IMG_6676LECCE (di Tiro di Tacco) – Il carattere messo in campo dalla squadra di mister “Carletto” Braglia nell’ultima gara con il Martina disputata al “Via del Mare” fa quasi passare in secondo piano la disposizione tattica della squadra giallorossa scesa in campo, per la prima volta nel corso dell’era del condottiero toscano, con un vero e proprio 3-4-3, modulo in cui Caturano, Doumbia e Moscardelli (punte vere) hanno giocato da attaccanti puri, invertendosi (i due esterni) più volte fascia di competenza.

Durante il primo tempo, giocato con veemenza, con tante sovrapposizioni sulle fasce e con gli esterni difensivi vicini agli esterni offensivi, in quei minuti nei quali si sbatteva contro il muro avversario si è costruita la vittoria, col Lecce che ha fornito una grande prestazione contro gli 11 martinesi, arroccati tutti a difesa della porta di Viotti; nonostante pochi tiri in porta, il possesso palla compiuto nella metà campo avversaria con tutti gli effettivi avrebbe potuto esporre la squadra giallorossa a contropiedi letali, aver limitato questo rischio è stato un grande merito.

Noi tifosi, siamo abituati ad osservare in una partita soprattutto l’aspetto spettacolare, le azioni offensive, i tiri in porta, ma della gara di sabato scorso si deve comunque considerare che quanto avvenuto nella seconda frazione di gara non prescinde dal “lavoro ai fianchi” costruito per tutto il primo tempo da Papini e compagni contro la squadra di mister Cari.

Ci prepariamo ora alla trasferta di Catania consapevoli di non aver finalmente fallito la prestazione contro una “debole” del campionato e che se si scenderà in campo concentrati e “cattivi”…

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