piero bragliaLECCE – Finalmente Piero Braglia può tornare in panchina a guidare il suo Lecce nella fase più calda e delicata della stagione. Il tecnico grossetano ha infatti scontato la squalifica di due giornate (inizialmente erano 3) ed è pronto a riassaporare il profumo, i rumori e gli umori di chi calca il terreno di gioco: ”Per un allenatore è una cosa brutta non poter sedere in panchina perché quando sei fuori non servi, non puoi incidere”. Un Braglia sereno e carico quello che si presenta in sala stampa al ”Via del Mare” per parlare della sfida contro il Catanzaro che attende la sua squadra domani sera nel posticipo della 27^ giornata di campionato e che vede i salentini obbligati a tenere il passo delle dirette concorrenti nella lotta per la promozione, soprattutto alla luce dei risultati registrati ieri.

Scontato chiedergli subito un parere sulla vittoeria del Benevento a Pagani: “Se la vittoria del Benevento ci mette pressione? Noi domani dobbiamo fare la nostra partita e basta. Ho chiesto ai ragazzi di guardare a casa nostra, dobbiamo dare il meglio di noi di gara in gara poi, se gli altri saranno più bravi di noi, vinceranno. Però che non ci vengano troppo a raccontare favole. Quel che ho detto sono cose che sanno tutti…”

Poi l’analisi della condizione psicofisica del gruppo giallorosso: ”Ho fiducia nei miei ragazzi; in settimana li ho visti sereni e spero sia di buon auspicio. Ogni gara è difficile e sappiamo di non poter più sbagliare. Per la gara di domani sera ho ancora dei dubbi, ma deciderò con calma. Penso sia difficile portare Freddi e Sowe che non sono al meglio, ma se mi chiedono di essere aggregati li convoco lo stesso”.

Sui prossimi avversari: ”Ho visto diverse gare del Catanzaro: contro le cosiddette grandi ha fatto ottime partite ed ha sbagliato solo contro il Matera (3-0, ndr). Sono una buona squadra”.

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