LECCE – Ore 16.58 dell’11 maggio 2019. Il Lecce torna in Serie A e lo fa all’ultima giornata del campionato battendo lo Spezia per 2-1 e beneficiando del pareggio del Palermo in casa con il Cittadella. Il tripudio finale in un “Via del Mare” stracolmo di gioia è tutto per un gruppo capace di sovvertire i pronostici.

Per la partita dell’anno, Liverani schiera la formazione tipo. Tachtsidis rientra dalla squalifica, Calderoni riprende il posto sulla corsia sinistra e Majer vince il ballottaggio con Tabanelli. 4-3-3 per lo Spezia: Galabinov agisce da ariete, Gyasi e Da Cruz ai lati.

La spinta del “Via del Mare” tutto esaurito e gli ospiti in avanti rendono l’avvio spigoloso, anche se i decibel salgono quando Lamanna cincischia un po’ troppo su un rinvio al 4’, Mancosu per poco non raccoglie la sfera a due passi dalla porta. Meccariello, tre minuti dopo, colpisce di testa smarcato in area, ma la mira non è buona.

Il Lecce preme e al 9’ mette la freccia. Binario sulla destra percorso da Venuti, che apre nello spazio per Falco; il 20 conquista il fondo e serve un assist perfetto per Petriccione. Palla in buca d’angolo e vantaggio. Il friulano può ripetersi poco dopo a seguito di una serpentina di Falco, piatto destro controllato da Lamanna.

Lo Spezia non si scompone e continua ad attaccare sulle corsie. Le percentuali di possesso degli uomini di Marino salgono e Da Cruz, su schema da corner al 18’, prova un piazzato sul secondo palo che esce di poco. La retroguardia salentina arretra il proprio baricentro e al 20’ Vigorito deve compiere un intervento difficile distendendosi a destra sulla sassata di Ricci.

I pericoli continuano un minuto dopo. Gyasi guadagna l’area e si vede negato il pari da un’altra paratissima di Vigorito; il pallone si stampa sulla traversa e Venuti, in rovesciata, spazza via. La notizia del 2-0 del Palermo sul Cittadella aumenta il nervosismo, ma sul rettangolo verde il Lecce prova a uscire dall’impasse con Majer: esterno destro fuori dallo specchio al 26’.

La reazione è quella dei sogni e il 28’ il Lecce raddoppia. Falco raccoglie una ribattuta della difesa spezzina e scodella sul secondo palo per La Mantia, stacco imperioso su Vignali e Lamanna battuto. Giallorossi mortiferi sulle palle gol, Spezia punito oltremodo ma ancora vigile al 33’. Prima Petriccione anticipa Maggiore in posizione favorevolissima e, sul conseguente calcio d’angolo, Galabinov alza di testa.

I ritmi s’abbassano ma la successiva palla-gol è ancora spezzina. Da Cruz riceve al limite e apre troppo il destro, fuori. In chiusura di prima frazione, il Lecce spreca una ghiotta ripartenza sull’asse Falco-Mancosu. Né Tachtsidis né Venuti colgono l’invito del trequartista ad aggredire il palo lontano.

La ripresa si apre con l’iniziativa di Falco. Discesa centrale e diagonale parato agevolmente da Lamanna. Al 4’ Majer non si presenta puntuale all’appuntamento con la battuta dopo un pallone recuperato sulla trequarti. Il Lecce ha voglia di centrare il tris, senza strafare e gestendo il pallone, ma lo Spezia è sempre guardingo e pronto a riversarsi avanti.

La banda Liverani sfiora il gol al 57’. Tachtsidis ruba palla, punta la porta e allarga, un po’ troppo, per Falco che, perso il tempo per il tiro, scodella dietro per l’accorrente Majer. Lo sloveno colpisce di piatto ma Lamanna fa buona guardia. Risposta bianconera al 60’ con il tiro a lato di Gyasi, che poi esce per Okereke.

Lo Spezia sale d’intensità e al 67’ un giropalla sulla linea dei venti metri porta al tiro Da Cruz, impreciso. Stessa storia due minuti dopo. Galabinov aggira Lucioni ma mastica il mancino. I giallorossi cercano di spezzare la verve avversaria e al 73’ La Mantia subisce l’anticipo di Augello sull’ennesima inzuccata. Liverani toglie il 19 e manda in campo Palombi mentre Marino sposta l’asticella ancor più avanti con Crimi per Mora e Bidaoui per Da Cruz.

La difesa del Lecce contiene le continue iniziative degli avanti bianconeri ma all’82’ lo Spezia accorcia le distanze con Capradossi che sbuca da calcio d’angolo. Curiosamente, la rete dello scuola Roma arriva mentre il Cittadella pareggia a Palermo. La tensione, allentata per qualche istante, sale vertiginosamente perché lo Spezia continua ad attaccare. Terzi, col sinistro, raccoglie un pallone poco dentro l’area, ma spara via. Liverani coglie l’antifona e irrobustisce il centrocampo. Torna in campo Scavone e il Lecce si schiera con il 4-4-1-1: Mancosu dietro Palombi. Il finale è palpitante e il sogno si realizza. Il Lecce disputerà il diciassettesimo campionato di Serie A.

Il tabellino

Lecce-Spezia 2-1

Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Majer (35’st Tabanelli), Tachtsidis, Petriccione; Mancosu (cap.); Falco (40’st Scavone), La Mantia (29’st Palombi). A disposizione: Bleve, Riccardi, Cosenza, Arrigoni, Tumminello, Haye, Marino, Felici, Bovo. Allenatore Fabio Liverani

Spezia (4-3-3): Lamanna; Vignali, Terzi (cap.), Capradossi, Augello; Maggiore, Ricci, Mora (22’st Crimi); Gyasi (17’st Okereke), Galabinov, Da Cruz (33’st Bidaoui). A disposizione: Manfredini, Baroni, Brero, Crivello, Pierini, Bartolomei, De Francesco, Ligi, De Col. Allenatore Pasquale Marino

Marcatori 9’pt Petriccione (L), 27’pt La Mantia (L), 38’st Capradossi (S)

Ammoniti 13’pt Lucioni (L), 7’st Ricci (S)

Arbitro Gianluca Aureliano di Bologna

Assistenti Edoardo Raspollini di Livorno e Niccolò Pagliardini di Arezzo

IV Ufficiale Alessandro Prontera di Bologna

Spettatori 25.135 (6.994 abbonamenti, 18.141 paganti), incasso totale 369.029,34 euro (quota abbonati 51518,34, incasso paganti 317.511,00)

Note pomeriggio mite e soleggiato, temperatura 20°C, terreno di gioco in perfette condizioni. Recuperi 1’pt, 6’st.

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