LECCE – Il Salento, un territorio carico di influenze linguistiche, riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi nei suoi territori, che si sono susseguite nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli, arabi. Il dialetto salentino si presenta come una subcultura nuova, duttile e preziosa come un gioiello, un vero e proprio diamante da conservare e trattare con cura.
Mutazioni fonetiche e cambiamenti morfologici hanno conferito “allu salentinu” delle peculiarità che lo rendono vicino al giamaicano e al dialetto siciliano. Vediamo alcuni esempi dei più caratterizzanti mutamenti fonetici. Spesso capita di ascoltare qualche salentino che durante la conversazione si serve di sillabe come “cu” e “ca”. Nella linguistica la derivazione è dal latino “quod/quid e quia” che traducono il polivalente termine italiano “che”. Presente anche la tendenza, di influenza greca e latina, a inserire il verbo in finale di frase, ad esempio “Ecco, è il dottore” si trasforma in salentino nella seguente frase “Na, lu tuttore ete!”
Somiglianze e citazioni, ora memorabili e messe in evidenza nei testi di un celebre gruppo di raggamuffin e dancehall reggae della provincia di Lecce, i Sud Sound System.
Esistono racconti che emozionano e storie che illudono. Trame che profumano di mare e discorsi freddi e distaccati sulle città tipo, quelle con grattacieli, quelle con autostrade e quelle con negozi e movida. Esistono favole che rimangono tali ed esistono favole che si trasformano in realtà. E quella che andremo a raccontare è una di queste. Una da raccontare e da vivere.
Dalle coste dell’Adriatico alle spiagge gallipoline, dai fondi di Brindisi alle terre di Taranto, passando per Lecce cuore del barocco e spingendosi giù, sempre più giù fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca, punto estremo del Salento e tacco del Bel Paese, si estende la terra “te lu sule, lu mare e lu ientu”.
Una storia troppo bella per essere raccontata in poche righe, una terra troppo affascinante per essere descritta in un sintetico articolo di giornale, una cultura prepotente fatta di tradizioni, di sapori e differenze dialettali, seppur minime in alcune zone, ma presenti.
Il Salento è una terra calda ed ospitale, percorsa da antiche tradizioni e ritmi coinvolgenti, che rendono questa parte d’Italia assolutamente affascinante. Uno scenario che non solo ha ispirato molti cantanti famosi per l’ambientazione dei propri videoclip, come è accaduto con Biagio Antonacci, ma che ha spinto moltissimi personaggi famosi a convolare a nozze in queste terre meravigliose (come Vasco Rossi e Justin Timberlake) o, addirittura, a trasferirsi definitivamente nei borghi più suggestivi.