BENEVENTO- Mister Gaetano Auteri si prepara con consapevolezza alla gara di domani tra Benevento e Lecce, partita che potrà dare il definitivo pass per la B ai sanniti, complicando anche la corsa play-off dei salentini: “Non siamo in grado di prevedere il futuro -si legge nelle dichiarazioni riprese da ottopagine.it- ma conosciamo le nostre possibilità. So anche che difficilmente siamo andati a interferire sulle cose degli altri. Ci concentriamo sulla partita, tutto quello che è all’esterno può solo alleviare il nostro lavoro. Ma bisogna essere razionali, non c’è alcuna voglia di fare previsioni o di essere maghi. Rispettiamo il Lecce come tutte le squadre di grande valore. Ma noi qualcosa in più rispetto a loro l’abbiamo fatta: mi ricordo la gara dell’andata dove per certi versi non abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato in campo”.
Domani il tecnico avrà tutti gli effettivi a disposizione, ad eccezione dello squalificato Lopez, dato che sono stati recuperati Cissè, Ciciretti e Melara: “Sono contento, per un’improvvisa magia stiamo tutti bene. Scherzo. Abbiamo centellinato il lavoro per chi stava meno bene ed ora sono tutti disponibili. Campagnacci? E’ uscito prima dal campo, ma solo a scopo precauzionale”.
E sull’ambiente beneventano Auteri chiosa: “A dire il vero io tutto questo entusiasmo non lo vedo. La gente sta dimostrando tanta maturità, va bene così. Abbiamo due match-ball per il campionato? Non ci pensiamo proprio, noi ci dobbiamo concentrare sulla partita che dobbiamo fare, non siamo né stupidi né irrazionali. Nutriamo grande rispetto per il Lecce, da quando è arrivato Braglia ha fatto solo due punti in meno di noi. Siamo partiti tra mille difficoltà in un ambiente scettico, pessimista e con tante negatività. A quel punto abbiamo detto: impegniamoci e proviamo a far venire la gente. E’ un gap che abbiamo colmato sul campo”.
L’ex tecnico, tra le altre, di Gallipoli e Matera, esprime il suo parere sulla decisione di discutere del “-1” inflitto agli Stregoni solo il 13 maggio, a regular season conclusa: “E come se uno commette un reato e poi prima di essere giudicato passano dieci anni, quando arriva la sentenza magari non c’è più. Ma è così difficile abbreviare i tempi? Non riesco a comprendere, noi non possiamo cambiare le regole, ma l’opinione la possiamo esprimere. Non pensiamo di aver ragione, ma qualcuno di dovrebbe spiegare come funziona questa giustizia”.