LECCE – C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno, chi lo vede mezzo vuoto e chi… posto troppo in alto. Le prime due giornate di campionato in casa del Lecce, oltre ai numerosi rimpianti per i due pareggi maturati negli ultimi attimi di partita, portano in dote il primo, se si può così definire, campanello d’allarme.

Sui 5 gol subiti contro Benevento e Salernitana, ben 4 sono arrivati su palla alta. Ad esser precisi e cercando di puntare il focus sul rendimento del quartetto difensivo, si potrebbe anche dire che 5 reti su 5 sono giunte da cross. Ma vedremo in dettaglio. Questa statistica però non minimizza ciò che di buono l’undici di Liverani, compreso il pacchetto difensivo, ha fatto vedere nei primi 180’ stagionali.

Partiamo da ieri. È vero, il pareggio della Salernitana era forse evitabile (uscita un po’ avventata di Vigorito che ha compiuto il grave errore di esser rimasto nella “terra di nessuno”), ma è altresì evidenziabile il sacrificio e le diagonali che, sia la coppia centrale Meccariello-Lucioni, sia i terzini Fiamozzi e Calderoni, è stata sfoderata.

Prima del temporaneo 1-1 di Bocalon, ad esempio, un contropiede colpevolmente regalato alla Salernitana su azione di calcio d’angolo è stato chiuso alla grande da Meccariello, un po’ distratto in qualche episodio ma ottimo nell’impostazione del gioco dalle retrovie.

Pochi avrebbero immaginato l’epilogo thrilling del “Vigorito” quando Volta, al 69° di Benevento-Lecce, girava in rete di testa il calcio d’angolo di Ricci. Il gol messo a segno dallo stesso Ricci, all’81°, era figlio invece di un traversone non “pulito” con una spazzata old school. E, oplà, l’ex Sassuolo, rapace, batte Vigorito.

Nella disamina delle reti subite in terra sannitarientra la variabile che potrebbe portare la statistica a un “quasi 5/5”. Coda ha sì realizzato il definitivo 3-3 dal dischetto, ma è da contare il fallo decisivo di Meccariello su Asencio lanciato a rete. L’intervento, infatti, è scaturito ancora da un piazzamento imperfetto dei difensori salentini, mentre un cross dalla sinistra premiava l’inserimento del giovane scuola Genoa. Occhio Liverani.

Per chiudere il cerchio, infine, resta da esaminare il 2-2 messo a segno da Castiglia all’alba dei minuti di recupero ieri sera. È vero, rimangono le proteste sul contatto in area tra Bocalon e Lucioni ma, sul rimpallo raccolto da Djuric, la chiusura di Meccariello e Arrigoni arriva troppo tardi. Il flipper premia il mediano granata, che passa dietro a Petriccione e fa gioire lo spicchio del Settore Ospiti occupato dai tifosi salernitani.

La sosta, si è detto, servirà a oliare anche questi meccanismi. Bisogna crescere e, particolare importantissimo nel calcio, accumulare punti in questa atipica Serie B finora a 19 squadre.

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