LECCE – La fortuna non è certo stata amica del Lecce nella trasferta di Cremona. I due pali colpiti sullo 0-0 da La Mantia nel primo tempo e da Meccariello in avvio di ripresa gridano vendetta. La sconfitta dello “Zini” è inoltre figlia della sciagurata espulsione del portiere Mauro Vigorito al 24° della prima frazione di gioco.

Col Lecce rimasto così presto in 10 contro 11, le sorti dell’incontro sembravano segnate, invece Mancosu e compagni hanno offerto un’altra prova di carattere, spaventando i padroni di casa più propensi a controllare che ad offendere, ma stavolta non è bastato per evitare il KO. Quell’episodio è stato oltremodo determinante sull’economia della sfida ed il perché è presto detto. Non poteva capitare in una partita peggiore di regalare un uomo all’avversario. Le fatiche accumulate per gli impegni ravvicinati degli scorsi turni hanno infatti inevitabilmente inciso sulle energie psicofisiche dei giocatori giallorossi.

Neppure l’eccellente stato di forma generale della squadra di Liverani ha potuto sopperire ad una razione ulteriore di stanchezza e fatica, accentuate dal manto erboso scivoloso a causa della pioggia caduta a tratti. Ne è conferma che tra i migliori in assoluto figurino Biagio Meccariello, che ha saltato per squalifica l’ultima gara col Cosenza e Panagiotis Tachtsidis che ha fatto parziale turn over in quel match.

Non sono certo attenuanti da poco nell’analizzare i motivi di uno stop arrivato nel momento in cui il Lecce si era portato al primo posto in classifica anche se poi subito staccato dal Brescia di 3 punti grazie alla vittoria di venerdì col Venezia. Va poi aggiunto il dato che vede la Cremonese di Massimo Rastelli vivere un particolare momento di grazia, col morale a mille per il successo nello scontro diretto di Livorno e capace di mettere in difficoltà le big di questo torneo davanti al pubblico amico. Una squadra scorbutica e poco spettacolare che non stava riuscendo a capitalizzare la superiorità numerica.

Affrontare oggi i grigiorossi significava fare i conti anche con la ritrovata voglia di vincere davanti ai propri tifosi. Concetto ovvio, ma nient’affatto scontato, come dimostra l’atteggiamento avuto dal Lecce anche con l’uomo in meno. Se almeno uno dei due legni fosse stato gol, probabilmente avremme assistito a ben altra gara… A ciò si aggiunga la solidità difensiva dei lombardi che allo “Zini” si dimostrano imperforabili e lo dicono le 11 gare totali chiuse in casa senza gol al passivo.

A margine di queste considerazioni, resta limpida la sensazione che il Lecce potesse far risultato anche stavolta. Qualche fattore imponderabile, inaspettatamente arrivato a minare la bellezza dell’impresa che la banda-Liverani sta compiendo, ha contribuito a rendere il cammino un po’ più ripido. Questo gruppo ha però dimostrato anche stavolta di avere le credenziali giuste per realizzare un sogno che si sta costruendo in mesi e mesi di duro lavoro.

Nel prossimo impegno al “Via del Mare” contro il Carpi si dovrà fare di tutto per cancellare questo stop forse inatteso e riprendere la marcia come la squadra leccese ci ha abituato ogni volta che è scesa in campo dopo una sconfitta.

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