADULA: Tanto agonismo e tanta foga ma scarsi risultati sotto porta. Arretra fino al limite della sua area per fare densità e chiudere le linee di passaggio al fitto palleggio interista. VOTO: 6

→ (dal 62’) MAJER: Al rientro dopo l’infortunio rimediato a Brescia si piazza in mediana per dare energie fresche alla sua squadra. Suo il cross che permette a Mancosu di pareggiare il match. VOTO: 6

BABACAR: Va a corrente alternata e si accende a sprazzi troppo confusi però per creare pensieri ad Handanovic. Utile nelle mischie in area leccese nel concitato finale di gara. VOTO: 6

All. LIVERANI: Dopo i 4 ko di fila manda in campo un Lecce disposto con un nuovo assetto tattico per fronteggiare la manovra ariosa dell’Inter. La mossa sorprende un po’ il suo omologo che opta per percussioni per vie centrali, alternate al solito fraseggio largo. Il Lecce, pur incompleto e con i rinforzi in arrivo, si fa apprezzare per l’attenzione che ci mette e per la grande propensione al sacrificio. La squadra non si demoralizza neppure dopo lo svantaggio e impone all’avversario un pareggio che, da questa parte della barricata, sa d’impresa. VOTO: 7

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