LECCE (di Gavino Coradduzza) – Ebbene sì, lo confesso: quando con la consueta cortesia mi è stata consegnata da Vincenzo, l’addetto alla tribuna stampa (settore ventoso…) la cartella contenente le formazioni ufficiali, ho dato immediatamente una occhiata (spinto dalla solita curiosità) a quella del Lecce e non son riuscito a mascherare un certo stupore: “Ma come – mi son detto – oggi non cambia niente o quasi rispetto alla precedente partita?” Ovviamente sto esagerando ma, anche se con segnale diverso, Pasquale Padalino mi ha stupito ancora una volta; questa volta per la inattesa continuità delle sue scelte. Ma come al solito, alla fine è necessario sottolineare che… ha ragione lui; basta osservare la grassa classifica!
Il calcio di rigore “ferroviariamente” trasformato da Pacilli (portiere su un binario e pallone sull’altro) spiana ai giallorossi la strada verso il successo. Giallorossi che ora, con il gol di vantaggio, paiono ritrovare verve, distanze, geometrie ed iniziative prima d’ora un tantino intorpidite. A trarne beneficio sono, in primis Doumbia e poi quel Marconi che su ogni palla alta svetta come faceva Sergei Bubka nel salto con l’asta; tempismo ed elevazione formidabili! Ad esser sinceri, la Vibonese non gioca male, anzi; però indugia oltre il dovuto negli scambi a centrocampo, e dunque lascia al pacchetto di difesa giallorosso tutto il tempo necessario a blindare l’area; e meno male, perché al fine di dialogare più serratamente con Doumbia, Agostinone si fa sorprendere, qualche volta, a sguarnire la fascia di sua competenza, dove Franchino e Cogliati si infilano come furetti…
E poi c’è quel Viola… un centrocampista di idee e di gamba che da 25 metri sorprende Perucchini con una saetta forte e precisa, pur se deviata da Cosenza. Uno a uno e… tutto da rifare, mentre i 14 generosi calabresi in trasferta al seguito della squadra del cuore fanno giustamente festa grande…
A dare una mano alla squadra di casa ci pensa (32°) Silvestri il quale, già ammonito, si fa pescare in fallo da secondo giallo: ospiti in dieci. Di lì a qualche minuto prende corpo forse la migliore azione dell’intera partita; azione finalizzata da Marconi (questo è un centravanti, garantito!) e confezionata con precisione da Ciancio: è il 2-1. Si fa poi espellere anche Drudi utilizzando, allo scopo, un fallaccio sull’ex Sowe lanciato a rete. Finisce così con la vittoria de Lecce per due a uno. Affermare che si sia trattato di una bellissima partita mi pare un tantino esagerato, ma che si vuol pretendere? Basta che non ci si sia annoiati e che la classifica… ingrassi!
















ottimi i tre punti, meno il gioco espresso…specie nel secondo tempo….non capitalizziamo le occasioni create e poi ogni volta un tiro degli avversari un gol….mi preoccupa il calo del secondo tempo…ma presumo che in corso di partita i vari lepore, torromino, maimone possano subentrare.