pasquale-padalino-a-catanzaroLECCE – C’è di nuovo un’insidiosa trasferta da affrontare per il Lecce di Pasquale Padalino che stamane ha tenuto la canonica conferenza stampa di presentazione della sfida allo stadio ”A. Pinto di Caserta. Il tecnico giallorosso ha diversi nodi da sciogliere in tema di formazione, viste le opzioni a sua disposizione dopo gli innesti del calciomercato invernale. In particolare, l’allenatore dei salentini valuterà l’aspetto fisico e la conoscenza del gruppo da parte degli ultimi arrivati prima di decidere chi mandare in campo contro i ‘falchetti‘.

I CRITERI DELLE SCELTE TATTICHE- ”Dopo questa sessione di calciomercato abbiamo a disposizione più calciatori rispetto a qualche settimana fa o a lunedì scorso. Certamente sull’undici che manderò in campo va valutato l’aspetto fisico e la conoscenza che, ovviamente, per i nuovi non può essere al livello di chi è qui da sei mesi. Per Agostinone il discorso è diverso, lì non ho alternative. Questa è stata una settimana diversa dalle altre e bisogna tener presente il recupero dopo la gara di lunedì scorso. Nel girone di ritorno gli avversari ti conoscono di più, ti studiano di più, c’è la paura di non centrare l’obiettivo prefissato ed entrano in gioco varie sfumature. Ecco perché il dettaglio va curato ancora di più, come è successo a Catanzaro, quando incontri squadre che hanno bisogno di fare punti. Non conta la posizione di classifica, non c’è nulla di scritto, nè di scontato. Io ed i miei ragazzi abbiamo imparato a ragionare in questi termini. Peserà sulle mie scelte anche la necessità di far rifiatare qualche giocatore. Ci potrebbe essere una staffetta in corsa tra qualche elemento e chi è arrivato in settimana”.

L’AVVERSARIO- ”La Casertana nel girone di andata fu una di quelle squadre che mi fecero una buona impressione, oggi è cambiata un po’, hanno perso due, tre giocatori tra cui Carlini, ma hanno preso Cisotti, per cui mantiene una struttura di gioco quasi invariata. Le motivazioni fanno la differenza però. Non dobbiamo pensare alla loro posizione di classifica che oggi appare tranquilla ed aspettarci una Casertana remissiva o dimessa. Non farò mai passare o trasmnetterò un messaggio del genere perchè la marcia verso il nostro obiettivo non dipende da quello degli altri, a prescindere dagli avversari”.

guardalinee2CAOS GUARDALINEE- Casertana-Lecce resterà a lungo legata al ricordo del mezzo pasticcio che si verificò l’anno scorso per l’infortunio di uno degli assistenti dell’arbitro e per la sua problematica sostituzione con tanto di ricorso finale presentato dalla dirigenza campana che si chiuse con un nulla di fatto e l’omologazione del risultato: “Non c’entriamo nulla con il passato. La priorità è la gara di domani. Se qualcuno vuol prendersi la scena attraverso quell’episodio che nel calcio capitano ed in passato ce ne sono stati anche di peggio, a noi non deve interessare”.

PANCHINA LUNGA E MERCATO- ”Panchina lunga la nostra? È un aspetto che sarà determinante, come lo è stato anche a Catanzaro quando Lepore è entrato ed ha fatto vedere tutto quello di buono che può fare. Chi vuole raggiungere certi obiettivi deve avere una rosa ampia. Il mio giudizio sul mercato? Sono soddisfatto: abbiamo centrato tutti quelli che erano gli obiettivi individuati per caratteristiche e necessità, è stato un lavoro mirato e giusto, senza follie e senza fare tanto rumore verso chi si aspettava un mercato roboante. Volevamo completare il lavoro iniziato sei mesi fa. Prendere un under che non facesse la differenza era inutile. Non serviva; lo sapete, lo abbiamo cercato, ma non avevamo una reale necessità di un ingaggio in difesa dove solo nemuericamente siamo inferiori ad altri come l’attacco, ma solo quantitativamente. Il mercato delle altre? Il Foggia ha sfoltito abbastanza. Il Matera non ha fatto moltissimo perchè non aveva particolare bisogno, mentre la Juve Stabia ha ingaggiato elementi di categoria superiore che ne hanno innalzato il livello qualitativo, ma è tutto relativo se non saranno caratterizzati dall’umiltà come l’hanno dimostrata i nostri nuovi arrivati”.

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