LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Pagelle all’insegna del numero “9” e presto si capirà perché. Il Lecce non fallisce l’appuntamento con la storia e mette a segno la sua nona promozione in Serie A dopo 9 anni dall’ultima, vincendo la nona partita di fila tra le mura amiche e sbloccando la gara al 9° minuto. A mister Liverani ed alla società riesce il doppio salto dalla C alla A come accaduto vent’anni fa con Gianpiero Ventura in panchina. Esaltante cavalcata chiusa come era giusto che fosse, con gli oltre 25.000 tifosi del “Via del Mare” a festeggiare dopo aver trepidato per 96 minuti sugli spalti a sostenere i giallorossi e tributargli il meritatissimo applauso finale.

VIGORITO: Primo vero intervento al 20’ quando devia d’istinto un diagonale di Gyasi sulla traversa ed è salvato da Venuti che spazza via la palla quasi sulla linea. Poi viene chiamato in causa solo sui cross messi in mezzo dallo Spezia che rinvia alla meno peggio. Il secondo tempo lo vede poco impegnato ma subisce il gol di Capradossi che rende il finale un po’ più incerto. VOTO: 9

VENUTI: Ottima l’acrobazia con cui nega sulla linea di porta il pareggio allo Spezia e che riscatta le disattenzioni di Padova ma, soprattutto, vale una stagione. Concentrato in difesa e puntuale nell’appoggiare la manovra d’attacco lungo la sua fascia di competenza, gioca una gara davvero grintosa. VOTO: 9

LUCIONI: Ingaggia duelli aerei spessi impari con Galabinov a cui deve concedere alcuni centimetri in altezza. I compagni della mediana lo aiutano sulle palle inattive e alla fine concede poco all’attacco ospite, concedendosi qualche sortita in avanti. VOTO: 9

MECCARIELLO: Va vicino al gol in avvio di gara quando spizza su corner la palla ma non inquadra lo specchio della porta di Lamanna. Si fa apprezzare per diversi recuperi sugli avanti spezzini nel primo tempo, poi controlla fino alla fine le iniziative avversarie. VOTO: 9

CALDERONI: Rientra in campo nella gara che tutti i suoi compagni vorrebbero giocare. Non è al top e si vede eppure stringe i denti e dà tutto per non lasciare corridoi giocabili agli avversari. VOTO: 9

PETRICCIONE: Segna la rete che fa esplodere i 30.000 del Via del Mare e porta in vantaggio i giallorossi, scrollando loro di dosso qualche timore di troppo palesato in avvio dalla formazione salentina. VOTO: 9

TACHTSIDIS: Con calma olimpica, lui che se ne intende, mena le danze in mezzo al campo e fa girare la palla nelle fasi di possesso della sua squadra. Si gode un successo che solo qualche mese fa pareva impensabile durante la non esaltante esperinenza inglese. VOTO: 9

MAJER: Va a fare legna a centrocampo dove ringhia sui portatori di palla di mister Marino. Apprezzabile in copertura ma anche quando va alla conclusione e per poco non beffa Lamanna nella prima frazione di gioco e poi nella ripresa concludendo centrale. VOTO: 9 ↔ (dal 35’ st) TABANELLI: Entra in campo a 10 minuti dal termine e partecipa alla festa generale sempre col suo splendido sorriso sulle labbra. VOTO: 9

MANCOSU: Tocca a lui dare l’esempio e suonare la carica per gli altri giallorossi quando i liguri spingono sull’acceleratore mettendo il Lecce alle corde dopo il vantaggio di Petriccione. Lotta e raddoppia da veterano dimostrando forza eccezionale nelle gambe, come quando Ricci gli si attacca alla maglia ma non riesce a tirarlo giù. Al triplice fischio esulta come merita il capitano di un gruppo eccezionale. VOTO: 9

FALCO: Inventa l’assist perfetto per Petriccione che sblocca il match. Sgusciante e imprendibile palla al piede, si ripete anche sul raddoppio leccese regalando a La Mantia un cross al bacio da spingere in porta. Vuole il gol personale e pecca di egoismo in un paio di occasioni. VOTO: 9 ↔ (dal 43’ st) SCAVONE:Ritorna calcare il prato verde del Via del Mare dopo l’incidente di gioco del 1° febbraio con l’Ascoli. Il giusto premio alla sua professionalità ed all’apporto dato nella prima parte di campionato alla causa leccese. VOTO: 9

LA MANTIA: Gli abbracci di tutti i compagni sulla rete del 2-0 che segna alla mezz’ora di gioco lo sommergono ma lui non ne ha abbastanza e va a prendersi anche quelli dei tifosi in tribuna impazziti di gioia. Rete che vale la 17ª prodezza stagionale. Fa a sportellate finché resta in campo con i difensori ospiti, poi esce ad un quarto d’ora dal termine tra l’ovazione di tutto lo stadio che lo applaude a scena aperta per il grande campionato giocato. VOTO: 9 ↔ (dal 29’st) PALOMBI: Un quarto d’ora di gloria anche per lui nella giornata più dolce. VOTO: 9

All. LIVERANI: Il suo Lecce compie il miracolo calcistico che nessuno immaginava. In estate ricostruisce un gruppo ancor più motivato ed eterogeneo che cresce col passare dei mesi, fino a diventare protagonista della Serie B 2018/’19. Capito che a metà campionato si poteva puntare al gran salto, con Meluso plasma nuovamente la rosa portandola al livello tecnico necessario per tagliare un traguardo impensabile 7 anni fa, quando il Lecce conosceva l’onta della retrocessione in Lega Pro per il presunto illecito sportivo. A distanza di tanto tempo, il cerchio si chiude e questa società, col suo pubblico, possono tornare a confrontarsi con l’elite del calcio italiano. E lui sarà ancora al timone della squadra. VOTO: 9

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