Cosenza e Sowe firmano autografi
Cosenza e Sowe firmano autografi

LECCE – Pomeriggio speciale al “Via del Mare” per circa cinquanta bambini che hanno avuto modo di visitare la parte più segreta dello stadio leccese che, dall’esterno, porta fin dentro al campo passando per sala stampa, spogliatoi e palestra. La prima tappa del tour è stata proprio nel campo da gioco dove i bambini hanno avuto la possibilità di sedere sulle panchine, di fare un giro sulla pista di atletica e scattare una foto ricordo di gruppo nel cerchio di centrocampo.

Scesi nel tunnel per proseguire lo speciale tour, hanno incontrato Ali Sowe e Ciccio Cosenza impegnati nel lavoro in palestra, nonostante la giornata libera concessa dalla società alla squadra prima di cominciare la settimana di lavoro che si concluderà con l’importante sfida di Catania.

Dopo essere entrati negli spogliatoi di arbitri e calciatori, i bambini hanno incontrato di nuovo in sala stampa i due tesserati giallorossi che, con tanta disponibilità e simpatia, hanno risposto alle domande, talvolta decisamente pungenti (Leggi qui), dei piccoli tifosi giallorossi che sono stati omaggiati dalla società con un biglietto per lo scontro diretto casalingo in cui il Lecce sfiderà il Foggia.

Tra i rappresentanti della società che hanno parlato ai bambini, Andrea Micati, responsabile marketing dell’Unione Sportiva Lecce, che ha spiegato la grande campagna di coinvolgimento messa in atto dalla nuova società fin dall’inizio di questa stagione. “Questo è un anno importante perché, come saprete, abbiamo cambiato proprietà e stiamo ripartendo con un progetto importantissimo per il quale è fondamentale il supporto di voi giovanissimi, perché voi siete il futuro. I calciatori sentono molto la differenza tra uno stadio vuoto e uno stadio pieno anche perché alcuni studi scientifici dimostrano che uno stadio pieno può regalare fino a 4 punti alla squadra di casa. Dovete capire che è una grande fortuna avere una squadra di calcio così importante nella nostra città, per questo dovete sempre volere bene a chi scende in campo e, soprattutto, ai colori della maglia“.

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