LECCE – Ancora lui, ancora un gol-capolavoro di Davide Moscardelli. E che gol… L’attaccante romano, ex Lecce, ma ora in forza all’Arezzo ci ha ormai preso gusto e fa apparire quasi apparire semplici le prodezze che sta mettendo a segno con addosso la maglia amaranto del club toscano. Stavolta ha fatto secco il Pontedera, incidendo in uno dei tanti derby che caratterizzano il Girone A della Lega Pro 2016/2017. L’ennesima perla stagionale, dopo quelle che lo hanno portato alla ribalta delle cronache contro Livorno (leggi qui) e Pistoiese (leggi qui) è stata siglata su un magistrale calcio di punizione. Alla battuta si è presentato lo stesso Moscardelli che era stato mandato dal suo allenatore sul terreno di gioco poco più di un quarto d’ora prima, indossando la fascia da capitano. Quando l’arbitro ha concesso una punizione, ad incaricarsi della battuta è andato lui. La sfera era a circa 25 metri della porta avversaria, ma l’esecuzione di sinistro “a giro” non ha lasciato scampo al portiere ospite che ha solo potuto guardare la palla insaccarsi all’angolino alto, praticamente all’incrocio dei pali. Tutta la panchina dell’Arezzo ed i compagni di squadra presenti in campo hanno sommerso il “Mosca” in un abbraccio collettivo. Tuttavia, la prodezza balistica non è bastata a raggiungere la vittoria: il Pontedera, pur in 10 uomini dal 50′, in occasione del rigore fallito dall’aretino Erpen, ha infatti trovato il gol del pareggio al 91′ con Kabashi che ha chiuso il match sull’1-1.
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