LECCE (di Gabriele de Pandis) – Lecce-Carpi è partita d’incroci, partita che resterà nella storia di entrambi i club per quell’incrocio del 16 giugno 2013 che regalò la prima storica Serie B agli emiliani, festosi in un “Via del Mare” dove esplose la rabbia per la mancata promozione. Nove anni dopo il crocevia si ripete a  Lecce e le rette sembrano percorrere direzioni opposte. I giallorossi piegano i carpigiani 4-1 e alimentano il sogno Serie A dopo lo stop di Cremona; la gioia del Carpi ora è un ricordo sfocato. Il pesante passivo complica enormemente il cammino verso una salvezza da inseguire attraverso i play-out. Parlare di vendetta sportiva è esagerato. All’epoca, il Carpi di Brini non rubò nulla, mise alle corde una squadra molle e senza idee, l’opposto di quello che oggi è il Lecce per l’intera Italia calcistica. Oggi, però, Carpi non è più una chimera.

Eppure la partita stava prendendo una bruttissima piega per la banda Liverani. L’undici di Castori si è ben messo in campo nel primo tempo, ha chiuso tutti gli spiragli all’attacco e dominato sulle palle alte. In più, tre occasioni (parate di Bleve su Crociata e Coulibaly oltre ad una punizione alta di  Pasciuti) avrebbero potuto scrivere un’altra cronaca. In sette minuti, però, Falco e compagni hanno disintegrato la resistenza dei biancorossi, che, incassata la prima rete, sono affondati inesorabilmente subendo altri tre gol.

Cambi obbligati per il Lecce. Bleve rimpiazza lo squalificato Vigorito e Palombi vince il ballottaggio con Tumminello per affiancare Falco in avanti: attacco veloce e senza punti di riferimento già visto in quattro appuntamenti (Lecce-Venezia 2-1, Lecce-Perugia 0-0, Lecce-Padova 3-2 e Salernitana-Lecce 1-2). Tabanelli parte ancora dal 1’ con Tachtsidis e Petriccione, panchina per Majer.

Il Carpi, reduce dall’importante vittoria nello scontro tra pericolanti con il Padova, si presenta incerottato. Alle assenze già registrate in settimana (Colombi, Jelenic, Di Noia, Rolando, Mustacchio, Saric, Cissé e Poli) si aggiunge quella di Concas, colpito da uno stato influenzale nella notte. Lo stesso problema attanaglia Sabbione, che va in panchina. 4-4-1-1 è lo schieramento: Crociata supporta Arrighini, con Marsura a sinistra che ha più compiti offensivi rispetto a Pasciuti.

Il Carpi comincia bene con un sinistro di Vitale deviato in angolo da Meccariello. L’undici di Castori cerca di attaccare la metà campo del Lecce, che però risponde con la solita ricetta: possesso palla e trame nello stretto ad aprire il fortino avversario. Al 10’ Mancosu spara in curva a chiusura del giropalla. La fiammata iniziale era un’illusione: I biancorossi rinculano velocemente a protezione dei propri sedici metri, rendendo difficoltosa la penetrazione al duo Falco-Palombi.

Al 15’ il Carpi va vicino al gol: Tachtsidis smorza il pallone rimettendo in gioco Crociata, annullato da Bleve nell’uno contro uno in piena area. Risposta immediata del Lecce: Falco riceve al limite da Calderoni e indirizza troppo su Piscitelli. Arrighini poi lascia anzitempo il campo in barella per un brutto infortunio alla caviglia: entra Vano.

Il campo, appesantito dalle copiose piogge cadute oggi sul Salento, rende difficoltosa la manovra del Lecce, messo in difficoltà al 20’. Coulibaly sradica un pallone a Mancosu e scaglia un potente mancino, Bleve si tuffa e respinge a mano aperta. Per alzare i centimetri in attacco, Tabanelli agisce da punta quando i compagni hanno il pallone. Suagher salva il Carpi al 28’ con una perfetta chiusura su cross di Calderoni; sul conseguente corner, Tachtsidis colpisce debolmente di testa.

Tegola per Liverani al 31’. Calderoni alza bandiera bianca e lascia il posto a Marino, adattato sulla corsia come a Cremona. I giallorossi faticano a trovare la superiorità: eccezion fatta per Falco, nessuno riesce a saltare l’uomo.

Il Carpi, cortissimo e stretto tra i reparti, lascia fare fino ai 30 metri e poi alza il muro. Ha poca gloria il colpo di testa di Palombi su traversone di Mancosu al 38’: Piscitelli blocca. Di altro calibro è la palla-gol confezionata da Falco due minuti dopo. Sinistro al veleno che sfila a lato di un soffio.

Il frame del presunto fuorigioco fischiato a Palombi

In chiusura di primo tempo una serie di misfatti che fanno esplodere la rabbia del “Via del Mare”. Fuorigioco fischiato a Palombi lanciato a rete prima dell’atterramento da parte di Suagher decisamente opinabile (eufemismo…), due interventi al limite non fischiati a favore di Tabanelli e Falco e punizione ghiottissima non capitalizzata da Pasciuti su contropiede carpigiano, tra le vibranti proteste in cas giallorossa e del pubblico che sommerge di fischi l’arrogante e insufficiente arbitro Piscopo di Imperia.

La ripresa si apre con il tiro a giro di Petriccione al 47’, ampiamente a lato. Continuano le proteste leccesi al 49’: sul tiro di Tachtsidis, Kresic apre il braccio e smorza il pallone: nulla da eccepire per l’arbitro in un episodio che, probabilmente, con il VAR sarebbe stato da rigore. La direzione di Piscopo innervosice i giocatori del Lecce, spesso strattonati. Mancosu al 55’ stacca bene tra Suagher e Kresic, fuori.

Il fortino del Carpi cade al 57’ mentre il termometro del nervosimo saliva vertiginosamente. Solita azione prolungata dal Lecce: Tachtsidis finta il tiro da fuori e apre un binario per Marino che, in area, porge a Lorenzo Venuti, preciso ad infilare sotto la traversa con il Carpi quasi schierato a difesa davanti lo specchio della porta.

La partita cambia e il Lecce raddoppia al 62’. Lucioni anticipa imperiosamente Vano per poi lanciandosi in un prorompente coast to coast. Falco ha spazio e tempo per il tiro, respinto da Kresic su Mancosu, implacabile senza marcatura. Il Carpi crolla vertiginosamente e arriva il tris al 64’: la firma è di Falco, riscattatosi dopo la botta precedente e, dopo aver ricevuto da Mancosu, non perdona Piscitelli dopo aver aggirato un avversario. In sette minuti cambia la storia del match, da 0-0 e teso a 3-0 e decisamente tranquillo vista la superiorità dei padroni di casa.

Liverani richiama Tabanelli e Palombi per Majer e Tumminello, mentre Castori non cambia scacchiere ma uomini con Rolando e Buongiorno in campo. Gli emiliani, sfilacciatissimi, espongono il fianco al Lecce e Majer, al 72’, sfiora il poker: conclusione deviata al momento giusto. Non c’è più partita e al 73’ arriva il primo gol salentino di Marco Tumminello, imbeccato da Falco dopo un delizioso dribbling su Rolando. L’ex Atalanta prima esalta i riflessi di Piscitelli e poi, sulla ribattuta, non perdona. Il portiere del Carpi nega la doppietta immediata a Tumminello con un altro colpo di reni: parata difficile a causa della deviazione di un compagno.

Mancosu spara alto al 79’ e un minuto dopo il Carpi rende meno amara la sconfitta con il rocambolesco gol di Suagher, vittorioso in una serie di rimpalli nel cuore dell’area. Non basta la parata di Bleve sul primo tentativo a botta sicura di Vano. Nel finale, Lucioni si fa espellere per un evitabile intervento su Marsura: sarà un’assenza pesante a Perugia. Mancosu vuole fortemente la doppietta e al’87’ colpisce un palo terrificante dopo un ottimo lavoro da pivot di Tumminello. Il montante è colto anche da Falco un minuto dopo: il 20 sfiora il quinto gol dopo un maestoso lancio di Tachtsidis che copre più di 60 metri di campo.

Il Carpi tiene il pallone nel finale e segna anche il 4-2, annullato per offside dal direttore di gara. Finisce così. Sono sette le vittorie consecutive al “Via del Mare per la banda Liverani. Il Carpi dovrà sperare in un rallentamento ulteriore laggiù.

Il tabellino: Lecce-Carpi 4-1

Lecce (4-3-1-2): Bleve; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni (31’st Marino); Tabanelli (12’st Majer), Tachtsidis, Petriccione; Mancosu (cap.); Falco, Palombi (20’st Tumminello). A disposizione: Milli, Riccardi, Di Matteo, Arrigoni, Haye, Saraniti, Felici, Pierno, Doratiotto. Allenatore Fabio Liverani

Carpi (4-3-3): Piscitelli; Pachonik (18’st Rolando), Suagher, Kresic, Pezzi; Pasciuti (cap.), Coulibaly, Vitale, Marsura; Crociata (24’st Buongiorno); Arrighini (17’pt Vano). A disposizione: Serraiocco, Sambo, Marcjanik, Sabbione, Piscitella, Romairone, Wilmots. Allenatore Fabrizio Castori

Marcatori 12’st Venuti (L), 17’st Mancosu (L), 19’st Falco (L), 28’st Tumminello (L), 35’st Suagher (C)

Espulso Lucioni (L) al 38’st per doppia ammonizione

Ammoniti 18’pt Vano (C ), 45’+2’pt Lucioni (L), 7’st Meccariello (L), 13’st Pasciuti (C)

Arbitro Fabio Piscopo di Imperia – Assistenti Valerio Vecchi di di Lamezia Terme e Salvatore Affatato di Vico Equense – IV Ufficiale Matteo Gariglio di Pinerolo

Note: pomeriggio nuvoloso, terreno scivoloso ma in discrete condizioni; temperatura 14°C

Recuperi 3’pt, 5’st

Calci d’angolo 7-4

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