FIRENZE (di Pierpaolo Sergio) – Terza impresa della stagione per il Lecce che espugna lo stadio “Franchi” di Firenze grazie alla seconda rete in Serie A di Andrea La Mantia. Oltre all’attaccante a mettersi in evidenza sono stati Gabriel, Calderoni, Petriccione e Farias che mettono la firma su un successo che mancava in casa salentina da due mesi.

GABRIEL: Subito impegnato dai viola che assediano l’area di rigore leccese con veemenza, ma respinge d’istinto un paio di conclusioni ravvicinate. Dopo il gol di La Mantia compie due prodezze in serie e determinanti su Vlahovic a cui nega il pareggio. Controlla con personalità anche su ulteriori conclusioni dei padroni di casa e blinda il successo, mantenendo immacolata per la prima volta in stagione la sua porta. VOTO: 7

RISPOLI: Qualche pallone di troppo perso per approssimazione. Lungo la fascia destra sono poche le discese si cui si rende protagonista nella prima frazione di gioco. Si perde poi Dalbert che grazia il Lecce su colpo di testa fuori di un nulla. Il duello col brasiliano lo vede spesso soccombere e deve ricorrere all’aiuto dei compagni per arginarlo. VOTO: 5,5

LUCIONI: Anche stasera con la fascia da capitano al braccio per l’assenza di Mancosu, guida con autorevolezza la difesa giallorossa che barcolla ma non affonda nel primo quarto d’ora di forcing gigliato. Controlla Vlahovic con mestiere e, quando se lo perde, ci pensa Gabriel. VOTO: 6,5

ROSSETTINI: Dà una mano a spazzare via le palle che spiovono davanti a Gabriel in avvio di gara. Serra bene le fila della retroguardia leccese sulle incursioni della Fiorentina. Si fa ammonire a metà ripresa e salterà la gara con il Genoa, sua ex squadra. VOTO: 6,5

CALDERONI: Lirola gli crea non pochi problemi fin dai primi minuti. Buoni alcuni recuperi che stroncano iniziative avversarie potenzialmente letali. Col passare dei minuti sale di tono e ingaggia numerosi duelli sull’out mancino che aiutano la squadra a rifiatare e ripartire. Prezioso in area sui cross che arrivavano da ogni dove. VOTO: 6,5

PETRICCIONE: Recupera decine di palloni o ne sporca la traiettoria sui passaggi dei padroni di casa. Nello stretto fa valere le corte leve e se la vede spesso con Ribéry a cui si attacca come un francobollo, unico tra i suoi compagni di reparto, che invece più volte si perdono il francese. Giganteggia a centrocampo soprattutto nlla ripresa quando porta decine di palloni nella metà campo avversaria e si sfianca in un lavoro di taglia e cuci che fa la fortuna dei giallorossi. VOTO: 7

TACHTSIDIS: Prova a dettare i tempi delle (lente) ripartenze giallorosse con cui la squadra salentina prova a spezzare il ritmo della Fiorentina. Sbaglia anche lui tanti appoggi e non è certo cosa da lui. Si fa comunque perdonare con diversi recuperi che spezzano le azioni dei gigliati. VOTO: 6,5

TABANELLI: Anche stasera è parso a tratti spaesato e in perenne ricerca di una posizione in campo da sfruttare. Prova a dare una mano a Calderoni nelle due fasi ma spesso commette errori di misura negli appoggi e tanti falli al limite della sua area di rigore. La condizione non è ottimale ma la panchina al momento non offre adeguate alternative e deve stringere i denti senza brillare. VOTO: 5

SHAKHOV: Il ruolo di trequartista non esalta le sue caratteristiche tecniche. Si applica ai dettami del suo allenatore ma senza accelerazioni particolari. Fa eccezione l’assist che offre a La Mantia in occasione del gol-vittoria e per alcuni inserimenti in area avversaria che meritavano maggior fortuna. Anche su di lui poteva starci un mezzo rigore, mal’arbitro ravvede un suo fallo in attacco. VOTO: 6

LA MANTIA: Apre e chiude la bell’azione del gol del successo per la sua seconda rete in Serie A. Gara inizialmente complicata per uno con le sue caratteristiche. Di cross giocabili in area gigliata ne arrivano davvero pochi e deve sfiancarsi in un lavoro sporco a contendersi palloni aerei contro la difesa viola schierata. Viene richiamato in pachina ad un quarto d’ora dalla fine dopo aver dato tutto.  VOTO: 7

→ (dal 78′) VERA: Ingresso che aiuta il Lecce a ripartire e spezzare la pressione viola nella metà campo salentina. VOTO: 6

FARIAS: A lui spetta il compito di fare da guastatore nella metà campo avversaria ma non trova gli spazi necessari per sfruttare la sua velocità. Allo scadere di primo tempo su di lui c’è un più che dubbio fallo da rigore di Caceres ma né Piccinini, né il VAR intervengono. C’è anche il suo zampino nell’azione del vantaggio del Lecce, poi esce perché non ha ancora i 90′ nelle gambe. VOTO: 6,5

→ (dal 57′) BABACAR: Forse patisce l’emozione di giocare contro la sua vecchia squadra e riesce a sbagliare due gol clamorosi. In partciolare è da censura l’errore a tu per tu con Dragowski a cui passa il pallone anziché calciare forte a rete. Si è allenato poco in settimana, infatti sembra stanco come se avesse giocato due partite di fila senza sosta anche se rimane in campo mezz’ora. VOTO: 4,5

All. LIVERANI: Accetta di giocare anche al “Franchi” a viso aperto, concedendo il possesso palla agli avversari per poi colpire in ripartenza. Tattica premiata dalla terza vittoria in trasferta della stagione e da numeri importanti lontano dal “Via del Mare“. L’impresa che un Lecce incerottato compie è notevole e ci sono anche le sue scelte tattiche dietro i 3 punti portati a casa. VOTO: 7

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