mister Sarri-ManciniLECCE (di Pierpaolo Sergio) – La lite a suon di offese tra il mister del Napoli Maurizio Sarri ed il tecnico interista Roberto Mancini di ieri sera nel match di Coppa Italia è solo l’ultimo in ordine di tempo di episodi che vedono protagonisti allenatori di calcio venire a contatto non solo verbale, ma talvolta anche fisico con altri colleghi o tesserati.

E così, mentre mezza Italia pallonara ed il web si scatenano nel prendere le difese del tecnico napoletano o di quello nerazzurro, ecco che alla memoria tornano altre storie che han visto protagonisti ex allenatori e calciatori che hanno legto il proprio nome a quello del Lecce. Si tratta nello specifico del sempre amatissimo Carletto Mazzone, di Delio Rossi, Silvio Di Carlo e Mimmo Di Carlo.

Il primo capitolo in ordine cronologico è datato 30 settembre 2001: allo stadio “Rigamonti” va in scena il derby lombardo tra Brescia ed Atalanta. Sulla panchina dei padroni di casa siede Carlo Mazzone, ma il primo tempo si chiude sul 3-1 in favore degli odiati “cugini” orobici. Dal settore ospiti partono cori offensivi verso l’allenatore romano. Nella ripresa, il Brescia accorcia le distanze ed il sor Carletto promette che, in caso di pareggio, sarebbe corso sotto la curva atalantina. Detto, fatto. In pieno recupero Baggio e compagni completano la rimonta e Mazzone si scatena andando a dirne quattro a chi aveva oltraggiato la memoria della sua mamma. Le immagini sono ormai un cult per i tifosi di qualunque fede calcistica… (guarda il video).Baldini - Di Carlo

Secondo capitolo di questa anomala carrellata è appannaggio di due ex giaklorossi in un sol colpo: Silvio Baldini e Domenico Di Carlo che, nell’agosto del 2007, allenavano rispettivamente il Catania ed il Parma. Al “Tardini“, il tecnico dei siciliani perde le staffe ed inveisce dapprima verbalmente contro il collega che allenava allora il club emiliano. Non contento, gli sferra poi un calcione nel didietro. Il tutto davanti gli obiettivi delle telecamere e dei fotografi che immortalano la scena, con Baldini poi costretto a chiedere scusa al collega (ma non proprio in modo convinto…) l’indomani, nel corso di una telefonata in diretta durante una puntata del Processo di Biscardi in onda su 7Gold. Ad innescare la miccia che ha fatto esplodere il toscano sarebbero state alcune provocazioni pronunciate da Di Carlo che gli han fatto vedere rosso e perdere letteralmente le staffe (guarda il video).

Infine, è Delio Rossi a finire al centro di infuocate polemiche tra chi lo sosteneva e chi lo criticava per l’aggressione nei confronti di un suo calciatore appena sostituito: il serbo Adem Ljajić. I fatti si svolsero il 2 maggio 2012 allo stadio “Artemio Franchi” dove la Fiorentina pareggiava 2-2 con il Novara in una gara in cui i viola cercavano punti salvezza, mentre i piemontesi (con un altro ex leccese, Jeda, in campo ed in gol in quel match) erano già retrocessi matematicamente in B. Subito dopo aver richiamato l’attuale giocatore dell’Inter in panchina, l’atteggiamento di Ljajić fa andare in bestia l’ex tecnico giallorosso che gli scaglia addosso per alcune espressioni che il calciatore avrebbe pronnunciato contro il proprio allenatore. L’episodio costa la panchina a Delio Rossi ch poi chiede pubblicamente scusa a società, tifosi, telespettatori ed allo stesso Ljajić, il quale a sua volta fa la stessa cosa, ma per entrambi l’avventura nella Fiorentina finisce nel peggiore dei modi (guarda il video).

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