sticchi-damiani-striscione-vincenzo-ultraLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Il silenzio surreale degli Ultrà Lecce assiepati come sempre in Curva Nord ha fatto da sottofondo ai primi venti minuti della gara contro la Casertana. Un dolore troppo grande da poter esprimere in altre forme che non fossero quelle dettate da regole non scritte del mondo ultras, secondo canoni standardizzati e mutuati da ogni Curva che abbia conosciuto cosa significhi perdere un proprio componente, soprattutto se in situazioni tragiche.

I cuori gonfi di angoscia, gli occhi pieni di lacrime, l’urlo strozzato in gola che non attendeva altro che essere liberato per salutare a squarciagola il “fratello” Vincenzo Rizzo hanno accomunato quanti erano presenti al “Via del Mare” per tributare l’estremo saluto al 31enne giovane di Guagnano che ha scelto di togliersi la vita per questioni private in cui è sempre bene non intromettersi.

fiori-in-curva-nord-per-vincenzo-rizzoIeri, giorno in cui il suo Lecce sarebbe sceso in campo per confermarsi capolista, lui non ha potuto essere come sempre su quei gradoni che lo hanno visto in prima fila a cantare cori d’incitamento per la maglia giallorossa, ma a rappresentarne lo stesso la presenza c’era una fascio di fiori sistemato sulla balustra, lì dove Vincenzo seguiva i match. Una ragione di vita che, purtroppo, non è bastata a farlo desistere dal compiere il disperato gesto.

Nel primo pomeriggio, ai funerali che si sono celebrati nel paese natale in una grigia e piovosa giornata, in coincidenza con una partita della formazione salentina, gli amici fraterni, ultras come lui, hanno reso omaggio alla memoria dello sfortunato compagno con quei cori che era solito cantare in Curva (video), con bengala, fumogeni ed i bandieroni che hanno accompagnato tanti altri giorni della sua vita (video).

vince2Poi, allo stadio, in Curva Nord è stato esposto solo uno striscione che recitava: “Sempre in prima linea per amore della città… ciao Vincenzo fratello ultras!”, senza altri vessilli, in segno di rispetto e amicizia eterna. Sulle inferriate dei parterre c’era una sciarpa giallorossa, un messaggio stampato su stoffa ed una gigantografia del tifoso giallorosso davanti la quale, prima del secondo tempo, il capitano Checco Lepore ed il presidente Saverio Sticchi Damiani hanno deposto un altro mazzo di fiori ed una maglietta del Lecce. Il tutto tra gli applausi scroscianti non solo dei quel settore dello stadio, ma dell’intero catino del “Via del Mare”, compresi i supporters della Casertana che lo avevano già salutato prima del fischio d’inizio, partecipando così al dolore di parenti, amici e conoscenti di Vincenzo. Anche in Curva Sud è apparso un drappo con la scritta: “Chi tifa Lecce non muore mai… Ciao Enzo”.

Ed alla fine di una gara a tratti irreale per il clima che si respirava sugli spalti è arrivato il successo del Lecce, con il gol di Davide Riccardi segnato proprio sotto la Nord, per una vittoria con dedica…

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