LECCE – Sono due le sedi a Lecce, l’ex Monastero degli Olivetani (in viale San Nicola) e lo Studium 2000 (in via di Valesio, angolo viale San Nicola) pronte per accogliere la cittadinanza e tutti gli interessati. Tre musei, quello papirologico, lo storico archeologico e il Museo diffuso di Cavallino resteranno aperti alle visite. Oltre quaranta appuntamenti tutti da scoprire che spaziano tra laboratori, simulazioni, esperimenti e giochi anche per i più piccini. Musica dal vivo con la banda di UniSalento. E l’occasione per conoscere da vicino Contamination Lab, il laboratorio che vuole realizzare progetti di innovazione a vocazione sociale ed imprenditoriale.
Oggi, dalle ore 18:00 alle 24:00, torna a Lecce all’Università del Salento, per il 13° anno, la Notte dei ricercatori, l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge in contemporanea 52 città italiane, migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.
Circa 150 ricercatori e ricercatrici di UniSalento, CNR, INFN, IIT e del distretto Dhitech regaleranno per una notte al pubblico gratuitamente la passione per la scienza così come la vivono ogni giorno, raccontandola con parole semplici e attraverso percorsi guidati in un viaggio che dalla preistoria arriverà all’intelligenza artificiale, passando per la biologia marina e l’anatomia umana, fino alla nanotecnologia e le neuroscienze.
«La notte dei ricercatori è una grande occasione non solo per il nostro Ateneo, ma anche per tutta la città di Lecce – ha dichiarato il rettore di UniSalento, Vincenzo Zara. È un momento importante di condivisione e scambio tra i ricercatori e la gente. L’Università del Salento apre le porte e dialoga con il territorio in maniera inedita, non cattedratica. Tutti potranno conoscere come lavoriamo, avere risposte dirette e vivere simulazioni ed esperienze di laboratorio. Quella che si realizza ogni anno è una sinergia che ci arricchisce e che mi auguro possa durare più di una notte per diventare l’inizio di un percorso che conduca a dare un senso concreto alla denominazione di “Lecce città Universitaria”».