lecce-fondi-cnLECCE (di Italo Aromolo) – L’allenatore del Fondi Sandro Pochesci come Pasquale Padalino: un condottiero tradito dal proprio carattere, pentito e scusatosi pubblicamente (LEGGI QUI) per gesti fuori luogo che hanno toccato nel profondo le corde dei sentimenti dei tifosi durante e dopo la partita della loro squadra. Lecce-Fondi è una sfida allo specchio per tanti motivi, e non solo per la querelle che in settimana ha messo nell’occhio del ciclone i due allenatori e diviso le piazze incollerite. Lecce-Fondi rappresenta il bivio di una stagione fin qui ottima per entrambe le squadre, ma che negli ultimi tempi ha preso un’inclinazione pericolosa e rischia di precipitare definitivamente per quella che oggi non troverà un pronto e deciso riscatto.

L'allenatore del Fondi, Sandro Pochesci
L’allenatore del Fondi, Sandro Pochesci

In casa del Fondi la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sconfitta interna di sabato scorso (2-1) contro la Casertana, la seconda consecutiva dopo quella (1-0) a Siracusa: nel corso della partita il tecnico ha avuto degli accesi diverbi con i tifosi presenti in tribuna, in cui non si sono risparmiate parole e offese pesanti; l’allenatore è finito sotto accusa anche per le spigolose dichiarazioni del post-partita in cui affermava: “A Fondi non si riescono a divertire vedendo una squadra che gioca a calcio e non a pallone. Evidentemente, preferiscono giocare a pallone…”

Gli ottimi risultati conquistati fin qui, tra cui i 40 punti all’attivo e l’attuale decimo posto, le sole 7 sconfitte in campionato (meglio solo Foggia e Lecce) e l’imbattibilità mantenuta contro le big Lecce (2-2), Juve Stabia (2-2 e 1-1) e Foggia (3-2), avevano fatto alzare l’asticella delle aspettative forse anche oltre le reali possibilità di crociera: così il rallentamento dell’ultimo mese (2 punti in 4 partite) è stato accolto con parecchie tensioni e nervosismi tra gli accademici, che arrivano a Lecce nel momento più difficile del proprio campionato.

Ma nulla è perduto, anzi: in settimana sono arrivate le scuse di Pochesci per mezzo di una lettera, l’ambiente si è ricompattato riconoscendo al tecnico l’umiltà e il coraggio di aver ammesso i propri errori. Il Catania che insegue è a 39 punti (uno in meno) e le possibilità di rimanere nei play-off sono intatte, obiettivo quello degli spareggi che sarebbe di per sé straordinario se si pensa che il Fondi è una delle squadre ripescate dalla Serie D e al primo campionato di Lega Pro della propria storia.

L'attaccante del Fondi Diego Albadoro
L’attaccante del Fondi Diego Albadoro

Il modulo con cui gli universitari si presenteranno a Lecce riflette la mentalità offensiva e la voglia di fare gioco che ne hanno caratterizzato fin qui la stagione: sarà un 4-3-3 puro e senza maschere quello che, con le armi della rapidità e della forza fisica, proverà a mettere in difficoltà la difesa giallorossa grazie al terzetto anteriore Albadoro-Calderini-Giannone. Diego Albadoro, al Bari tra il 2011 e il 2014, è l’attuale capocannoniere della squadra con 10 gol e già colpito contro Foggia e Juve Stabia, il gemello Elio Calderini è fermo a quota 7 (un passato in piazze come Catania e Cosenza per lui) mentre Luca Giannone è il tassello che mancava per estro e versatilità: arrivato nel mercato di gennaio dalla Casertana, ha già collezionato 8 presenze e 2 realizzazioni. Contro il Lecce mancherà per infortunio un altro profilo di spicco come l’ex Juve Stabia Francesco Bombagi, mentre saranno assenti causa squalifica il difensore Marino (ex capitano dell’Akragas) e il centrocampista D’Angelo.

Ciò che di sicuro non mancherà sarà la bava alla bocca ad un Fondi mai come oggi chiamato a far punti sull’orlo di una crisi di risultati e non solo: attento Lecce, la partita si giocherà sui nervi. Vincerà chi li terrà più saldi.

 

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.