AREZZO – Un gran gol in rovesciata siglato nella doppietta contro il Prato ha posto l’accento sull’ennesima stagione da leader dell’ex giallorosso Davide Moscardelli, amatissimo ancora nel Salento e divenuto già simbolo dell’Arezzo, terzo in classifica nel girone A della Lega Pro, dietro all’Alessandria di Piero Braglia ed alla Cremonese.
La prestazione ad alti livelli nella scorsa giornata, quella delle due reti nel derby toscano, sta facendo sognare i tifosi dell’Arezzo. Ogniqualvolta si parla di promozione, tra le promesse richieste al Mosca rientra sempre quella di sacrificare la sua proverbiale e fluente barba, divenuta simbolo del calciatore antidivo.
Il 36enne attaccante, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha affermato, parlando della sua carriera: “Vado avanti finché mi diverto. Ho il contratto in scadenza a giugno, con un’opzione per il rinnovo. Se l’Arezzo sale in B potrei anche tagliarmi la barba. Se mi rado, mio figlio potrebbe spaventarsi, ma vediamo… Lui non mi ha mai visto senza ed ho paura di spaventarlo”.