LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Le pagelle del Lecce contro la Virtus Francavilla nel primo turno eliminatorio diretto della Coppa Italia di Lega Pro vedono buoni voti per chi, in un match sofferto e votato oltremodo al contenimento, si è saputo mettere in luce come l’attaccante bulgaro Antonio Vutov, autore del gol che ha aperto le marcature del secondo faccia a faccia tra formazioni salentine in appena tre giorni, ed il portiere Lys Gomis, eroe di giornata. Allo stadio “Giovanni Paolo II“ i giallorossi hanno schierato un undici ampiamente rimaneggiato rispetto a quello mandato in campo in campionato, che ha cercato con unghie e con denti di tener testa al motivato avversario, che aveva sul terreno di gioco molti più titolari. Padalino ha potuto vedere all’opera elementi che trovano poco spazio in prima squadra ma ha peccato nel lasciare il pallino del gioco totalmente nelle mani dei padroni di casa, rinunciando alla fase offensiva e costringendo la sua squadra all’ulteriore fatica di supplementari e rigori. Luca Fiordilino si è confermato su buoni livelli, come pure l’inedita coppia di centrali Vinetot-Cosenza. Alla fine, comunque, a passare al turno successivo di coppa sono i giallorossi che ora affronteranno a novembre il Matera.
GOMIS: Fa buona guardia alla sua porta nel giorno del suo ritorno tra i titolari. Nel primo tempo controlla senza particolari affanni le incursioni dei padroni di casa, sventando le minacce portate soprattutto su palla inattiva dai biancazzurri. In avvio di ripresa si supera impedendo ad Abate di battere a colpo sicuro a rete con una deviazione in uscita bassa a valanga che chiude lo specchio della porta all’attaccante. Un altro grande intervento lo compie poi su Finazzi su bordata da fuori area. Incolpevole sul gol di testa di Idda allo scadere dei tempi regolamentari. Eroe nel bene e nel male ai rigori quando sbaglia il primo tiro dagli 11 metri, ma poi para l’ultimo penalty a Gallù regalando ai suoi il passaggio del turno. VOTO: 7
CONTESSA: Si fa vedere poco in avanti, limitando la sua azione al contenimento. Un pomeriggio senza infamia e senza lode in cui ha messo minuti nelle gambe che potranno tornargli utili in campionato. VOTO: 5.5
COSENZA: Fa da frangiflutti al centro della difesa dove è chiamato spesso all’intervento sui numerosi crossi che il Francavilla ha scodellato alla ricerca di una spizzata vincente. Si fa inutilmente ammonire per un fallo veniale a centrocampo, ma dal sapore compensatorio per una serie di precedenti entrate dure e cattive su qualche suo compagno. VOTO: 6
VINETOT: Dimostra una più che buona intesa con Cosenza e controlla che i palloni che arrivano in mezzo all’area di rigore leccese non si trasformino in pericoli per Gomis. Comprensibili i crampi che accusa nei supplementari dopo non aver più giocato una gara ufficiale dalla prima giornata a Monopoli quando subentrò nella ripresa. VOTO: 6.5
CAPRISTO: Molto mobile lungo la fascia destra dove agisce in coppia con Vutov, mettendo spesso in ambasce la retroguardia brindisina. Nel secondo tempo viene spostato in avanti a giocare sul fronte sinistro ma il Lecce non punge più tutto proteso al contenimento a difesa del vantaggio e lui si vede molto meno. VOTO: 6 —> (dal 72′) TSONEV: Entra e cerca di dare un po’ d’ordine alla manovra leccese anche se non è lo stesso giocatore ammirato domenica sera. Freddo nel realizzare il suo penalty. VOTO: 6
MONACO: Senza strafre dà il suo contributo alla causa giallorossa tamponando le iniziative degli uomini di Calabro con personalità. Più votato al contenimento che alla costruzione del gioco. VOTO: 6 —> (dall’85’) DRUDI: Entra in campo per contenere il forcing finale della Virtus e così il Lecce passa alla difesa a 3 con relativo cambio di modulo. Si mette in mostra con alcuni recuperi degni di nota e mette a segno con tocco degno di un attaccante di razza il rigore che batte. VOTO: 6.5
FIORDILINO: Il suo talento brilla a sprazzi anche in una gara dallo scarso appeal. Inizia con l’imbastire con piglio autorevole le azioni del Lecce e si mette davanti alla difesa a recuoperare palloni da trasformare in rapide ripartenze; peccato che non sempre i compagni lo seguano con la stessa lucidità e voglia. Cala vistosamente nella ripresa quando la compagine ospite bada solo a difendere. VOTO: 6
MAIMONE: Meglio quando c’è da contrastare che da impostare. In avvio di match commette diversi errori di misura e di controllo della sfera in azioni offensive che fanno svanire occasioni potenzialmente pericolose per la porta di Casadei. VOTO: 5.5
VUTOV: Si prende la soddisfazione di mettere a segno la sua prima rerte in maglia giallorossa. Subisce una marcatura atroce, oltre ad un’entrataccia di Abruzzese che avrebbe meritato l’espulsione dell’ex difensore del Lecce che gli passa volontariamente sul fianco mentre era già a terra dopo un rude intervento. Serpentine ubriacanti e tanto movimento per il ragazzo terribile dell’attacco giallorosso, che anche nei secondi 45 minuti si conferma il più brioso tra i salentini. Fondamentale nel asegnare il quinto rigore che permette al Lecce dio andare avanti ad oltranza e quindi di vincere la partirta. VOTO: 6.5
PERSANO: Poco servito dai compagni, agisce da punta centrale ma con scarsi risultati. Spreca qualche buon pallone per via di controlli della palla non cristallini e viene puntualmente tartassato dai fisici difensori di Calabro che non gli lasciano spazio per respirare. Bravo a spiazzare Casadei dal dischetto. VOTO: 6
ROSAFIO: Esordio assoluto tra i professionisti per il giovane giallorosso che giostra lungo l’out mancino del fronte d’attacco giallorosso. Dalle sue parti però si sviluppa assai poco il gioco del Lecce che preferisce l’altra sponda per le rare incursioni. VOTO: 6 —> (dal 56′) CIANCIO: Ha la colpa di perdersi Idda sull’azione del pareggio della Virtus, impegnato a marcare il portiere Casadei che si era portato in area alla disperata ricerca del pari all’89°. Si fa però perdonare mettendo dentro il sesto tiro dal dischetto che alla fine risulta determinante per il passaggio di turno. VOTO: 6
All. PADALINO: La più che sperimentale formazione mandata in campo gli ha comunque dato positive indicazioni. Certo, vedere il Lecce giocare una gara tutta votata al contenimento e senza concludere una sola volta verso la porta biancazzurra nel secondo tempo fa strano. Tuttavia conquista il passaggio al turno successivo dove troverà il Matera, la sua ex squadra, in una sfida per lui dal sapore certamente particolare e dove probabilmente ci sarà un diverso approccio alla contesa. VOTO: 6